Locanda Rigatoni, tradizione e innovazione in un atmosfera storica che strizza l'occhio al minimal chic

Pubblicato il 3 maggio 2017

Locanda Rigatoni, tradizione e innovazione in un atmosfera storica che strizza l'occhio al minimal chic

A due passi dalla Basilica di S. Giovanni in Laterano, nel cuore dell'omonimo quartiere di S.Giovanni, ricco di quel fascino romantico proprio di alcuni storici quartieri della Capitale c'è lei, la Locanda Rigatoni. Bella, non c'è che dire, 90 coperti per un grande locale movimentato in differenti sale, con i suoi muri a mattoncini, tipici dei tanti palazzi d'epoca che adornano questa città ma mixati sapientemente a strutture e decorazioni minimal chic che rendono particolarmente delizioso questo posto.
Arrivo una sera di Primavera e vengo accolta con cordialità dal personale di sala. Il mio tavolo è già lì ad attendermi, ceno in tranquillità sbirciando i piatti dei clienti limitrofi (sono donna, mi piace curiosare nei piatti altrui). I miei vicini hanno ordinato l'Antipasto della Locanda che prevede una selezione di: involtini di scamorza con pancetta croccante, pasticcio di patate e alici con fonduta di pecorino, panzanella e panzerotti ripieni (amatriciana, gricia e cacio e pepe). Guardo, sniffo l'aria e la salivazione aumenta...
Scelgo il mio menù, per antipasto alici fritte con indivia belga, aceto balsamico e nocciole. Un fritto leggero e la goduria di sgranocchiare la montagna di alici che riempiono il mio piatto. 
Passo al primo, tra linguine alle alici e pane croccante e i rigatoni conditi come i classici romani (cacio e pepe, amatriciana e carbonara) mi colpiscono gli gnocchi di porro alla carbonara. Adoro il porro, amo la carbonara e questi gnocchi sono un piacere per il palato, quando me li trovo davanti non riesco a posare la forchetta, uno tira l'altro, davvero, un piacere unico da cui attingo voracemente, non per fame ma per la loro attraente voluttuosità.
Mi placo aspettando il secondo piatto, il dubbio era tra baccalà su guazzetto di ceci e broccoli e uno stracotto di vitello con vellutata di patate. Scelgo quest'ultimo e mi trovo a mangiare una morbidissima carne che potremmo tagliare con un grissino, se fosse tonno e se fossimo in una pubblicità anni'80. La purea di patate l'accompagna e la completa. Una cosa buona, non c'è che dire. A contorno mi lascio guidare dalla cameriera e scelgo dei carciofi in olio cottura, preparati sottovuoto. Mantengono il loro sapore, la croccantezza, un piatto particolare nella sua semplicità, un modo differente di presentare questa poliedrica verdura. La scelta dei dolci vede il classico tiramisù affiancarsi a sbriciolata, cuore caldo al cioccolato e crostatina ricotta, frutta candita e crema al cioccolato. Scelgo il primo e mi tuffo nella sua morbida crema. Appagante. 

A fine pasto poi, due chiacchiere con Moira, la Restaurant manager della Locanda Rigatoni. Inaugurata nel Febbraio 2015 la Locanda è aperta a pranzo e a cena sette giorni su sette (con il Sabato di musica live d'accompagnamento, swing anni '20 - '50 e jazz). Il menù che ho provato resterà valido fino a fine Maggio, per dar spazio poi a proposte più estive, nell'ottica di una continua ricerca dell'utilizzo di materie prime quanto più possibilmente stagionali e a km 0. 
Il locale si rivolge a una clientela attenta che sappia comprendere la cura messa nella scelta dei prodotti, nella conoscenza e divulgazione della cucina classica romana, pur rivisitata in forme più o meno bizzarre di cui un esempio palese sono i citati gnocchi di porri alla carbonara. Questo locale è amato anche dai romani, quelli che vogliono mangiare i piatti della propria tradizione e, per farlo, invece di cucinarseli in casa, vanno a gustarli al ristorante ma è frequentatissimo anche dai turisti, che vengono a Roma perché questa città è - in fin dei conti - un museo a cielo aperto e vogliono godere di tutto, non tralasciando la parte culinaria; Ecco perche - mi spiega Moira - il vino della casa è un biologico laziale romano in purezza, perché quando si hanno di queste risorse sarebbe un peccato non metterle in evidenza.
Alla base di questo percorso e di questo progetto c'è l'idea di non tradire le aspettative di chiunque si sieda al tavolo della Locanda Rigatoni, non a caso la cucina ha grande libertà di espressione, una brigata di giovani con una mente eclettica a cui é lasciato spazio di creazione. Da questa cucina escono le proposte che vengono inserite in menu, per raccontare la cucina romana con un linguaggio più moderno senza dimenticare che, dietro ogni proposta, ci sono ore e ore di prove, di esperimenti e anche sconfitte, ma che - alla fine - premiano con il risultato. 
 Locanda Rigatoni - Via Domenico Fontana, 16 - Roma
Tel. 06.94.35.80.37
Orari: tutti i giorni 12:30 a 23:30
 

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scritto da:

Naima Tomaselli

Giornalista, laureata in comunicazione, fotografo, cucino, parlo di food e non solo, recensisco ristoranti, libri ed eventi su siti del settore. Chiacchiero, polemizzo e faccio la morale ma scrivo anche ricette sul mio blog “Cucino da Vicino”. Nel resto del tempo: vivo.

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