Cena a Molfetta: quando la cucina del territorio fa innovazione

Pubblicato il 4 ottobre 2015

Cena a Molfetta: quando la cucina del territorio fa innovazione

Melficta, la città "fatta di miele". Così gli antichi chiamarono questa città per il suo amabile clima, la terra e il suo mare. Ed è qui che oggi sorgono alcuni dei migliori locali pugliesi, capaci di fare innovazione (vedi l'esempio dell'Insalà), ma al contempo restando ben ancorati alla tradizione di mamma Puglia, che predilige prodotti freschi e genuini.

Il borgo antico offre quattro bei locali: La Claque, l'X.O. extra old e l'X.O. ristorante, e il Fishouse. All'X.O. si salta la pizza a piè pari con la rivisitazione della cucina locale, ma anche nazionale, con piatti di terra e di mare, pasta fresca e senza glutine, carpacci, tartare, e piatti per vegani, vegetariani e celiaci.
Carni nazionali, pasta fresca e pesce crudo, sono le specialità anche de La Claque, curato ristorantino che con uno chef preparato ed impegnato come Beppe Ciava, propone persino sapori orientali come sashimi.
Poco distante da questi locali c'è l'Insalà. Qui si è certi di non incappare nella solita pizza perchè ci si sfizia a suon di coppe di insalate assortite con gustosi ingredienti (gamberetti, polpo, salmone, wurstell, prosciutto, mais, tonno...), e ce n'è persino per vegetariani e vegani (con burger di soia, tofu, miglio, farro, mopur, seitan, quinoa).

Sempre a Molfetta segnaliamo il Bolero lounge bar, che sulla sua carta (un creativo disco in vinile) non propone pizza, ma piatti freddi, insalatone assortite, piadine, tramezzini, bruschettoni, taglieri di formaggi e salumi, e carpacci.

 

Foto di copertina "Molfetta di notte" di Gaetano Sabato da Flickr CC

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