Per conquistare una donna, portale un bel mazzo di fiori...che poi magari si possano spadellare per poi condirci la pasta! Se ci pensiamo bene, il carciofo è un bel fiore: soprattutto per la cucina romana, visto il suo essere uno degli ingredienti principali per tante ricette. Fritto, pastellato, farcito, alla romana o alla giudìa, in pinzimonio, per la pasta o come antipasto: ecco dove mangiare il carciofo a Roma.

Coso Wine Restaurant

Il ristorante e wine bar in zona Piazza Colonna e via del Corso è la dimostrazione che certi piatti non passano mai di moda. Nel menu invernale del Coso Wine Restaurant il carciofo è presente tra gli antipasti e come ingrediente per primi e secondo. Quando la tradizione diventa moderna. 

Camponeschi

I classici della cucina romana proposti secondo Camponeschi sono una vera e propria lezione di storia culinaria. Il ristorante di piazza Farnese, infatti, propone una cucina romana che affonda le sue radici nei secoli: rendendola però raffinata ed elegante secondo i canoni contamporanei. Da provare la Vignarola, antica ricetta a base di carciofi. 

Al Pompiere

Siamo nel Ghetto, ovviamente. Al Pompiere è un vecchio ristorante gestito con gusto e passione dalla stessa famiglia fin dai primi anni 60. Qui si mangia il meglio della cucina romana-ebraica, primo fra tutti il carciofo. Giudìa o romana poco importa, entrambe le scelte sono decisamente azzeccate, anche grazie alla materia prima. Menzione a parte per tutti i fritti vegetali, eccellenti.

La Carbonara

Nel cuore del Rione Monti c'è La Carbonara, tra i ristoranti più longevi della capitale aperto fin dal 1906. In cucina c'è ancora la signora Teresa a dettare i tempi delle cotture: tutti i piatti romani doc sono sopra la media, ma i carciofi meritano un capitolo a parte, oltre alla giudìa ed alla romana, qui viene preparata un'insalata di carciofi con il grana che ha del divino.

Trattoria Da Teo

In una pizzetta caratteristica di Trastevere, Da Teo propone tutti i grandi classici romaneschi, dai fritti alla carbonara, fino all'abbacchio ed ai carciofi. Sono proprio questi ultimi ad essere protagonisti in primavera: a partire dalla giudìa, qui croccante e saporita come pochi. Per dovere di cronaca consiglio vivamente di assaggiare i fiori di zucca e le alici fritte.

Ba'Ghetto

Visto il nome non è poi così difficile intuire dove ci si trovi. Ba'Ghetto accoglie la clientela “alla romana”, ovvero in un ambiente rumoroso e divertente, in cui venire con amici per mangiare il meglio della cucina locale. 

Nonna Betta

Altro locale tipico nel ghetto, che si affaccia su via del Portico d'Ottavia, Nonna Betta si vanta (giustamente) di proporre una delle migliori cucine kosher della capitale. Carciofi alla giudìa, pezzetti fritti, filetti di baccalà, fiori di zucca, amatriciana alla giudìa, agnolotti col sugo di stracotto, polpette col sedano, rigatoni con la pajata, aliciotti con l’indivia, baccalà con cipolla e pomodoro, tagliolini cicoria e bottarga, cacio e pepe con cicoria e molto altro.

Piperno

Al Ghetto, in un vicolo che sale tra palazzi antichi, Piperno è probabilmente il ristorante romano più conosciuto nel mondo. Retrò ed elegante, accoglie una clientela che si può permettere un conto non proprio economico, ma che affonda il gusto nelle radici della tradizione ebraico-romanesca. Tutti i fritti sono un must, carciofi compresi.

Foto copertina da Facebook di Ristorante Camponeschi
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