Pausa Shopping a Roma, dove mangiare o bere qualcosa tra un acquisto e l’altro: Via del Corso e Tritone

Pubblicato il 29 novembre 2015

Pausa Shopping a Roma, dove mangiare o bere qualcosa tra un acquisto e l’altro: Via del Corso e Tritone

Prima puntata della nuova rubrica dedicata agli amanti dello shopping selvaggio: consigli e proposte per una merenda, o un pranzo per ricaricare le batterie prima della prossima vetrina

Si avvicinano le Feste e con loro aumenta l’ansia per l’acquisto dei regali di Natale. C’è chi rinvia – come il sottoscritto - fino all’ultimo secondo questo delicato, quanto faticoso compito, e c’è chi trova nell’occasione una buona ragione in più per dedicare i pomeriggi ed i week end unicamente allo shopping. Bisogna innanzitutto sfatare un mito: non è vero che lo shopping selvaggio “colpisce” unicamente il sesso femminile, sempre di più, infatti sono i maschietti che si aggirano per le vie commerciali di Roma alla ricerca dell’abito all’ultimo grido, o della griffe del momento. Comunque la si voglia vedere, tutti sono d’accordo su una cosa: lo shopping mette fame, e anche sete. Molti dopo l’acquisto importante decidono di festeggiare l’avvenimento con un buon aperitivo, altri semplicemente provano a far riposare i piedi per una decina di minuti, mangiando qualcosa. In ogni caso, la pausa shopping è un momento chiave, anzi fondamentale per il successo della giornata di acquisti. Per questo occorre valutare attentamente dove e come fermarsi. Un tramezzino qualunque o uno spritz anonimo rischierebbero di compromettere l’umore e quindi di trasformare il pomeriggio di acquisti in una delusione. Un’occasione in più per dimostrare che il cibo è soprattutto il ristoro della mente. In questa prima puntata qualche consiglio per una pausa nel cuore commerciale di Roma: via del Corso e il Tritone.

Per un buon caffè

Per chi non riesce a rinunciare alla pausa caffè, la sosta obbligatoria è senz’altro da Tazza D’Oro, dietro a Montecitorio. Un bar torrefazione famoso in tutta Roma per il suo caffè brasiliano dall’aroma delicatissimo. Entrare in questo locale è una vera e propria gioia per l’olfatto e per la vista. Il posto ideale per chi, come me, ama l’odore del caffè appena tostato, e il gusto retrò dei bar anni ’50. Non è stagione, ma il mio consiglio per i più golosi resta quello di assaggiare la sua mitica granita di caffè con panna.

Per un pranzo veloce

Ottimi panini gourmet, e insalatone tutte a base di salmone affumicato, il migliore che si possa trovare a Roma e di tutti i tipi: selvaggio Alaska, aromatizzato al whiskey, scozzese, norvegese. Que te pongo?  è il locale ideale per un pranzo veloce e a prezzi decisamente bassi. L’unica difficoltà è quella di scegliere il salmone e il panino da gustare, vista la quantità di scelta disponibile. Se si ha curiosità di provare le differenze tra un salmone e l’altro il personale propone degli assaggini gratis per aiutare il cliente a scegliere il panino giusto

Per il Bellini

Uno degli indirizzi storici per quanto riguarda la ristorazione romana, Canova è un caffè che si affaccia su Piazza del Popolo, meta di molti artisti, letterati da tre secoli a questa parte. Oggi il fascino del locale ancora si è conservato intatto. In ogni caso, per me resta uno dei locali migliori dove venire a bere un cocktail nel Centro Storico, specie il Bellini, qui servito assolutamente perfetto ed equilibrato.

Cornetti e sfizi

Altro indirizzo “classico” di Piazza del Popolo, meta della Dolce Vita romana di felliniana memoria, il Caffè Rosati resta il posto giusto per una merenda volante. I suoi cornetti sono sfiziosissimi (tra cui il mio preferito alla crema di nocciola). Ottimi anche i tramezzini e le pizzette.

Il gelato istituzionale

Anche se siamo prossimi all’inverno non si riesce proprio a rinunciare a un buon cono gelato da passeggio, merenda ideale per chi vuole rifocillarsi continuando a visitare vetrine e negozi senza perdere tempo. Il gelato migliore del centro storico resta senza dubbio quello di Giolitti, una vera e propria istituzione per i romani. Tutti i gusti valgono la pena, anche se i miei preferiti restano la zuppa inglese e la crema al Grand Marnier

Foto di copertina di Ivar Gullord da Flickr CC 
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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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