Pranzo in agriturismo e natura: a Napoli si può
Pubblicato il 27 agosto 2015
Basta mare, basta montagna, è tempo di relax a contatto con la natura. Io sono una forte sostenitrice dei pranzi in agriturismo a Napoli con gli amici, look country, tovaglie a quadroni, un buon vinello della casa, salumi come se piovesse e dopo tutti a sfidarsi al biliardino e chi perde, paga pegno.
Alla Fattoria del Campiglione, se ami la carne ti consoli. Basti pensare che qui puoi assaggiare svariati tipi di carni tra i quali: Augus Argentinus, Scozzese, Irlandese, Chianina, Romagnole, Neozelandese, Australiana, Cinghiale, Struzzo, Canguro, Renna. Il paradiso dei carnivori.
Prima il dovere poi il piacere. All'agriturismo Unicclub dopo una bella nuotata in piscina o una passegiata nel parco a cavallo, puoi comodamente accomodarti a tavola e assaggiare le ottime pietanze della cucina tra cui non mancano pizze, panini e primi piatti che mettono d'accordo grandi e piccini.
La Masseria del Borro è stata per me una piacevole e inaspettata scoperta. A pochi passi dalla città, ti trovi immersa nel verde e nella pace di un posto davvero rilassante. Buone le portate, dai primi piatti, alla carrne e contorni, il tutto innaffiato da un buon vino e dopo puoi anche acquistare i prodotti fatti in casa, come le marmellate di frutta.
Tagliere con salame e filetto stagionato di nostra produzione con caciocavallo stagionato, pasta fresca fatta e melanzane sott'olio. All'agriturismo Balestrieri, puoi regalrti una giornata di relax nel verde circondata dalla campagna, con uno spazio apposito dove i bambini possono giocare.
La regola dell'agriturismo Tirone è quella di offrire ai suoi clienti delizie prodotte direttamente in loco, con il menù a prezzo fisso, e se fai come me e ci porti le tue nipotine, si divertiranno a conoscere i tanti animali che abitano il parco, e ti chiederanno di tornarci quanto prima.
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scritto da:
Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.
Che il nostro olio fosse uno dei migliori al mondo, se non il migliore, è cosa nota.
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