Pubblicato il 28 luglio 2015
Hyde Park, Central Park e…Pineta dannunziana! L’essenziale è invisibile agli occhi diceva il buon caro vecchio “Piccolo principe” e in effetti noi pescaresi in quanto a cecità a volte andiamo davvero alla grande. “A piedi nudi nel parco”, magari per una pausa pranzo alternativa lontano dal caos della città o lo stress delle lezioni universitarie, restando però esattamente nel cuore della città, non è detto mica che debba andarci solo Robert Redford!
Basta un po’ di volontà (quella di schiodarsi dalla sedia dell’ufficio) et voilà…ci ritroviamo sotto il fresco dei pini con il rumore dell’acqua e il canto delle cicale a rimetterci in pace spirito e cervello! La parola chiave? Asporto…
Guardare gli americani che fanno pausa pranzo all’aperto sarà anche figo, ma vuoi mettere farla da soli con un hamburger da fast-food o in compagnia con una nostranissima pizza cotta al forno a legna? Siamo da Gli Amici della pizza: il locale nato nel cuore della zona di Porta Nuova a due passi dal mare e, ovviamente, dalla Pineta dannunziana. Asporto garantito in termini di qualità e professionalità con un’ampia scelta nel menù che va incontro anche a chi preferisce una fresca insalatona. Il forno a legna a vista vi conquisterà tanto quanto l'idea di mangiare stesi sul prato!
Perché finito di lavorare o lasciata la spiaggia andare a chiudersi in un locale per fare un buon aperitivo cenato trovando magari solo due patatine e una birra calda. Alternative? Un fantastico club sandwich preparato con prodotti stagionali da portare al parco con una bella birra fresca artigianale? Un sogno? Macché...cinque minuti a piedi e il sogno diventa realtà grazie a Capatoast, la prima vera tosteria della città. Che si preferisca qualcosa di decisamente più sostanzioso facendo finire nel nostro toast pancetta croccante, arrosto di prosciutto, formaggi e prosciutti, o ci si orienti sul vegetariano, la vera difficoltà sarà resistere alla tentazione di consumare il pranzo nel tratto di strada che dal locale ci separa dal parco. Ah non dimentichiamolo: qui il luppolo è anche a misura di ciliaco!
Ed eccoci in un vero e proprio filma american style! Eh sì, perché in ogni film o telefilm che si rispetti arrivato da oltreoceano, c’è sempre quel personaggio che ti fa venire voglia di etnico. Quello che, magari davanti a diecimila appunti intento a risolvere un caso di omicidio, l'assassino lo trova mentre si gode uno spaghetto cinese nella confezione di cartone take-away o si gode la sua porzione di sushi da asporto. Ce lo abbiamo anche noi a due passi dalla Pineta dannunziana: è Shabu Shabu! Solo una cosa...meglio abbondare per non iniziare a guardare una delle tante paperelle come se fosse coperta di patate!
Vi sentite più simili all’Alberto Sordi di “Un americano a Roma” che a un detective di un telefilm americano? Se non impazzite per bacchette e salsa di soia ecco la soluzione: Il Brigantino. Dai sughi pronti, ai primi, gli antipasti e i secondi il pesce dell’adriatico qui la fa da padrone! Oltre che per la pausa pranzo un consiglio per i romanticoni: un pranzetto a due economico sì, ma in una location senza prezzo!
Chiudiamo il nostro tour enogastronomico a misura di ambientalista lì dove, soprattutto in estate, è impossibile non fermarsi: la gelateria!!! E a due passi dal parco c'è una delle migliori: Bibò che offre ora anche yogurt bianco con frutta fresca!!! Pausa pranzo ideale per fingere di non aver alcun senso di colpa di fronte a un gelato che nell'immaginario è meno calorico di un panino con la porchetta!!! In tal caso non dite a nessuno che da Bibò ti porti via anche panna, coni e cialde!!!!
Siete sazi e coraggiosi? Smaltiamo con una bella corsetta...nel parco!
Crediti fotografici: foto nel pezzo da pagine Fb e siti dei locali. Foto copertina Amedeo LIberatoscioli Pinterest
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scritto da:
Si è buongustai come si è artisti o poeti diceva Maupassant. Con la mia penna e il mio amore per la tavola cercherò allora di essere per voi quell'umile artista capace di decantarvi la bellezza della mia terra e i sapori unici della sua tavola.
Che estate sarebbe senza festival?!
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Eh sì, ogni drink racconta una vicenda, una storia che il proprio nome incarna, chiarisce o suggerisce…
Ad oggi, ci sono oltre 1.100 siti patrimonio dell'UNESCO nel mondo e l'Europa ne ospita 503.
E non mancano gli italiani.
