Con la Focagna siamo un tutt'uno coi Sassi

Pubblicato il 28 luglio 2016

Con la Focagna siamo un tutt'uno coi Sassi

Intervista ad Alessandro Santantonio

Abbiamo incontrato Alessandro a Giugno, fresco di festeggiamenti per i 15 anni di attività de La Focagna, e ci ha raccontato di quando il suo lavoro era quello presso un salottificio. Poi nel 2001 si è risvegliata la sua passione per la cucina, ha rispolverato il diploma alberghiero ed ha aperto il suo locale assieme alla sorella Francesca.
 

La Focagna è quasi un museo vivo dedicato alla tradizione materana
Nel locale ci sono innumerevoli testimoni della tradizione lucana: suppellettili di vario tipo come caldaie di rame e attrezzi vari che abbiamo messo in esposizione alle pareti; ma è lo stesso locale a raccontare quella che era la vita della Matera di un tempo, riproponendo lo stereotipo della famiglia contadina che a sera si attorniava al camino per raccontarsi storie e fatti della quotidianità mentre cuoceva la pignata nel crepitio del fuoco.
 
Qual è il legame tra la Focagna e i Sassi
Siamo subito sopra i Sassi, quindi siamo un tutt’uno con essi. Forse siamo il locale in cui meglio farsi un’idea di com’era la vita materana di un tempo. La Focagna è un’antica abitazione ricca di suppellettili e attrezzi del mondo contadino, e in cui non manca il camino, che era ed è nel nostro locale, un elemento di convivio.

Credi che la crescita della città sia dovuta anche ai suoi locali?
Assolutamente sì. Potenzialmente Matera ha sempre avuto tanto, e quindi è chiaro che era solo questione di tempo per la sua affermazione, ma credo che anche gli imprenditori abbiano fatto la loro parte in lungimiranza e in tempi in cui nessuno avrebbe investito un centesimo. Come ad esempio abbiamo fatto noi ben 15 anni fa. Gli imprenditori hanno creato un terreno fertile per accogliere il forestiero. Purtroppo l’amministrazione comunale non sempre ci è di aiuto in questo discorso, anzi ci mette persino i bastoni tra le ruote triplicando il costo del suolo pubblico.
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Qual è la proposta gastronomica?
La nostra è una cucina tradizionale regionale. Proponiamo piatti come le orecchiette con le cime di rape, gli spaghetti alla San Juannìn, la cialledda, e la crapiata (che sarebbe un tipico piatto materano, una zuppa di legumi che si preparava per buon auspicio per il raccolto). 
 
E per quanto riguarda i vini? 
Come vini abbiamo l’Aglianico, un Primitivo di Matera, Primitivo di Manduria, Cantine Tormaresca, Montepulciano, Nero D’Avola. Ma abbiamo anche birre alla spina tedesche e scozzesi, e poi abbiamo in bottiglia la Baladin Super, la Theresianer, la Saisont Du Pont che è una biologica belga, birre artigianali italiane... non siamo da beerbook perché nella nostra zona non ci sono birrifici che producono birra, ma abbiamo ampliato la scelta.
 
La Focagna nasce come "taverna", ma la consideri anche un "ristorante"?
Con Matera 2019 alle porte arrivano costantemente tanti turisti, ed è facile pensare che il nostro sia un ristorante, ma questa classificazione mi va particolarmente stretta. La Focagna è una taverna, o al limite un risto-pub; non siamo il classico locale dove ti siedi, mangi e ti fai servire, ma una situazione un po’ più libera, con tavoli alti e dove gustare sapori lucani di una certa qualità. Per dare una definizione forse possiamo dire che siamo un gastro-pub, questa è una definizione più interessante e aderente.

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  • INTERVISTA

scritto da:

Mirko Galletta

La tastiera del pc per scrivere e quella del pianoforte per suonare, vagonate di documentari sull'arte assieme a libri letti, da leggere o rileggere, lo stereo canta i Doors, e io che stacco per farmi una birra e scoprire il nuovo locale appena aperto.

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