5 pasticcerie della costiera dove fare il pieno di dolci
Pubblicato il 27 aprile 2015
Per una golosa cronica come me, conoscere a menadito tutte le pasticcerie della costiera è quasi un obbligo. Sarebbe davvero imperdonabile non conoscere e per di più provare tutti i deliziosi dolciumi delle perle della costiera che ti tentano ad ogni morso.
Provare la delizia al limone del maestro pasticciere Sal De Riso è un'esperienza da fare. Sono stata la prima volta alla pasticceria di Sal De Riso a Minori in occasione di una gita di pasquetta e ho assaggiato l'indescrivibile delizia al limone, farcita con morbido pan di spagna alle mandorle e soffice crema al limone.
Mi trovavo in vacanza ad Amalfi e siccome amo le buone colazioni abbondanti, mi sono recata come mi avevano suggerito da Pansa. Lì ho assaggito gli ottimi cannoncini a base di di pasta sfoglia e crema pasticcera, una vera goduria e il modo migliore per iniziare la giornata con dolci premesse.
Amo Positano per il suo paesaggio ma soprattutto per la sua irresistibile Torta Zagara a cui proprio non so reistere. Se vai al Bar la Zagara e ti accomodi nel suo invitante giardino maiolicato, allora prova la torta Zagara il dolce caratteristico del posto, in cui il Pan di Spagna si combina col particolare sapore dei mandarini sciroppati.
Andare a Vico Equense vuole dire fare tappa da Gabriele, la gelateria nota per il suo ottimo gelato artigianale. Le sue brioches farcite con gelati di vari gusti sono la vera ciliegina sulla torta, da provare soprattutto i gelati al gusto di brownies, gelsomore e ferrero Rocher, tutti da 10 e lode.
Scoprire e degustare il vero limoncello della costiera? Da Le Bontà del Capo, il ristorante di Conca dei Marini si può. In questo ristorante con vista mozzafiato si può prendere parte al limoncello tour, durante cui sarà possibile visitare un tipico limoneto della Costa d’Amalfi, farete visita ad una fabbrica locale e degustare l'ottimo limoncello.
Se vuoi leggere altri articoli, iscriviti alla newsletter
scritto da:
Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.