Viaggio tra le migliori cover band pugliesi - parte II

Pubblicato il 3 dicembre 2016

Viaggio tra le migliori cover band pugliesi - parte II

I tributi agli artisti internazionali

Tribute band o coverband, questo è il dilemma! 
Molte volte mi sono ritrovato a disquisire su questa intricata domanda. I più esperti mi hanno spiegato che non si tratta di due sinonimi, ma di due concezioni diverse di portare in scena il repertorio dei propri idoli. La coverband fa appunto cover, quindi ripropone le canzoni anche reinterpretando o riarrangiando; la tribute invece si cala nei panni (è il caso di dirlo) dell'artista per riproporee fedelmente un brano, un assolo, le sonorità, e persino lo show dei suoi tour. 

A differenza di quanto detto in un altro articolo a proposito dei tributi italiani, per quelli dedicati agli artisti internazionali non ci sono convalide ufficiali (checchè ne dica ogni band locale), nè collaborazioni con i propri idoli (magari!). Trovare una chiave per poter scegliere tra tutti i vari tributi pugliesi di cui parlare nel mio pezzo è dunque impossibile; oltre al fatto che, visto il successo che le tribute/coverband riscuotono in Puglia, ogni artista ne conta almeno 4 diverse a suo nome. Allora ti parlo delle band più gettonate... o almeno quelle che suonano musica che mi piace. Pur se non ho spazio infinito per parlare anche di Metallica, G'n'R, Pink Floyd ecc. 

White Queen - Queen


Se magari sei alla magnifica manifestazione estiva della "Festa della Birra" dell'Agriturismo Amicizia (che in realtà si chiama "La Grande Festa"), dove sono spesso ospiti, e ti sei fatto una pinta di troppo, è probabile che vedendoli ti convinca che sul palco ci sia Freddie Mercury in persona: stesse movenze, baffetto malandrino, abiti di scena perfetti, voce... vabbè, Freddie è Freddie, ragazzi! I White Queen sono famosi per gli show organizzati ad hoc sul modello dei Queen, con tanto di corona e mantello con pelliccia di ermellino, caschi di banane e mise da casalinghe; ma sono celebri anche per il loro tour in Spagna e per il loro leader, uscito alla ribalta con problemi con il Fisco e per le sue apparizioni televisive in cui afferma di essere la reincarnazione di Mercury.

Twilight - U2


Anche qui parliamo di tribute band, ovvero quattro ragazzi abbigliati come gli U2 e con strumenti e accorgimenti quanto più possibile in linea con quelli di Edge e compagni. In un loro live all'VIII Talento vidi persino scendere sul palco il mic come quello usato da Bono Vox nel 360° Tour. E poi quando ho visto The Edge bello e sorridente sulla loro pagina Facebook stringere tra le mani la maglietta brandizzata "Twilight - U2 tribute band" lo shock è stato completo!

4Play - Coldplay 


Quattro come i Coldplay, "4" come "four-for", e quindi "for play": per giocare, per suonare... per divertirsi. Mi sembra calzi a pennello col concept Coldplay, no? Conosco gente andare ai concerti dei Cold non tanto per l'essere fan quanto per il divertimento. Non so dirvi se questa sia una tribute o una coverband. I 4Play non si propongono in modo identico agli originali, ma nonostante ciò cercano di emularne al meglio lo spirito e gli show con luci, colori, e gadget luminosi. La band è giovane: è nata nel 2013, ma è molto apprezzata e macina tante date. Ho avuto modo di vederli più volte, e sì, mi sono divertito!

The Celebration Of The Lizard - The Doors


Parlando di musica il mio primo e vero amore sono i Doors, e non potrei ometterli in questo articolo. Ti dico solo che all'epoca in cui mi esibivo in una cover band dei Doors (ci chiamavamo Mojo Risin') quando compilavo il borderò della SIAE godevo pensando che stessi dando royalties a Ray Manzarek, John Densmore e Robby Krieger.
Parlando di Doors e coverband devo ammettere che sono molto critico, e il più delle volte finisco per vedere il leader delle band locali come un esaltato. Ca##o ho troppo rispetto per l'arte di Jim, e finisco per percepire solo scimmiottamenti. Non dico che faccia bene, ma non dipende da me. Mi hanno invece stupito positivamente i The Celebration Of The Lizard, che ho conosciuto quando ho avuto l'onore di portare a Bari e intervistare Frank Lisciandro al Whisky A Go Go. Ottimi musicisti, buona musica, repertorio assolutamente non scontato.

The Wonders - Beatles


Vogliamo farci mancare le basi coi baronetti della musica? Adoro i Beatles: le armonie, gli impasti vocali, le sperimentazioni di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, il genio di Lennon, McCartney, Harrison, Ringo... ehm, no, onestamente oltre ai soldi non ammiro nulla in Ringo Starr. La mia tribute band preferita un tempo era quella degli ormai sciolti Quarrymen, capitanata da Antonio Tuzza e Renato Ciardo, ma ora ci sono i Wonders. Molto bravi e preparati, strumenti vintage (anche se il bassista non suona il suo basso Höfner con la destra come sir Paul), abiti di scena, e soprattutto vincitori del "faBfour Contest" organizzato dalla RAI. Non male davvero!

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In copertina ii White Queen in concerto.

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scritto da:

Mirko Galletta

La tastiera del pc per scrivere e quella del pianoforte per suonare, vagonate di documentari sull'arte assieme a libri letti, da leggere o rileggere, lo stereo canta i Doors, e io che stacco per farmi una birra e scoprire il nuovo locale appena aperto.

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