Può un festival che vive quasi esclusivamente di autofinanziamento internazionalizzarsi? Certo che sì. Può se c’è la volontà di farlo, se c’è l’impegno e soprattutto se c’è dietro una grande passione.

Il Blubar Festival quella stessa passione ce la mette da dodici anni ed è così che è riuscita a sdoganarsi in pochissimo tempo da semplice evento di provincia, diventando un punto di riferimento a livello extraregionale. Ora, per il suo dodicesimo compleanno, è riuscita a fare ancor di più portando in Piazza Sirena il 6 agosto un ospite davvero eccezionale.

Lui arriva dagli States. Lui è quello che ha influenzato lo stile musicale di Bruce Springsteen, Lou Reed e Talking Heads. Lui è quello che, agli esordi, fu definito il nuovo Bob Dylan. Il suo nome è James Elliott Murphy. I suoi strumenti una voce inconfondibile e una chitarra.  
Musicista, cantante, produttore e giornalista Murphy, newyorkese di nascita a parigino d’adozione, esordisce negli anni ’60 con una sua band, i Raspcallion, con i quali nel 1966 vince il concorso per band dello stato di New York. Approdato a Roma finisce anche comparsa nell’omonimo film di Federico Fellino e al suo ritorno negli States si ritrova nei locali underground della città con i New York Dolls e Patty Smith.

Sul mercato esordisce con Aquashow che dalla critica ottiene un tripudio di successi. Negli anni ’80 la svolta con la nascita della sua etichetta discografica Courtesan ed è il 1994 quando Elliott Murphy, in compagnia di mostri sacri della musica quali l’amico Bruce Springsteen (con cui tutt’ora si esibisce nei tour europei) e i Rolling Stones, da vita al mega concerto di Central Park di New York organizzato per la Light of day Foundation, associazione per la lotta al Parkinson nata dalla volontà di Bob Benjamin, amico di tutti gli artisti citati nonché loro, e di molti altri, produttore colpito improvvisamente dal morbo.
Con questo concerto anche il Blubar diventa “amico” della Light of day Foundation grazie a Murphy che sul palco salirà con la Rocking Chairs di Graziano Romani  il cantautore definito dalla critica "la miglior voce rock italiana, degna di uno 'shouter' del profondo sud degli States con la pelle nera".

Il concerto, come tutti quelli del Blubar Festival, è gratuito. Sarà la voglia di chi ama questo evento e ha voglia di sostenerlo per le edizioni che verranno a farvi decidere se acquistare o meno un biglietto per avere, sedia inclusa, un posto in prima fila a soli 10 euro o nelle successive per una spesa minima di 5 euro. Un modo semplice per aiutare chi a Francavilla al Mare continua a portare quella ventata di cultura che con la beat generation, dagli anni ’60 in poi, ha cambiato il corso della storia della musica. 

Per info:
info@blubar.org
3885872847

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