Quando l’arredo fa la differenza: 4 posti a Milano dove mangiare immersi in un’altra epoca

Pubblicato il 5 febbraio 2016

Quando l’arredo fa la differenza: 4 posti a Milano dove mangiare immersi in un’altra epoca

Ci sono posti a Milano dove l’arredo vale, da solo, una cena. Location a tema ispirate a un particolare periodo storico oppure al salotto buono della nonna. Immagino quanto si siano sbizzarriti gli interior designer a crearle, con l’obiettivo di farle diventare dei veri e propri punti di riferimento per gli amanti dell’arredo in stile, dove per stile si intendono i generi più diversi. Potreste cenare nella cucina anni ’60, prendere un aperitivo tra sobrie tappezzerie dorate che vi ricorderanno Versailles, pranzare tra velluti e soprammobili barocchi che sembrano usciti dalla penna di D’Annunzio o prendere un dolce seduti ai banchi di scuola (rigorosamente di formica verdina).
Mangiare in questi posti non è solo un’esperienza per il palato: una volta scelto lo stile, verrai catapultato in un’altra dimensione, fuori dal tempo e dallo spazio. Andiamo alla scoperta di alcune di queste originali location.

I favolosi anni ‘60


Un tuffo negli anni ’60 è quello che ti aspetta se andrai a mangiare da Risoelatte. Qui ogni dettaglio è studiato alla perfezione: dai tavoli in formica alle credenze, dall’aspirapolvere nel corridoio ai bicchieri, dal frigorifero al juke box per arrivare fino ai panni stesi. Per non parlare della mise del personale di servizio, con deliziosi grembiulini a quadretti. La cosa bella è che non è un unico ambiente, bensì sono tanti piccoli spazi ognuno diverso dall’altro. Il menù è abbastanza vario, ma chiaramente, come si evince dal nome, il pezzo forte è il classico "risolatte", proposto in diverse varianti dolci e salate. Il tipo di cucina è casalinga: imperdibili gli gnocchi di castagne con zucca, zola e mandorle tostate. Del risoelatte dolce, quello con melograno e granella di pistacchi spicca per originalità. Raccomandata la prenotazione.

Barocco, ma non troppo


Un salotto a metà tra il casalingo e il barocco: questo in sintesi è Casa Mia, piccolo locale inaugurato pochi mesi fa nella zona di Porta Venezia. Il dettaglio che amo di più è sicuramente la tappezzeria: dorata con motivi floreali ton sur ton, che creano un inconfondibile effetto Versailles. Anche il resto dell’arredo è particolare, sebbene non così connotato: tavoli di legno, poltrone, credenza della nonna, specchio con enorme cornice dorata che vedrei bene al Museo del Prado. L’obiettivo era quello di creare un ambiente caldo e accogliente, un po’ come il salotto di casa, dove trovare un po’ di relax. In effetti ti troverai bene a leggere il giornale su una delle loro poltrone sorseggiando un caffè fino all’ora in cui non risulterà indecente passare al bicchiere di vino.
Al momento dell’aperitivo, insieme al vino o al cocktail vengono serviti stuzzichini come affettati, scaglie di grana, cubetti di formaggio, patatine, arachidi. Per cena il menu non è particolarmente ricco, ma decisamente piacevole. Il menu è incollato tra le pagine di una rivista.
CASA MIA – Viale Regina Giovanna, 22 – Milano – tel. 02 29405148

In pieno boom economico


Se sei curioso di sapere com’erano arredate sala da pranzo e cucina nell’Italia del boom economico, vieni a cena da Aromando Bistrot. Credenze dai colori pastello, tavolini che in realtà sono banchi di scuola, con sedia (s)coordinata annessa, tavoli in formica dai colori tipici di quel periodo, sedie e suppellettili tutte diverse. Come centrotavola, piccoli bouquet di erbe aromatiche. I piatti sembrano scelti dal ricettario di famiglia, con qualche ricetta recuperata dalla tradizione, come il coniglio o i tortelli di erbette. Bizzarra la scelta di non suddividere il menu tra primo e secondo. Meno male che almeno i dolci sono a parte così non rischi di ordinare il Tiramisù come antipasto!
AROMANDO BISTROT - Via Pietro Moscati, 13, ang. Via Luigi Canonica - Milano – tel. 02 36744172

Tra più stili


Lo stile di Isa e Vane è difficile da riassumere in un’unica parola: è semplicemente lo stile Isa e Vane. Di sicuro, però, due aggettivi sono particolarmente azzeccati per descrivere la location: retrò e vintage. Splendido pavimento recuperato perfettamente; un bancone che richiama le stesse geometrie del pavimento; l’angolo con il divano di casa che sembra fatto apposta per leggere il giornale (mancano solo le pantofole per gli ospiti!); un’esposizione di vini alle pareti; tavoli di legno; poltrone di pelle; tavolini di ferro… e chi più ne ha, più ne metta.
Qui ci si può venire praticamente a tutte le ore del giorno. La filosofia che sta dietro la cucina è: mangiare cose buone come a casa propria. Il menu è tendenzialmente italiano, con qualche rivisitazione un po’ creativa. Una nota che lo rende ancora più speciale è l’attenzione verso i celiaci, con moltissime proposte dedicate a chi deve rinunciare al glutine. D’estate un bel dehors sul retro del locale consente di mangiare all’aperto.

In copertina: Risoelatte. Foto Facebook 
 
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scritto da:

Francesca Baldrighi

Prendi una pubblicitaria milanese che ha studiato in Bocconi, dalle un diploma da Sommelier e uno da Pasticcera, shakera il tutto insieme a una buona dose d’ironia e otterrai una blogger che racconta esperienze di cibo e vino sulla piazza meneghina. Caotica? No, eclettica!

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