Pane e favole notturne: ecco 5 discoteche di Roma che sono diventate leggenda

Pubblicato il 4 gennaio 2021

Pane e favole notturne: ecco 5 discoteche di Roma che sono diventate leggenda

Ci sono momenti nella vita che sono indimenticabili. La prima volta che si esce con una ragazza, la prima volta che si esce con gli amici... e la prima volta in discoteca. Un trionfo di luci e magia che si imprime nella memoria e si trasforma in ricordi indimenticabili. Fabrizio Caramagna dice che "in discoteca la musica è nell’aria, ma sembra scaturire da dentro di noi, esalata dai pori e dai movimento del corpo. E’ come se la nostra pelle prendesse la musica e la restituisse più accesa. E alla fine quella musica sembra una musica più densa e viva. E’ come una vibrazione, un bagliore che entra ed esce da ogni poro della pelle e non smette mai di pulsare". Il clima che respirava a Roma e l’energia creativa era la stessa che c'era a New York, Rio e Tokyo. Tra gli studi di Cinecittà e lo show delle discoteche, Roma negli anni Ottanta visse una seconda dolce vita che attirava persone da tutto il mondo. Ecco 5 locali di Roma che sono diventati leggenda...

Il sogno proibito di una generazione intera: Piper Club


C'è un locale che a Roma ha fatto battere il cuore di tutti: è il Piper Club, la discoteca più famosa di Italia che ha giocato un ruolo fondamentale nella storia dell'intrattenimento romano e italiano. Fu fondato da Alberico Crocetta, Giancarlo Bornigia e Pucci Tornielli. Il Piper rappresenta al meglio l'Italia del boom economico degli anni Sessanta, i mitici anni dell'Underground e della Beat generation. Al Piper si e’ vista per la prima volta la figura del dj in Italia con Giuseppe Farnetti. Anche se poi la vera tecnica di missaggio si vide successivamente in locali come il Mais con Francesco Buonanno e Robert Drake e all’Easy Going con Paolo Micioni e Marco Trani. Ma naturalmente al Piper si sono visti grandi dj come: Chicco Furlotti, Dario Raimondi, Alvaro Ugolini, Paolo Micioni, Pietro Micioni, Stefano Di Nicola, Marco Vitale, Roberto D’Agostino, Alberto Manni,  Faber Cucchetti, Luca Cucchetti, Maurizio Baiocchi e molti altri.  Sul palco del Piper dal 1965 oltre a Patty Pravo e a gran parte  del mondo della musica Beat italiana, sono passati nomi altisonanti ed  internazionali come:  i Pink Floyd (18 e 19 aprile 1968)  i Genesis, gli Who, i Nirvana e David Bowie. Col passare degli anni, è diventato un punto di riferimento per la Roma Bene. L'ultima gestione (quella attuale) ha investito sulle nuove tendenze moderne Baby K, Briga, Gigi D'Agostino, e Achille Lauro. Se sei nato a Roma o sei romano d'adozione, una volta al Piper ci devi essere andato per forza...
Via Tagliamento 9, tel.  068555398
(credits photo: gentile concessione Pagina Facebook Vent'anni di Roma by Night)

I dieci anni da favola dell'Histeria


Per entrare nella storia, a volte, bastano pochi anni. L'Histeria fu inaugurata il 5 ottobre del 1983 con il dj Marco Trani (affiancato da Corrado Rizza). La proprietaria era Beatrice Iannozzi, titolare anche del Jackie O', dell'Easy Going e del Notorius. Il locale ospitò altri dj come Miky Capo, Andrea Prezioso, Massimiliano Cifelli in arte DJ Cifix e un mostro sacro della musica elettronica: Claudio Coccoluto. Il re della musica house italiana ha mosso i primi passi nella capitale proprio all'Histeria, affiancando per qualche mese il pioniere Marco Trani. Anche Lorenzo Cherubini (Jovanotti) si è esibito varie volte in console insieme al rapper Dr. Feelx, quando c'era il dj Corrado Rizza, che prese il posto di Marco Trani nel 1986 per due stagioni. Tra i personaggi passati all'Histeria: i Duran Duran, i Frankie Goes To Hollywood, gli Spandau Ballet, Arnold Schwarzenegger, Jack Nicholson, i Simply Red e Renato Zero e tantissimi altri.
Via Ruggero Giovannelli
(credits photo: gentile concessione Pagina Facebook Vent'anni di Roma by Night)

Ai Parioli la discoteca in stile americano 


La discoteca Much More è uno dei locali storici della capitale che nasce come omaggio allo Studio 54 di New York per opera di Gilberto Iannozzi. Un locale che si trovava nel cuore dei Parioli e che ha fatto ballare migliaia di ragazzi della Roma bene. Il locale fu inaugurato nel 1979 dal dj Pietro Micioni insieme al rapper americano Al Jordan, con alle luci il grande tecnico Ennio Baldelli. L’eredità di Micioni fu presa dal dj Faber Cucchetti di RDS, che rimase in consolle fino al 1984 per lasciare il posto al fratello Luca Cucchetti. Ai tempi, il Much More era l'unico locale in grado di competere con il Piper: capienza ufficiosa oltre 1000 persone, effetti speciali, luci di ultima generazione, schermo da cinema e palco per concerti. Un locale di tendenza, unico nel suo genere, che negli anni ha cambiato vari nomi, diventando poi  l'Acropolis con i djs: Paolo e Pietro Micioni e la Live Jockey, Cesare Cerulli, Nino Scarico e Mr. Klaus e quindi Frankie Go negli anni 90 con la gestione di Davide Bornigia. Oggi è ritornato ad essere di nuovo la multisala cinematografica Roxy.
Via Luciani

Gilda Club: la seconda Dolce Vita di Roma


Il Gilda Club è una discoteca nata a Roma nel 1987 dalle ceneri di un nightclub storico della capitale: il Gattopardo. Il proprietario di questo locale è stato Giancarlo Bornigia (lo stesso del Piper) che ha inaugurato il locale inserendo inizialmente una band dal vivo: I ladri di Biciclette di Paolo Belli e il dj Claudio Casalini. Nel 1988 il locale divenne discoteca a tutti gli effetti con il dj Corrado Rizza e le PR di Laura Melidoni, Paola Lucidi ed Alessandra Del Drago. Al Gilda negli anni si sono esibiti tantissimi dj tra cui : Luigi Guida, Paolo Pompei, Valter Paoli, Luca Tornesi e tanti altri. Tra i personaggi passati al Gilda: David Bowie, i Duran Duran, gli Spandau Ballet, Al Jarreau, Liza Minelli, Rod Stewart, James Brown, il Principe Alberto di Monaco, Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Alberto Moravia, Nino Manfredi, Gigi Proietti, Francesco Nuti, Ornella Muti, Francesco Totti e Fiorello. Per molti anni il Gilda è stato il palcoscenico della finale degli Internazionali di Tennis a Roma. Il Gilda inoltre è il luogo in cui si sono festeggiati i Mondiali di Calcio in Italia nel 1990 (presenti anche Maradona, Pelè e Falcao). Negli anni è stato anche la location di diversi film italiani e un palco che ha dato lustro e fama a molti artisti e musicisti di piano bar. La discoteca è stata chiusa nel 2017. 
Via Mario dei Fiori 97
(credits photo: gentile concessione Pagina Facebook Vent'anni di Roma by Night)

Jackie O': un locale storico che non passa mai di moda



La discoteca Jackie O' è una macchina del tempo che riunisce nell’arredamento e nel gusto (dei piatti) tutto il sapore di un’epoca: gli anni Ottanta. Aperto nel 1972  da Gilberto Iannozzi e sua moglie Beatrice, è diventato parte del patrimonio culturale e sociale del nostro Paese (e non solo). Dedicato all’icona di Jacqueline (Kennedy) Onassis, il Jackie O' negli anni Settanta e Ottanta è stato il luogo prediletto dal jet-set internazionale (come Marcello Mastroianni o Liza Minelli ed ha visto alla console dj come Tonino Verrastro, Claudio Casalini e Mario Politanò. Adesso è un sia ristorante piano-bar e sia una discoteca ed è gestito da Veronica, figlia di Gilberto e Beatrice. Sulle pareti ci sono le foto dei divi nostrani e holliwoodyani che, in passato, hanno presenziato in questo locale da favola che continua a regalare sogni. 
Via Buoncompagni 11, tel. 06 4288 5457

Immagini di copertina Amos Bar-Zeev

Si ringrazia inoltre il dj Corrado Rizza e il gruppo Facebook  Vent'anni di Roma By Night per la gentile concessione delle fotografie e per l'aiuto nella ricostruzione degli avvenimenti di quel periodo storico che è passato alla storia come la seconda "Dolce Vita" di Roma.  

  • SERATE CON COLONNA SONORA
  • TRIBÙ DELLA NOTTE

scritto da:

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa, web copywriter, social media manager e sognatore dal 1983. Una vita intera dedicata alla parola e alle sue innumerevoli sfaccettature.

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