Dove cenare nelle sere d'estate a Napoli

Pubblicato il 11 maggio 2016

Dove cenare nelle sere d'estate a Napoli

Sotto le stelle o in riva al mare, a te la scelta...

Vabbene che fa caldo, vabbene che si avvicina la prova costume, ma alle cene d'estate in riva al mare a Napoli, io non rinuncio. Le trovo incredibilmente romantiche e irresistibilmente buone, mangiare pesce fresco o un buon piatto di spaghetti ai frutti di mare con vista sul golfo per me è quel che si chiama sapere vivere.


Lungomare da amare

Pizza sì ma sul lungomare di Napoli, nelle sere d'estate durante la settimana è la giusta consolazione per essere rimasta in città a lavorare, quella di Sorbillo con i tavolini esterni e la doppia mozzarella è un sogno.

Sotto le stelle di Pozzuoli

Che se poi mi trovo a passare per pozzuoli, non mi fermo a mangiare il pesce fritto? che non sia mai detto e allora ecco che mi ritrovo seduta alla Taverna del Mare con una paranza di pesce fritto da gustare sotto le stelle di Pozzuoli.

Al fresco dei camaldoli

E quando poi il caldo si fa sentire, c'è un unico rimedio per sfuggire e non rinunciare al gusto a tavolo.  E la soluzione porta il nome del ristorante Al Convento, magnifica la terrazza panoramica e ottime le portate tra cui dei gamberetti freschi davvero eccezionali.

A pelo d'acqua

E quando la brezza del mare chiama, bisogna rispondere con un buon piatto di impepata di cozze, magari da Cicciotto a Marechiaro dove dal mare il pescato del giorno arriva direttamente nel piatto, un sapore unico e una location da invidia.

Tavolo vista mare

Chi l'ha detto che non è possibile mangiare con un tavolo vista mare, magari proprio con i piedi nella sabbia? da Antaeus a Bacoli è possibile, basta assaggiare il polipo alla luciana che cucinano qui per tornarci quanto prima possibile. ​

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Immagine di copertina: Antaeus

  

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scritto da:

Arianna Esposito

Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.

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