La cucina messicana fa anche bene: alla scoperta del Tamarindo

Pubblicato il 8 luglio 2013

La cucina messicana fa anche bene: alla scoperta del Tamarindo

Non tutti sanno che è una delle spezie più usate e con maggiori benefici per l'organismo

Molti pensano che il Tamarindo sia un frutto, invece è catalogato tra le spezie.
Dolce e leggermente piccante è uno dei prodotti natuali più usati nella cucina asiatica e in quella messicana.

Cresce su di un albero di origine africana, ma se ne trovano molti anche in Asia, Sud-America e ai Caraibi; per questo è diventato parte integrante della tavola di questi paesi.

Il suo principio attivo è la tamarindina e viene impiegata in Oriente, sotto forma di decotto e tisana, contro la febbre e addirittura la malaria. Per gli amanti dei dettagli precisiamo che inoltre è una buona fonte di minerali come il rame, il potassio, il calcio, il ferro, il selenio, lo zinco e il magnesio.
E' ricco inoltre di molte vitamine essenziali come: tiamina, vitamina A, acido folico, riboflavina, niacina e vitamina C che sono essenziali per mantenere un ottimo stato di salute generale.

Per chi non lo sapesse il tamarindo è un importante ingrediente delle famose salse Worcester che è uno dei imgredienti 'insaporitori' della Fajitas di pollo, delle celebri alette di pollo alla messicana e  viene inoltre utilizzata 'a crudo' per piatti di carne calda o fredda.

A questo punto non resta che farsi una scorpacciata di Tamarindo e di tutto ciò con cui viene condito; per chi si trova in zona Monza-Brianza consigliamo una puntatina a La Penca del Maguey, una taverna di taglio tradizionale che propone ottimi piatti di cucina messicana, appunto.
Buon appetito e...pensate alle salute!

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