Per la Milano del 'bere bene': ecco 4 cocktail da ordinare per non sbagliare mai

Pubblicato il 22 ottobre 2015

Per la Milano del 'bere bene': ecco 4 cocktail da ordinare per non sbagliare mai

Al Wave Cocktail Bar

Dopo la Milano da bere, la Milano da "bere bene". Una volta era più semplice ordinare da bere ma ora l'epic fail è dietro l'angolo della prima ordinazione sbagliata. Diciamoci la verità: il Negroni è un facile ripiego - e si capisce subito -, il Mojito si beve solo d'estate - perché un pestato giacchiato molto d'accordo non va col il freddo milanese - e il Cosmopolitan non si può più bere - a meno che non facciano un'altra serie di Sex and the City. Addio ombrellini: ora si punta ad ingredienti di prima scelta, liquori pregiati e barboun d'annata, spezie e granelli di pepe. Il "bere bene" è questo: sapersene intendere e, sopratutto, lasciarsi consigliare da quelli che i cocktail li fanno di lavoro e, prima di tutto, per passione. Il mio salottino del "bere bene" a Milano è il Wave, cocktail bar dall'aria vintage un po' nascosto tra i palazzi del centro, in via Edmondo de Amicis 28. Con una cocktail list in continua evoluzione, tra classici e creazioni proprie, impossibile non trovare qualcosa che ispiri curiosità. Due chiacchiere con Riccardo, il barman del Wave Cocktail Bar, ed eccoti 4 cocktail da ordinare per non sbagliare mai.

Vieux carrè

Bere un Vieux carrè ti regalerà un viaggio unico oltreoceano, a New Orleans, tra i vicoli tipici del vecchio quartiere francese. Cocktail importante e complesso, con - e per - spiriti decisi, da degustare in intimità. Servito in bicchiere old fashioned con ghiaccio o coppetta da cocktail, sempre ghiacciata, con una scorzetta di limone o ciliegina. Ingredienti: 2,25 cl Knob Creek, 2,25 cl Remy Martin, 2,25 cl Carpano antica formula, 1 barspoon Bénédictine, 2 dash Peychaus bitters, 2 dash Angostura bitters. Metodo: stir & strain.

Red hook

Il gusto deciso di un rye whiskey con i suoi sentori di ciliegia, vaniglia, cannela e legno abbinato a due classici liquori della miscelazione italiana, il Punt e Mes e il Maraschino: un cocktail che non può che lasciare senza parole. Provarlo è un’esperienza obbligatoria in questa Milano assetata del bere bene. Servito in coppetta da cocktail con una scorza d'arancia a far da guarnizione. Ingredienti: 6 cl Bulleit rye whiskey, 2 cl Punt e Mes, 1 cl Maraschino Luxardo. Metodo: stir & strain

Hanky Panky

Un “imbroglio”, così fu definito l'Hanky Panky dal primo cliente che ebbe l’onore di assaggiare al Savoy di Londra. Un cocktail che nasce da un mix di erbe, spezie e radici, miscelati alla perfezione: consigliato per le fredde sere milanesi. In coppetta da cocktail e guarnito con una scorza d'arancia a completare il drink. Ingredienti: 3 cl Beefeater 24, 2,5 cl Cocchi vermouth, 1 cl Fernet Branca. Metodo: stir & strain.

Machu Pichu

E' il drink del mese del Wave che punta tutto sul distillato, un brandy, peruviano. Un cocktail non per tutti ma che colpisce: speziato grazie allo zenzero e al pepe rosa ma allo stesso tempo fresco e frizzantino. Il bicchiere giusto per questo cocktail è il collins. Un rametto di rosmarino, due grani di pepe e una fettina di zenzero a guardire e il Machu Pichu è servito. Ingredienti: 5 cl Pisco, 2,5 cl succo lime fresco, 1,5 cl sciroppo rosmarino, 2 barspoon albume d’uovo, 2 fette di zenzero fresco, ginger beer a colmare. Metodo: shake & double strain in bicchiere colmo di ghiaccio tritato.
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