Stornelli romaneschi, ecco dove si cantano ancora

Pubblicato il 8 marzo 2016

Stornelli romaneschi, ecco dove si cantano ancora

Ormai ridotti quasi del tutto ad attrazione turistica per gli stranieri, ma in qualche locale di Roma c’è ancora chi li canta con passione

Una tradizione musicale, quella romana, ricchissima, che non ha nulla a che invidiare alle più conosciute (e modaiole) del meridione, ma che purtroppo è quasi andata completamente perduta, se non in qualche sparuta occasione di revival, o archiviata nei dischi del circolo Gianni Bosio. Lo stornello romano, che più che canzoni racconta vere e proprie storie e scene di vita della Roma popolare di un tempo, oggi si è ridotto purtroppo quasi del tutto ad un fenomeno macchiettistico e per turisti stranieri, che non vedono l’ora di ascoltare tra un piatto di “maccaroni con le polpette” e una pizza scongelata, nel migliore dei casi, “la società dei magnaccioni”. La Roma di Alvaro Amici e di Gabriella Ferri non esiste più, ma grazie al cielo non tutto è perduto: qualche appassionato ostinato ancora resiste, ed è grazie a loro che posso affermare che la tradizione dello stornello romano ancora non è morta del tutto. Gente che lo fa con passione, che invece di passare la serata davanti alla tv, preferisce prendere la chitarra e andare all’osteria a cantare con gli amici, e che, soprattutto, se ne frega dei turisti. Ma dove si possono ascoltare nel 2016 i veri stornelli romani? Ecco qualche indirizzo sicuro.

Una tradizione lunga 100 anni


Se una volta Trastevere poteva considerarsi il tempio della tradizione musicale romana, oggi il turismo di massa lo ha trasformato in una sorta di baraccone-amarcord macchiettistico che di tradizionale ha davvero molto poco. Eppure la tradizione, quella vera, qui ancora resiste e se si ha voglia di ascoltare degli stornelli come si deve, la sicurezza ha sempre il nome del vecchio Meo Patacca. Qui gli stornelli sono romani al 100%, sconci e non. Niente canzoni napoletane, niente O Sole Mio. Solo Roma con tutte le sue storie.
Meo Patacca, Piazza Dei Mercanti, 30 Roma - Tel: 06 5816198

Stornelli vicino San Pietro, Porta Pia e a Campo De’ Fiori

Ci spostiamo un po’ più in là, con tre indirizzi mitici della ristorazione romana, quelli dell'Osteria Ai Balestrari, con la sede storica vicino a Campo De’ Fiori e con le nuove due aperture nel cuore del quartiere Prati a due passi dalle mura Vaticane e dalla Basilica di San Pietro e a Porta Pia. L'Osteria Ai Balestrari ancora oggi propone serate a tema con stornellatori doc che accompagnano la cena senza disturbare i clienti, senza l’ostentazione della volgarità, creando, anzi, un’atmosfera genuina e allegra, ideale per una serata “come ‘na vorta”. 
Osteria Ai Balestrari: sede storica, via dei Balestrari,41 (Campo de' Fiori) Tel: 06 6865377; nuova sede, via Alessandria, 150 (Porta Pia) Tel: 06 69304353; nuova sede, Piazza dell'Unità, 27 (Prati) Tel: 06 32111570

Tra i vicoli della Garbatella


Lo stornello romanesco nasceva, così come la stragrande maggioranza della musica tradizionale mondiale, da una cultura essenzialmente orale (niente testi e spartiti), e aveva la caratteristica della spontaneità. Se qualche cliente portava la chitarra e si metteva a cantare a tavola quasi tutti prima o poi si aggiungevano al coro. Ecco, questa tradizione di spontaneità si è un po’ persa del tutto, visto che negli altri casi di locali citati, gli stornellatori sono “scritturati” dal padrone. Ma nel cuore della Garbatella c’è ancora un’osteria, Pot Pourri, dove spessissimo capita di trovare qualche tavolata di vecchi abitanti che decidono ancora oggi di passare la serata tra canzoni e litri di vino rosso, così giusto per stare in compagnia e divertirsi. Data la spontaneità dell’evento non esistono giorni fissi, bisogna essere fortunati a capitare nella serata giusta.
Osteria Pot Pourri, via Roberto De' Nobili, 8 - Tel: 06 5133312

Foto di copertina tratta da pagina Facebook Meo Patacca 

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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