5 ristoranti indiani a Roma da non perdere

Pubblicato il 6 maggio 2015

5 ristoranti indiani a Roma da non perdere

Trastevere, Pigneto, Monti, Esquilino: l'indiano c'è!

Mangiare etnico non è per tutti, soprattutto non è per tutti gli stomaci.  Perchè, buono è buono, ma poi le spezie ti si ripropongono quando meno te lo aspetti. Io però ci provo sempre, anche se la mattina mi tocca tenere aperte le finestre della camera per ore. Tra tutte le cucine del mondo, tra quelle speziate e colorate, quella indiana è la mia preferita perchè è ricca di verdure e legumi e, lo ametto, anche perchè a fine pasto ti portano la ciotola con i semini per rinfrescare l'alito. 

A Roma riesco a ritagliarmi il mio piccolo angolo di India in ben 5 ristoranti che non mi hanno mai delusa. Quindi: mentine in tasca, che non si sa mai e via: alla scoperta della cucina indiana! 

Trastevere come Delhi


Nella parte di Trastevere meno battuta dal turismo e più tranquilla, Jaipur è uno dei ristoranti migliori per avvicinarsi alla cultura ed alla vera cucina indiana, specie se si vogliono assaggiare le specialità cotte nel caratteristico “tandoori”. Oltre al classico pollo, adoro le specialità di agnello e gli antipasti tipici come la samosa, la bonda, il panner Pakora, ed i papardam. Per una panoramica ricca sulla cucina indiana consiglio il menù degustazione.

Nel caos “all'indiana” del Pigneto


In India, si sa, il caos regna sovrano. Perché non immergersi allora in quell'atmosfera festosa e incasinata andando a mangiare da Tiger Tandoori al Pigneto? Qui si mangia seduti o take away, l'importante è non farsi sfuggire i tanti piatti del menù, comprese alcune specialità di mare che a Roma non sono facili da trovare come, ad esempio, i gamberi in crosta di sesamo.

A Monti, per i più modaioli


Il Rione compreso tra via Cavour e via Nazionale è da qualche anno il luogo più trendy ed hipster del centro. Qui fioccano i locali alla moda ed i ristorantini per chi vuole la chicca gastronomica più ricercata del momento. Il Guru, invece, ha una storia più lunga e tradizionale: la sua cucina è legata alla tradizione classica indiana. Tra i suoi must non posso fare a meno di consigliare pakora e samosa, ma anche il tandoori lo usano più che bene.

… e per finire l'Esquilino, ovvero Little India


Nelle vie tra piazza Vittorio e la Stazione Termini regna la multiculturalità da anni, qui si sono stabiliti tantissimi indiani, africani e cinesi, portando con loro, ovviamente, le tradizioni culinarie dei propri paesi.
All'Indian Fast Food sembra di trovarsi in una rosticceria a Delhi, con servizio al banco e pochi tavoli immersi in un ambiente rumoroso e colorato, reso magico dalla proiezione continua di film bollywoodiani sulle tv attaccate alle pareti.


Se, invece, cerchi qualcosa di più curato Krishna 13 fa decisamente al caso tuo. Lume di candela, arredi tipici e ricercati e servizio più vicino alle nostre abitudini. Il pollo tandoori è uno dei migliori di Roma, senza se e senza ma.

Immagine di copertina: dalla pagina Fb del Ristorante Guru. 

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scritto da:

Elsa Ricucci

Ti racconto Roma come piace a me, con i suoi colori, i suoi sapori, la sua musica, i suoi tramonti e le sue mille albe. Roma è la mia città: mi piace viverla di giorno e di notte, in bici, in motorino, in autobus...ma sopratutto, di corsa!

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