Quali sono i migliori locali di Venezia secondo gli Chef veneziani?

Pubblicato il 18 agosto 2016

Quali sono i migliori locali di Venezia secondo gli Chef veneziani?

Vieni spesso a Venezia e ormai non ti fidi di nessuno, quando si tratta di mangiare. Ti capisco. Non è facile districarsi nel fittissimo scacchiere di ristoranti, bacari, osterie e trattorie che spesso - anche se a volte non sembra - sono vere e proprie trappole per turisti. Come fare allora (a parte, ovviamente, leggere i nostri consigli su 2night)? Venezia è così bella che è un vero peccato rimanere delusi per un pranzo o una cena.

L’autorevole Gambero Rosso, per tagliare la testa al toro, ha provato a chiedere ai migliori chef veneziani quali sono i colleghi di cui si fidano di più e quali sono i loro ristoranti preferiti per una cena veneziana (qui l’articolo completo). Se ci seguite da un po’, molti li conoscete già, ma ecco cosa consigliano gli chef in prima persona (attenzione, c’è più di qualche stellato…).

I più segnalati



Galanterie e cortesie tra chef? Forse. Buoni rapporti di vicinato? Probabilmente. Ad ogni modo c’è poco da obiettare quando Arrigo Cipriani (Harry’s Bar) o Maurizio Gasparello (Pantagruelica) consigliano una cena alle Antiche Carampane o quando Massimiliano Alajmo (Quadri) segnala l’ottimo Da Romano a Burano. La Locanda Cipriani vorrebbero segnalarla tutti, ma alcuni si trattengono.

Le novità



Non ci sono solo i grandi classici ad affascinare gli chef che lavorano in laguna. Ecco allora che gli stellati Davide Bisetto (Oro Restaurant) e Giancarlo Perbellini (Dopolavoro), suggeriscono Estro per i suoi cicchetti innovativi e Ai Rusteghi per la ricercata selezione dei vini e la qualità dei salumi  e formaggi. Anche il Local (che noi vi abbiamo segnalato poco tempo fa) ha ricevuto una menzione d’eccezione: Irina Freguia del Vecio Fritolin lo consiglia per l’attenzione alla qualità.

I classici intramontabili



Ci sono dei ristoranti dai quali non si può prescindere a Venezia, a partire dal celeberrimo Harry’s Bar. Giovanni d’Este (Ai Rusteghi) lo definisce “il fiore all’occhiello di noi veneziani”, mentre Massimiliano Alajmo (Quadri) ci va per “mangiare il fegato alla veneziana e i carciofini, e per bere un Martini Cocktail ben fatto”. Lionello Cera (Antica Osteria da Cera) e Maurizio Gasparello (Pantagruelica) consigliano Al Covo per “i piatti della tradizione veneziana” e “per la cura che Cesare Bonelli mette nella scelta delle materie prime”. Oltre al cibo e al vino, chi vuole approfittare anche della compagnia dell’oste - e a Venezia sono molti - non può che approfittare della verve di Mauro Lorenzon (La Mascareta). 

Foto di copertina captivatingcookery.com


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scritto da:

Giacomo Pistolato

Cinefilo e gattofilo, mi piace scrivere e osservare. Vivo e scelgo Venezia, quasi tutti i giorni. Non amo le contraddizioni. O forse si.

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