I locali di design a Firenze per un cocktail e una cena con stile

Pubblicato il 17 novembre 2016

I locali di design a Firenze per un cocktail e una cena con stile

All’ora del cocktail anche l’occhio vuole la sua parte. Al momento del drink per quattro chiacchiere con le amiche o anche semplicemente per rilassarmi un po’, amo scegliere locali che hanno stile da vendere e una storia da raccontare. Di design ma con l’anima. Magari perché progettati da un architetto di successo e talvolta modello di buone pratiche, soprattutto sotto l’aspetto ambientale. 

Gesto, lavagne&candele

In San Frediano merita una visita Gesto. Il locale ha fatto dell’ecosostenibilità la sua bandiera. Così in sala si preferiscono le candele, in fondo non è più romantico?!?!, al posto di un’illuminazione più tradizionale nell’ottica del risparmio energetico e del basso impatto ambientale. I mobili sono vintage così si recuperano e riusano vecchi materiali. Una scelta portata avanti dall’architetto Giulia Tognarelli e diventata il biglietto da visita di Gesto. Per evitare sprechi il locale propone le mini porzioni così puoi mangiare hamburger mignon e bombette alla crema anche con meno sensi di colpa. Al posto dei piatti il cibo è servito su lavagnette che possono essere riutilizzate. Non è un caso che il motto del locale è: Fai la cosa giusta.

 

Ditta Artigianale, il bello dell'Oltrarno

Vicino a Piazza Pitti, Ditta Artigianale ha aperto la sua sede in Oltrarno, in un edificio in via dello Sprone progettato negli anni Cinquanta dall’architetto Giovanni Michelucci. L’intervento di recupero degli architetti Marco e Luca Baldini dello studio Q-Bic ha valorizzato gli ambienti, trasformandoli in una caffetteria raffinata e accogliente dove il bar è subito protagonista. Al resto pensano gli specialty coffee di Francesco Sanapo e il menu dove è il brunch a farla da leone con Croque Monsieur e Croque Madame, tartare, tortini, muffin e cupcake.

Irene, l'estro dello story teller

 Irene, il ristorante all’ombra dell’Hotel Savoy, si è affidato all’estro creativo di Felice Limosani, story teller dei grandi brand di moda chiamato a collaborare al restyling del locale. Il risultato è un ambiente dallo stile inconfondibile, ricco di suggestioni e influenze artistiche in cui apprezzare il menu studiato dallo chef Fulvio Pierangelini.

Reale, di nome e di fatto

La firma di Giovanni Michelucci è anche dietro il successo di un altro locale a Firenze: Reale. Il tapas bar alla stazione di Santa Maria Novella è stato restaurato di recente e trasformato in un locale alla moda. All’interno un tavolo lungo 24 metri, luci e arredi contemporanei per uno spuntino prima della partenza o un drink dopocena (è aperto fino a tardi). D’estate ha anche una corte esterna ricoperta di marmo e con tanto di fontana per mangiare sotto le stelle tra street food di qualità e musica dal vivo. 

(Foto di copertina di Reale da Facebook)
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scritto da:

Raffaella Galamini

Sono nata a Viterbo ma Firenze con i suoi tramonti mi ha conquistato: da 15 anni abito in riva all’Arno. Qui scrivo, mangio, corro e scopro posti nuovi, non rigorosamente in quest’ordine. Il mio passatempo preferito è consigliare agli amici un ristorante da provare a cena o cosa fare nel week-end.

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