From Cuba with love: ecco Kimbo, il re della Vida Loca romana

Pubblicato il 16 dicembre 2016

From Cuba with love: ecco Kimbo, il re della Vida Loca romana

Da 14 anni alla direzione artistica del Pinar Club, la discoteca più importante di Roma e provincia per quel che riguarda i balli latino americani, è senza alcun dubbio lui il deus ex machina del divertimento latino della Capitale

Alto, grande e grosso, occhialoni neri e facciona simpatica, Gilberto Terry, detto Kimbo è in realtà il maestro delle cerimonie, il direttore artistico del Pinar Club di Ladispoli, il regno dei balli latino americani di Roma e provincia, considerato tra i club di danza latina più importanti d’Italia. Cubano di nascita, di Varadero, e venuto in Italia molto tempo fa, Kimbo organizza serate ed eventi al Pinar di grandissimo successo e partecipazione.
Ci racconti in breve la tua storia? Come sei arrivato al Pinar Club?
“Ho cominciato in una compagnia di danza nei villaggi turistici cubani, facevo parte dell’Intour, la società turistica più importante di Cuba, e poi venni in Italia con la compagnia, dove lavoravo sia come coreografo e ballerino. Decisi di rimanere in Italia e mi trasferii a Santa Marinella ed i primi anni lavorai in un locale di quelle parti, poi conobbi Daniele, il proprietario del Pinar, e da una grande amicizia è cominciata questa collaborazione che dura ormai da ben 14 anni. “
E’ vero che tu e Daniele i primi anni organizzavate le serate semplicemente con una cassa e un mixer?
“Improvvisavamo tutto al momento, anche con i gruppi da chiamare, con spese folli e orari assurdi. Ma ci divertivamo come pazzi. Non avevamo assolutamente nulla. E poi mi ricordo la cosa più buffa: il palco mobile. Avevamo questo palco che, con i ballerini che danzavano sopra, piano piano si spostava ed arrivava a fine serata di fronte alle porte dei bagni, dalla parte opposta della pista…”
Adesso che tipo di eventi offrite al Pinar?
“Nel periodo invernale offriamo due serate a settimana molto carine. Il venerdì è dedicato completamente alla musica latinoamericana di eccellenza, dove partecipano tutti gli allievi e gli istruttori delle scuole di ballo all’interno del club. E quando parlo di musica latinoamericana intendo non soltanto salsa e merengue, ma anche latihouse, commerciale latina, reggaeton, e molto altro. E poi c’è il mitico apericena della domenica, che a mio avviso, è in assoluto l’evento più “cool” del Litorale laziale, con gruppi di fama internazionale che vengono a suonare da noi grazie alla direzione artistica di Franco Pierucci.“
Che tipo di pubblico viene al Pinar? Le vostre serate fanno sempre il tutto esaurito…
“Noi curiamo sempre nei minimi dettagli le nostre serate, a livello tecnico, artistico ed organizzativo. Stiamo sempre attenti a mettere in cartellone i nomi più gettonati sul mercato, e questo ovviamente attira tantissimo pubblico appassionato. Artisti come dj Micky Johnson, o le nostre ballerine Delka e Nadra, il ballerino David Mesa, sono tutti considerati tra i massimi esponenti del genere in Italia. Anche la varietà dei generi musicali che suoniamo attira tantissima gente, che viene magari soltanto per curiosità all’inizio e poi si innamora perdutamente di questi ritmi. Poi non ti dico i festoni che organizziamo d'estate, quando il Pinar si trasferisce qui all'aperto, al grido di "Daje! Daje! Daje!" ”
Kimbo, ci vuoi dare qualche anticipazione sullo straordinario evento che state organizzando qui al Pinar per Capodanno?
“Venire a Capodanno al Pinar significa intanto mangiare da Dio, visto il livello altissimo della cucina del ristorante e già questo basterebbe per convincerti a venire. E poi annuncio che ci saranno delle grosse sorprese, che non compariranno sulle locandine, perché noi amiamo sorprendere il nostro pubblico con dei colpi di scena. Dico solo che faremo due capodanni in uno, quello italiano classico di mezzanotte, e poi faremo il capodanno cubano alle 6 di mattina, visto il fuso orario con Cuba…” 

Foto gentilmente concesse dalla direzione del Pinar Club di Ladispoli 
 

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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