4 giochi che non possono mai mancare nel Natale del napoletano verace

Pubblicato il 22 dicembre 2015

4 giochi che non possono mai mancare nel Natale del napoletano verace

Quattro ludici motivi per rimanere ancora a tavola durante le scorpacciate festive

Dopo le abbuffate con le portate del cenone natalizio napoletano, arriva anche il tempo dei giochi. È inevitabile sottrarsene, quindi a questo punto meglio essere preparati e studiare le strategie di vittoria, ecco gli intrattenimenti ludici più gettonati.

Tombola

È il classico gioco di Natale, la tombola non può mai mancare. Ogni anno si assiste all'estrazione dei numeri del cartellone con il mitico panariello e a Napoli tradizione vuole che ogni cifra abbia uno specifico significato che vada recitato rigorosamente in napoeltano.  

Mercante in Fiera

Devo dirlo, è il mio gioco fortunato. Spesso riesco a vincere al Mercante in Fiera e mi diverte la suspance che si crea quando vengono scoperte le carte in tavola. Il ruolo più bello è poi quello del mercante che deve sapere creare il giusto ritmo e spesso è mio padre che ricopre questo ruolo.

Sette e mezzo

È tra i giochi più vecchi del mondo, il sette a mezzo a Natale non può mai mancare. Giocarci è molto facile e basta un mazzo di carte napoletane e seguire la semplice regola di raggiungere la fantomatica cifra del 7 e mezzo o almeno avvicinarsi.

Asso che fugge

Personalmente è il gioco che mi diverte di più. Ogni anno con gli amici si gioca all'asso che fugge. Ogni giocatore, all’inizio del gioco, possiede tre vite, sottoforma di monete e lo scopo è quello di scacciare l'asso ad ogni giro di carte, chi muore deve riuscire a fare resuscitare i viventi per entrare in gioco, facendoli parlare!

Foto di copertina di fabcom da Flickr CC
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scritto da:

Arianna Esposito

Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.

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