5 cose a cui un salentino fuori sede non rinuncerebbe mai

Pubblicato il 2 gennaio 2017

5 cose a cui un salentino fuori sede non rinuncerebbe mai

Le vacanze natalizie, per un salentino fuori sede, sono così: le aspetti tutto l'anno e poi, una volta arrivate, ti sembra finiscano prima ancora di iniziare. Quanto ti pesa anche solo l'idea di risalire su quel treno... è una sensazione indescrivibile, che non dimenticherai mai più nella tua vita. Fortunatamente c'è qualche miracoloso rituale che rende la partenza un po' meno dolorosa, perchè ti lascia impressi nella mente dei ricordi che solo i salentini purosangue come te possono capire. Vuoi sapere quali? Sono convinta che, sotto sotto, li hai già seguiti tutti...

L'ultimo piatto di purceddhruzzi


Come il ritratto dell'ultima cena, qualcuno dovrebbe pensare bene di mettere su tela anche questo capolavoro: l'ultimo piatto di purceddhruzzi. Quelli che "come la nonna non li fa nessuno", con generose colate di miele purissimo, scaglie di fondente e confettini di tutti i tipi.

Il selfie in riva al mare


Specie da quando i lidi si sono attrezzati con altissimi alberi di Natale addobbati a festa a un metro dal bagnasciuga, il selfie sulla riva (o lungo la costa) è diventato un must di cui non si può più fare a meno. Da pubblicare in live su tutti i tuoi profili social, per far schiattare d'invidia il collega milanese. Ma anche da rivedere dopo che sarai su, per ricordarti quanti giorni mancano al tuo prossimo treno direzione Lecce.

Il selfie in Piazza Sant'Oronzo


"Troppe, troppo pacchiane, troppo colorate, troppo spente, troppo costose". Ogni anno fiumi di polemiche per le luminarie che con l'appropinquarsi di dicembre vestono Lecce di festa, eppure ci fosse una sola persona che non ha scattato una foto (o meglio, che non si è fatta almeno un selfie) da Piazza Sant'Oronzo, tra un mega addobbo e una renna sbrilluccicosa. 

Il bagno a Capodanno


Nel periodo natalizio esistono due categorie di esseri umani: quelli cagionevoli, che con un soffio di vento si ritrovano per 10 giorni a letto (a cui di solito appartiene l'80% della tua famiglia e della tua comitiva, te in primis) e tutti gli altri, che nemmeno un bagno a mare nelle gelide acque di un capodanno con 3 gradi al sole riesce a scalfire minimamente.

Provviste per l'anno nuovo


Eccolo lui, il pacco di 5 kg che sa di Salento, che ha lo stesso profumo del tinello di casa tua, che accorrerà in tuo aiuto salvandoti la vita ogni volta che la fretta, la febbre, la pigrizia, il lavoro o lo studio matto e disperatissimo ti impediranno di metterti davanti ai fornelli per prepararti un piatto di pasta decente. Puoi anche rinunciare alla biancheria intima in valigia ma i viveri buoni, quelli no, nel trolley non possono proprio mancare.

Foto di copertina di Paride De Carlo "Piazza Sant'Oronzo Xmas Time". (CC BY-NC-ND 2.0)

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scritto da:

Grazia Licheri

Le parole sono gocce che muovono il mondo. Per questo vivo ogni giorno le mie emozioni e lascio che prendano forma attraverso la scrittura. Amo comunicarle agli altri attraverso racconti e articoli creativi, ma soprattutto… amo la musica e il buon cibo.

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