Lo stivale a tavola, dalla sardegna a venezia: dove mangiare a Napoli

Pubblicato il 20 maggio 2016

Lo stivale a tavola,  dalla sardegna a venezia: dove mangiare a Napoli

Dove trovare le specialità culinarie da Nord a Sud a Napoli

Sfatiamo un mito. E' vero sì che i napoletani sono particolarmente orgogliosi e fieri della propria cucina e la reputano tra le migliori di Italia ma è pure vero che quando si tratta di provare le altre specialità dello stivale, non si tirano indietro. E a Napoli di piatti tipici, da Nord a Sud, non mancano, ecco quali sono e dove assaggiarli.


I formaggi sardi

Voglia d'estate, voglia di sardegna dove trascorro le mie vacanze e quando sono in città come faccio? semplice vado da Shardana e mi consolo con l'originale cuoppo in chiave sarda di formaggi e pane carasau.


Gli arancini siciliani

Quelli siciliani sono imbattibili ma anche quelli di Serafino si difendono alla grande. Quando voglio fare un mega strappo alla dieta e la fame si fa sentire allora l'arancini al pistacchio diventa una parentesi super goduriosa.


Il ragù napoletano

Ragù napoletano in  tutte le salse. In una parola Tandem. Questa trattoria specializzata nel ragù napoletano lo offre come condimento della pasta, consiglio i paccheri, sulle polpette o ancora meglio in assoluto, per farci la scarpetta con il pane.


La piadina romagnola

La sera dopo il cinema ci sta tutta. La classica piadina romagnola la trovi anche a Napoli da Ciao Piada con prosciutto, insalata o con wrustel e patatine o ancora meglio per coccolarsi con dolcezza, quella alla nutella.
(Ciao Piada, via massimo stanzione 14, Napoli)


Lo spritz veneto

E chi l'ha detto che solo i veneti bevono spritz all'aperitivo? anche a Napoli ad ora del tramonto Peppe Spritz prepara degli spitz da accompaganre con patatine e noccioline che hanno poco da invidiare a quelli veneti.

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scritto da:

Arianna Esposito

Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.

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