I locali preferiti dai bocconiani a Milano

Pubblicato il 18 novembre 2015

I locali preferiti dai bocconiani a Milano

A volte mi sveglio un po’ malinconico e ripenso ai tempi dell’università. Sì, lo ammetto, mi mancano quelle giornate tra una lezione in Gemelli e due passi per arrivare in Sant’Agnese. Ho studiato in Cattolica e basta passare anche lontanamente dalle parti di corso Magenta che tac, la voragine dei ricordi si apre a cascata. Nostalgia canaglia. Che poi, voglio essere sincero, quello che manca particolarmente sono le serate: iniziavano dall’aperitivo e poi, praticamente, non finivano mai tra fiumi di birra e chiacchiere senza parlare mai degli esami ovviamente.
 
A Milano c’erano le schiere: studenti della Statale, i “pubblicherelazioni” dello Iulm, i fighetti della Cattolica e i super fighettini della Bocconi. L’università commerciale Luigi Bocconi è una sorta di status symbol: “Che fai, studi all’Università?”. La risposta è: “Faccio la Bocconi”, quasi a sottolineare un senso di appartenenza che diventa una precisazione per differenziarsi dal resto dei, seppur ottimi, atenei milanesi. Bene, allora mi sono chiesto, ma quali sono i locali che i bocconiani frequentano a Milano? Ecco le prime idee che mi sono balenate per la testa.

Per un pranzo con il primo kebab italiano         

Ormai, una dopo l’altra, crollano tutte le nostre certezze. Adesso il kebab è anche italiano. Da Mariù – Kebabberia gastronomica cambia il concetto legato al kebab. Qui c’è il perfetto mix di tradizioni culinarie, quella nostrana sposa il classico kebab, creando qualcosa di nuovo ma assolutamente buono. E’ in viale Sabotino, quindi è piuttosto facile trovare i bocconiani che vogliono sperimentare un pranzo con 100 per cento di carni italiane non macinate e senza troppi grassi.

Per iniziare la serata con un happy hour trendy

I Taxi Blues sono due (in via Bocconi e viale Bligny) frequentati (quasi) unicamente da bocconiani. Li riconosci subito, vestiti bene, eleganti ma non troppo, si danno appuntamento qui per iniziare la serata dopo lezione con l’aperitivo. Mi ricordo che il buffet è piuttosto abbonante ma non parlarmi di “apericena”, sto strenuamente combattendo la diffusione di questo ibrido neologismo! Poi dalle 22 si alza il livello della musica e si passa al “dopo cena”.

Per drink più partita sul megaschermo

AllExotic puoi fare quello che vuoi. Pranzo durante la settimana, aperitivo fino alle 22.30 con buffet preparato dalla cucina espressa a vista e drink dopocena. Da provare il famoso Exotic, cocktail analcolico che dà il nome al locale, a base di cocco, maracuja, succo d’ananas e seltz. Qui i bocconiani passano anche per vedersi la partita, campionato o coppe, in compagnia ma soprattutto sul megaschermo full hd da 300 pollici.

Per far colpo con un calice di vino

Il Vinodromo è in via Salasco, a pochi metri dalla Bocconi ed è l’enoteca giusta per fare quattro chiacchere in tranquillità. Il calice di vino è l’ideale per creare l’atmosfera giusta, magari con la ragazza conosciuta al corso di economia aziendale - chissà se esiste questo corso, io mica ho studiato in Bocconi – scegliendo tra oltre 600 etichette diverse. Il punto forte sono cantine italiane e francesi. E se vi viene fame, buttati su tartare di carne o pesce, in alternativa ai soliti taglieri di salumi e formaggi. Ah, se lei dovesse bere più di te, lascia perdere, non è quella giusta!

Per ballare tra i bocconiani fino all’alba

Quando ci andavo io si chiamava Propaganda. Il Lime Light resta oggi una delle più grandi discoteche di Milano con una capienza di oltre 2mila persone. Il genere musicale che martella fino a notte fondissima è commerciale ma anche house, dipende dalle serate. Dimenticavo, la discoteca è vicinissima alla Bocconi, l’ultima volta che ci sono stato era piena di bocconiani. Dovrei tornare a controllare!

Foto di copertina dal profilo FB Lime Light 

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  • APERITIVO
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  • PRANZO

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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