Tour dei borghi trevigiani: 5 incantevoli dehors dove mangiare d’estate

Pubblicato il 20 aprile 2017

Tour dei borghi trevigiani: 5 incantevoli dehors dove mangiare d’estate

...Ma per le vie del borgo / dal ribollir de' tini / va l'aspro odor dei vini / l'anime a rallegrar. Cento anni prima che io nascessi, quel gran viveur del Carducci spiegava in poche, semplici parole come sia gradevole andarsene in giro per i borghi durante la calda stagione, a bere e a mangiare. Quanto infatti ci si può divertire scoprendo locali nascosti e tranquilli qua e là per la provincia di Treviso, altrettanto si può godere mettendosi in piazza, in bella vista, prenotando un tavolino nei dehors e nelle terrazze estive che spuntano fra i borghi più suggestivi della Marca.

Lume di candela, cucina biodinamica e atmosfera super

Quale ristorante citare per primo, se non l’enoteca Odeon – La Colonna, protagonista del centro di Treviso conosciuta in tutto il mondo? Sotto i portici di Palazzo Rinaldi, affacciato sul Cagnan, l’affluente del Sile che il Sommo Dante citò nella Divina Commedia, sboccia a primavera il dehors “esperenziale” di questo locale da favola. Per ogni stagione una scenografia diversa, ogni anno un design rivoluzionato, fra vintage, lusso e stile da vendere. Una cosa sola resta immutabile: se cerchi una cornice romantica e soffusa per una cenetta estiva, sulla terraferma sarà difficilissimo trovare un dehors più bello di questo.

Una pizza in terrazza dominando la piazza

Un drastico incremento qualitativo rispetto al passato ha trasformato il Mandrillo di Castelfranco Veneto in una pizzeria di assoluto successo, che in fatto di pizza battuta teme ben poca concorrenza. Guarnita con ingredienti scelti di stagione, a chilometri zero, la pizza qui durante la bella stagione si mangia nella favolosa terrazza-giardino esterna. Incuneata fra le mura della cittadella medievale di Castelfranco, versante nord, guarda piazza Giorgione da posizione sopraelevata, restituendo una vista panoramica estremamente raffinata ed esclusiva.

Un classico dehors sotto la torre medievale

Restando a Castelfranco, sul lato est delle mura duecentesche puoi prenotare il tuo tavolo sulla terrazza del ristorante-pizzeria Alla Torre. Cucina stagionale incredibilmente varia e dinamica, pizze tradizionali quanto creative e tanti gustosi piatti leggeri fatti apposta per calda stagione: solo la punta dell’iceberg del bendiddio che puoi mangiare in questa location che trasuda storia e amore per l’architettura e per la conservazione culturale ad ogni angolo. In primavera e in estate ti consiglio appunto un tavolo all’aperto, sotto la maestosa Torre dell’Orologio, ideale scenario anche per un primo appuntamento o una cenetta a lume di candela.

Carne e vino sul fiume romano

Spostiamoci ora a Oderzo, dove tra le antichissime strade romane di questo importante municipium transitorio fra il mare e l’entroterra, fra Equilium (Jesolo) e Tarvisium (Treviso), corre un canale fluviale, un “gattolo”, risalente agli acquedotti dell’Età dei Cesari. Qui si affaccia il soleggiato dehors-terrazza del Gattolè, enoteca in cui degustare un’impressionante selezione di ottimi vini al calice, e assaggiare pregiati tagli di carne rossa, ghiotta specialità della casa.

Nella città dei cento orizzonti

Considerata ufficialmente “Uno dei Borghi più belli d’Italia”, Asolo è nondimeno una delle più esclusive perle del rigoglioso Veneto. Che tu sia appassionato di cittadelle medievali, di scenari bucolici, di fotografia paesaggistica o semplicemente di cenette d’atmosfera, non puoi marcare visita alla città dei cento orizzonti. Qui, se devo consigliarti un dehors specifico, ti mando all’osteria del Tappo Bar, dove coccoli il tuo palato con quella che il gestore chiama “cucina aggressiva” standotene seduto nell’elegante dehors in piazza. Ma Asolo è piena di locali stupendi: sali fino a questo borgo letterario e avrai l’imbarazzo della scelta.

Immagine di copertina da facebook Odeon La Colonna
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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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