10 parole salentine che difficilmente riuscirai a spiegare

Pubblicato il 11 novembre 2020

10 parole salentine che difficilmente riuscirai a spiegare

Sei un salentino doc e ti trovi in un ristorante con amici provenienti da ogni parte d'Italia. Dopo aver sfogliato una decina di volte il menù, davanti agli sguardi di odio del cameriere che non ha intenzione di tornare una terza volta per raccogliere la comanda, ti lasci sfuggire  "Non so che scegliere, stau picciusa". Davanti alle facce interrogative della tavolata ti toccherà spiegare quello che hai detto dopo aver ordinato un'originalissima pizza margherita. Panico paura. E mo come lo spiego? Ecco 10 espressioni salentine che è impossibile italianizzare.

#1 Lampu


Utilizzato anche nelle varianti toccu e sangu, è un'esclamazione che sentirai pronunciare spesso, soprattutto quando davanti agli occhi o ai piedi di un leccese arriva all'improvviso qualcosa di inaspettato. Sarà perchè un po' di cultura greca ci è rimasta nel sangue, ma a volte, quasi sentendoci dominatori dell'Olimpo, possiamo anche aggiungere un bel: troni e furmini

#2 Mena

Se pensi all'italiano menare, sei proprio fuori strada. Sta per "sbrigati", ma ha quel qualcosa in più che nella traduzione si perde irrimediabilmente: l'immediatezza.

#3 Pe facce

A volte italianizzato con l'espressione "per forma", letteralmente significa "per faccia": si dice di qualcosa che viene fatto per pura esteriorità senza che sia un gesto realmente sentito.

#4 Stau picciusu


Ormai questa espressione sta diventando davvero internazionale, e domina su magliette, tazze, bavette e qualunque oggetto un salentino possa esportare come simbolo della sua identità. Picciusu non è semplicemente "capriccioso", ma indica uno stato di totale confusione per cui non so davvero da dove partire e cosa voglio dalla vita: un vero dramma esistenziale!

#5 Se sta sciuddhrica

Si dice soprattutto dei neonati che si stanno stiracchiando tra un cigolio, un grugnito e altri versi di difficile interpretazione.

#6 Spannare

Questa la so! Hai presente i municeddhi con il coperchio bianco, la cosiddetta panna, con cui si proteggono quando vanno in letargo? Quando iniziano a risvegliarsi dal sonno profondo si "spannano". Un po' come te, che appena sveglio vedi ancora doppio e hai bisogno di un periodo che va dai 10 minuti a un'ora per poter capire qualcosa del mondo esterno. Facile no?

#7 Sta 'ntrastula

Ntrastulare si usa in diversi contesti. Fondamentalmente, si riferisce a una persona che sta "trafficando" per raggiungere un obiettivo, sia esso una ragazza, un posto di lavoro, un acquisto importante, quando si mette in testa una cosa va a colpo sicuro e contratta senza guardare in faccia nessuno!

#8 Mancu li cani


"Nemmeno i cani", quando c'è una situazione di disagio, inciviltà o mancanza di rispetto: come dire, qualche volta siamo consapevoli che i cani sono molto più intelligenti di noi umani.

#9 Sta rusce

Lu rusciu è un rumore tipico dell'acqua, una specie di gorgoglio che si sente o in riva al mare o nel momento in cui l'acqua messa nella pentola sta per bollire.

#10 Ce presciu

Ci ho pensato per ore, ma questa proprio non la riesco a spiegare: simu leccesi, core presciatu!

Foto copertina di Florian Olivo su Unsplash

 

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