Pubblicato il 30 aprile 2017
Un mese di aperture e riaperture questo aprile 2017 romano.Tra le riaperture più attese, ovviamente, c’è quella del Caffè Propaganda al Celio con i tre patron Maurizio Bistocchi, Daniele Quattrini ed Edoardo Caracciolo che hanno voluto rivoluzionare in toto il locale. Sul fronte curiosità la più interessante è senza dubbio Smor, il nuovo ristorante “vichingo” in zona Piazza Fiume, con aringhe, salmone e burro a farla da padroni. Tra le pizzerie, invece, la novità del mese arriva da Centocelle e si chiama Bonelli al forno a legna, una romanissima pizzeria targata Osteria Bonelli che seguirà la filosofia della casa e cioè tanta qualità a poco prezzo. Nel panorama fusion da segnalare il curioso locale a Prati di Emiliano Di Stefano, L’Officina – Cucina dal Mondo ed infine, per inaugurare al meglio l’inizio della stagione dei gelati ecco le tre nuove gelaterie firmate Bruno Paolessi a San Giovanni, San Lorenzo e Monti.
Un restyling fortemente voluto dai suoi tre padroni Maurizio Bistocchi, Daniele Quattrini ed Edoardo Caracciolo, ed oggi il nuovo Caffè Propaganda al Celio è finalmente realtà. Nuovi i menù, nuovo lo chef con l’arrivo ai fornelli del bravissimo Fabio Pecelli, nuovissimo lo spazio bar mixology dove avanguardia e superalcolici sono le nuove parole d’ordine dei barman Patrick Pistoiesi e Maurizio Bistocchi. Curiosissimo il nuovo angolo mini-bar con i ghiaccioli alcolici Filippo Calippo (rhum), Nippo Calippo (Yuzu) e Cherry latte e menta tutti da succhiare.
Chi mi conosce bene sa che l’Osteria Bonelli, per ciò che riguarda la tradizione romana a tavola, per me non ha eguali in città. Sapere che tra pochi giorni i ragazzi di Bonelli apriranno una nuovissima pizzeria, Bonelli al Forno a Legna, in zona Centocelle dove l’amore per la qualità e per la tradizione saranno gli stessi della prima osteria mi riempie il cuore di gioia. La pizza, ovviamente, sarà romana, bassa e croccante. Spazio, poi, ai fritti e alla carne alla griglia. Non vedo l’ora di provarla.
Bonelli al Forno a Legna, Via dei Gelsi, Centocelle – apertura prevista: fine aprile
Finalmente anche a Roma si potrà assaggiare la bontà dello smørrebrød, una tartina di pane di segale ricoperta di sano burro danese e pesce affumicato (aringa o salmone), antica specialità culinaria dei popoli vichinghi, oggi re della cucina di strada danese. Tra le altre specialità della casa interessanti il tunnbrodsrulle, la Caldaia dei bolliti ed i carpacci di salmone, aringa e halibut. Sapori decisi e tante calorie.
Smor Cucina, Via Paoletti, 23 Roma – Tel: 0697842095
Un menù che svaria dalle specialità delle varie cucine asiatiche, noodles, wok, riso basmati e cotture al vapore, ai sapori più delicati del ceviche sudamericano, fino ad arrivare alle ricette mediterranee di pesce più amate. Questa la proposta di L’Officina Cucina dal Mondo, il nuovo ristorante di Dario Murolo che ha preso il posto a Prati di Settemari, chiuso a soli pochi mesi dall’apertura. La qualità c’è, la fantasia anche, le premesse per fare bene, quindi, ci sono tutte.
L’Officina Cucina del Mondo, Via G. Avezzana, 19 Roma – Tel: 063211583
Il gelato di mastro Bruno Paolessi è ormai una vera istituzione a Latina e dintorni, ed ora sta per sbarcare nella Capitale con tre nuove gelaterie sparse tra San Lorenzo, Monti e San Giovanni. Un gelato tradizionale, senza fronzoli o gusti e abbinamenti troppo strani, che punta tutto sulla qualità degli ingredienti e sull’abilità nella mantecatura. Sicuramente una delle novità più interessanti per l’estate romana.
Il Gelato di Paolessi, sede di San Lorenzo: Via degli Equi; sede di San Giovanni: Via delle Cave; sede di Monti: Via di Santa Maria Maggiore. Apertura prevista: fine aprile
Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Caffè Propaganda
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scritto da:
Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.
Che il nostro olio fosse uno dei migliori al mondo, se non il migliore, è cosa nota.
Che estate sarebbe senza festival?!
Eh sì, ogni drink racconta una vicenda, una storia che il proprio nome incarna, chiarisce o suggerisce…
