Ecco cosa succede quando un salentino vede la neve

Pubblicato il 1 dicembre 2015

Ecco cosa succede quando un salentino vede la neve

Vedere Lecce sepolta sotto un mantello bianco è un evento abbastanza raro, soprattutto quest'anno visto che l'Italia sta vivendo un inverno particolarmente mite. Tuttavia noi vogliamo credere che possa accadere ancora, ogni volta che ricomincia a piovere, e lo penseremo fino al 30 di giugno, quando i 40 gradi all'ombra inizieranno a farci cambiare idea. Ma cosa succede quando noi salentini incontriamo per la prima volta quell'ammasso di spuma ghiacciata che chiamano neve? Provo a spiegartelo io in poche parole il meccanismo che ci fa letteralmente inebetire quando a Lecce "nevica".

Avevo undici anni quando vidi per la prima volta la neve. Quella notte ero rimasta a dormire in tavernetta, insieme a mia sorella, e faceva davvero un freddo insolito per le temperature medie a cui siamo abituati a Lecce.  Puoi immaginare lo stupore quando, svegliandomi la mattina dopo, vidi tanta luce provenire dall'esterno e mi resi conto, guardando verso il giardino, che tutto era completamente imbiancato da una spessa coltre di neve. "Che bella!" fu la prima cosa che pensai. "Oggi non si va a scuola!" fu la seconda, e subito in esplorazione per vedere di che consistenza fosse.

Scoprii perfino che era gelida e non soffice come potevo pensare a prima vista. Poi l'ho ritrovata in Polonia e in montagna, quando ci sono andata con un gruppo di amici, e giustamente, invece di sciare, abbiamo iniziato a rotolarci là dentro come i cuccioli della carica dei 101. Ogni salentino, anche quando all'ambiente innevato dovesse farci l'abitudine, lo percepirà sempre come qualcosa di magico, di fuori dal comune, pronto a risvegliare il fanciullino che è in lui. Sarà per questo che noi aspettiamo con tanta insistenza che torni a nevicare, anche solo per un giorno, e appena c'è un po' di nevischio ti ritrovi la bacheca dei social network piena di selfie con l'hashtag "neve", mentre i salentini espatriati al nord controbattono con foto in cui pure le macchine sono sepolte vive dal manto bianco, e la lotta continua, a colpi di condivisioni, fino all'ultimo fiocco. 

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scritto da:

Grazia Licheri

Le parole sono gocce che muovono il mondo. Per questo vivo ogni giorno le mie emozioni e lascio che prendano forma attraverso la scrittura. Amo comunicarle agli altri attraverso racconti e articoli creativi, ma soprattutto… amo la musica e il buon cibo.

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