W.o.k., l’”all you can eat” cino-giapponese veramente di qualità

Pubblicato il 1 marzo 2015

W.o.k., l’”all you can eat” cino-giapponese veramente di qualità

Sushi, sashimi, riso e tanto ottimo pesce a volontà in questo locale forse tra i primi a Roma per rapporto qualità prezzo

Quella del ristorante cino-giapponese è una moda arrivata a Roma ormai da un po’ di anni. Ristoranti dove si servono sia cucina cinese, sia cucina giapponese in nome della grande passione che i romani hanno per l’esotico, e nel caso particolare per l’estremo oriente. Tutti i mezzi pubblici della città, specialmente la metropolitana, sono tappezzati di pubblicità di questo tipo di locali, che offrono menù senza limiti di ordinazione (all you can eat, come dicono negli USA) ad un prezzo fisso veramente stracciato, che non supera mai i 20 euro a persona. La maggior parte di questi locali, però, serve cibo di scarsa qualità e dall’assoluta mancanza di sapore, come dire: mangiare in uno di questi locali (o meglio, abboffarsi) è come andare a mangiare da tutti, tanto i sapori ed i piatti sono uguali.



Tuttavia non è proprio tutto da scartare, anzi ci sono le dovute eccezioni alla regola e W.o.k. è proprio una di queste. Si tratta di una catena di ristoranti arrivata in Italia 5 anni fa (tre i locali a Roma: due nella zona del Torrino ed uno al Trionfale) dove si serve cibo veramente di qualità con rapporto qualità-prezzo decisamente conveniente: 19 euro a persona la sera bevande escluse, 16 a pranzo.



Diciamo subito che tra le due cucine (cinese e giapponese) che W.o.k. propone nel suo menù, noi preferiamo di gran lunga quella giapponese, ma con questo non intendiamo assolutamente affermare che i piatti cinesi che il locale propone non siano all’altezza, anzi! Per chi ama la cucina cinese qui ci sono tanti buoni motivi per venire a mangiare, a partire dai succulenti toast di gamberi fritti, oppure dai saporiti e leggeri ravioli misti grigliati. Buono anche l’assortimento di riso, tra cui preferiamo quello alla piastra con funghi, bambù e maiale.



Per quanto riguarda la cucina giapponese innanzitutto bisogna dire che il pesce servito è freschissimo e ottima qualità. Il sashimi di salmone, spigola e tonno ne è la prova del nove. Ottimi anche la tempura di verdure e di pesce (fritto leggerissimi) e gli spiedini di calamari e quelli di salmone, pesce che ritroviamo grigliato in pezzi all’interno di un succulento riso.



Ma la vera specialità della casa sono i Nigiri (rotolini di riso ripieni di pesce crudo e spezie) qui riproposti in una ventina di varietà, tra le nostre preferite ci sono la tartàre di tonno, tabasco e avocado, oppure formaggio, uova di lompo e peperone.



Un ultimo avvertimento: per non abboffarsi di cibo e rovinare il gusto della cena consigliamo di ordinare poche portate per volta. In questo modo si evita anche un inutile spreco di cibo che, comunque il ristorante (giustamente) punisce: vengono infatti addebitati al conto 5 euro per ogni piatto non finito rimandato indietro. 

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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