La cucina tipica diventa creativa: 5 posti da provare a Milano

Pubblicato il 12 gennaio 2017

La cucina tipica diventa creativa: 5 posti da provare a Milano

Prendi la cucina tipica milanese o mediterranea, insomma regionale, e donale un tocco di creatività. Quel pizzico di follia gourmet che solo uno chef può avere, da condire con tutti gli altri ingredienti della cucina. Cosa esce? Risposta per nulla scontata perché mica sempre il risultato è lo stesso. Anzi. L’approccio creativo è il valore aggiunto di un ristorante, quello che spesso e volentieri fa propendere per un posto invece che un altro. Scopriamo 5 ristoranti a Milano dove il fedele dettame regionale lascia un piccolo (ma buono) spazio all’estro gourmand. Il risultato è tutto da assaggiare. 

Tra tradizione e innovazione

La sfida sta tutta qui, nel rilanciare un’istituzione meneghina partendo dai piatti delle memoria. Da Alfredo la tradizione la si trova già nel nome “since 1964”. Riapre il ristorante di via Borghese, a Milano, che nel lontano 1968 conquistò una stella Michelin, grazie alla scommessa di tre soci: Stefano ed Enrico Pini, insieme a Paolo Annoni. In cucina c’è lo chef Fabrizio Frongia che promette di “stupire con una nuova cucina sincera”. La mission è valorizzare i piatti classici, rinnovandoli. Risotto con ossobuco e l’orecchia di elefante sono gli evergreen, per ogni stagione ci saranno piatti ad hoc. Il sogno è far tornare a brillare la stella Michelin, 50 anni dopo. 

Cucina mediterranea reinterpretata 

La Trattoria Bertamé è un laboratorio gourmet in continua evoluzione. L’ambiente strizza l’occhio al mondo dei motori con gli interni sviluppati da Marcello Baroli, di MBM Extreme Designer, che ha accostato particolari delle motociclette ad elementi di cucina. Lorenzo Bertamé in via Lomonaco gestisce da anni l’officina e ha deciso di mettersi alla prova anche in cucina, con l’aiuto dello chef. Partendo dalla selezione della materia prima, con prodotti DOP come il tartufo di San Giovanni D’Asso, la Composta di cipolla di Cannara e la bottarga di Orbetello.

La tradizione contemporanea 

A L’Essenziale non c’è nulla di superfluo. Lo chef Gabriele Badini cura il design del piatto in ogni minimo particolare. La cucina mediterranea diventa contemporanea grazie alle tecniche più avanzate di preparazione dei piatti, come quella Confit. Da provare, magari seduti davanti allo chef table, c’è l’uovo morbido con fonduta di Bitto d’Alpeggio  e scaglie di tartufo. Il tentativo di unire tradizione e innovazione è perfettamente riuscito. 

Prodotti di stagione a Km 0

Sicuramente non un ristorante qualsiasi. Un Posto a Milano si presenta con il suo mood bucolico, all’interno della Cascina Cuccagna, un’oasi di verde a due passi da Porta Romana. Lo chef Nicola Cavallaro rispetta i ritmi naturali e predilige prodotti a chilometro zero. Location che irresistibile con la bella stagione, merito del giardino, incanta con il suo fascino rustico. L’aperitivo "en plein air" è perfetto per provare qualche assaggio della cucina. 

Alta cucina in equilibrio tra genuinità e leggerezza

Il principe della cucina di Gaetano Simonato è l’olio extra vergine di oliva. Da Tano Passami l'Olio brilla una stella Michelin a suggellare la meticolosa ricerca delle migliori materie prime, esaltate dalla scelta di tecniche elaborate. Innovazione e raffinatezza contraddistinguono il menù. A proposito, se non sai cosa scegliere, prova il menù degustazione personalizzato, da definire con lo chef. Si parte da 68 euro per quattro portate, fino a 110 euro per il viaggio completo attraverso nove proposte. Condite con l’olio, ovviamente. 

Foto di copertina di Alfredo since 1964 
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scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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