I locali gay friendly di Milano

Pubblicato il 21 dicembre 2015

I locali gay friendly di Milano

Milano è famosa per l’ampia offerta di locali: ce n’è per tutti i gusti, per tutte le tasche e per tutti i target. Questo talvolta si traduce in una netta e ben definita ripartizione della clientela trai locali stessi e la cosa non stupisce: è normale andare alla ricerca di persone con cui si ha un’affinità elettiva. In particolare c’è un target che ama radunarsi in luoghi dove è certo di incontrare propri simili o fare nuove conoscenze: il popolo gay, che a Milano ha trovato l’Eldorado. Per la precisione c’è una zona che più di tutte richiama frotte di uomini dal look impeccabile, dai muscoli scolpiti e dalla conversazione brillante: Porta Venezia. Non a caso la maggior parte dei locali frequentati da questo target si concentra qui.
Il popolo gay, si sa, è molto esigente e selettivo. E soprattutto, abitudinario. Va sempre negli stessi posti, ma mai in modo casuale. C’è il drink del dopocena, la pizza della domenica sera, la disco del sabato e così via. Scopriamo i più frequentati.

Il drink vintage


Andare a bere un drink al Mono equivale a fare un tuffo negli anni ’70: tappezzeria sgargiante a motivi geometrici, tavolini e sedie vintage, lampade colorate. Il locale è abbastanza piccolo, motivo per quale è normale trovare un capannello di uomini che beve il suo cocktail qui fuori. Il Mono raggiunge il suo apice il sabato sera dopo cena, quando è così gremito di gente da creare letteralmente un tappeto umano di barbe tra via Castaldi e via Lecco.

Il drink storico


Tra tutti i locali gay friendly del capoluogo lombardo, Lelephant è il più storico. Si contraddistingue per un arredo originale, al limite del kitsch, composto da tavolini, sedie e poltrone tutti diversi. Un tempo frequentatissimo, oggi ha perso un po’ di smalto soprattutto in settimana, complice anche il proliferare di altri posti in zona, ma rimane uno di quei posti imperdibili da cui prima o poi tutti passano.
LELEPHANT - Via Melzo, 22 - Milano – tel. 02 29518768

Il drink stylish


Punto di ritrovo indiscusso del target over trenta per il drink del dopocena, il Blanco è affollato quasi tutte le sere della settimana. Il locale è total white e molto stylish, non grandissimo, ma poco importa perché la maggior parte della gente si assembla sul marciapiede antistante il locale e non è infrequente osservare decine di pettorali strizzati in minuscole canotte. E non è un caso: esiste un modo migliore per guardare e farsi guardare?

La disco del sabato sera


Appuntamento fisso il sabato sera è il Plastic, che da qualche anno ha abbandonato al sede storica di viale Umbria per trasferirsi in una zona dimenticata dal Signore. Qui è d’obbligo farsi mettere in lista da qualcuno, altrimenti entrare risulta un’impresa titanica: all’ingresso si forma una coda così lunga da far concorrenza a quella davanti al Padiglione del Giappone. Comunque, nonostante la selezione all’ingresso, i drink non entusiasmanti e le anguste dimensioni del locale, alla fine sono sempre tutti qui, baldi giovani che ci fanno gridare a gran voce: “che spreco!”.

L’alternativa brillante per il sabato sera


Il sabato sera alternativo al Plastic è la serata Glitter al Provocateur Strip Club con musica pop ed electro. Il locale è sempre frequentatissimo e l’animazione autoironica stempera i toni di una serata glitter.
PROVOCATEUR - Via Filippo Turati, 29 – Milano – tel. 333 3203317

La pizza della domenica sera


Durante la settimana, Pizza OK di Porta Venezia è una pizzeria dalla clientela eterogenea: gruppi di amici, coppie, famiglie. Tutti qui a mangiare una delle migliori pizze della città nella tipologia sottilissime e giganti. Però c’è una sera a settimana in cui il locale si trasforma diventando un punto di ritrovo della clientela gay: è la domenica. In questa pizzeria ci vengo da un numero imprecisato di anni: adoro la pizza sottile e il fatto di poter scegliere tra 92 gusti (per poi prendere sempre la stessa), ma nonostante la mia frequentazione abituale, ancora non mi spiego il fenomeno della domenica. Nell’attesa di svelare il mistero, mi godo la pizza e la compagnia.

Dove tutto ebbe inizio


Chiunque, arrivato a Milano, ha cominciato ad avvinarsi ai locali gay friendly, è partito da lì: il Borgo del Tempo Perso la domenica sera. Qui si consuma un rito ancestrale: ad un orario inconsueto per una discoteca (appena dopo cena) si comincia a ballare come matti su tre diverse piste (anche di più nella bella stagione quando il locale apre la zona estiva) e si dimenano le anche e le chiappe al ritmo della Carrà, della Cuccarini, di Madonna e di tutto un repertorio anni ’70 e ’80 che farebbe impallidire il più accanito collezionista dei vinili di Pupo!

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scritto da:

Francesca Baldrighi

Prendi una pubblicitaria milanese che ha studiato in Bocconi, dalle un diploma da Sommelier e uno da Pasticcera, shakera il tutto insieme a una buona dose d’ironia e otterrai una blogger che racconta esperienze di cibo e vino sulla piazza meneghina. Caotica? No, eclettica!

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