5 vini naturali abruzzesi che devi provare almeno una volta nella vita!

Pubblicato il 31 maggio 2017

5 vini naturali abruzzesi che devi provare almeno una volta nella vita!

Ci sarebbe molto da scrivere sui vini naturali, ma non lo farò per tua fortuna. Ci tengo però a dire che generalmente s’intende per vino “naturale”, quel vino realizzato senza l’utilizzo in vigna di pesticidi e fertilizzanti chimici e fermentato in cantina senza l’utilizzo di lieviti selezionati. In poche parole il lavoro del vignaiolo punta a trasformare il succo d’uva in vino cercando di metterci le mani il meno possibile. Questo rispetto del vino parte dal rispetto della terra, dal rifiuto di volerla trattare in maniera eccessiva con prodotti chimici e dannosi, per la terra stessa e per noi esseri umani. Anche in Abruzzo, per fortuna, le cose stanno cambiando e il “naturale” sta riscuotendo diverso interesse all’interno della regione e fuori confine; proprio per questo motivo voglio raccontarvi di cinque vinerie abruzzesi che hanno deciso di scendere a patti con la natura, rispettandola.

Un vino a presidio del territorio


Potrei definirlo così il Montepulciano d’Abruzzo dell’Azienda Presidium di Prezza (Aq). Un’azienda nata nel 1988 dal volere dei coniugi Enzo Pasquale e sua moglie Lucia, che hanno voluto produrre in ogni modo un vino che in purezza arrivasse al cuore. Praesidium, infatti, è un Montepulciano d’Abruzzo che rispetta e rispecchia il territorio. Ridotto al minimo l’intervento umano, Praesidium è un vino riservato, personale, proprio come il paese di Prezza, difficile da raggiungere, ma in grado di colpire e affondare.  
(Vini Praesidium, via Nazareno Giovannucci, Prezza; info@vinipraesidium.it)

Un vino tutto Pepe


Con oltre 50 anni di esperienza alle spalle, Emidio Pepe, continua a produrre speciali elisir. L’uva viene raccolta a mano, e per la vinificazione in bianco del Trebbiano d’Abruzzo gli acini vengono ancora schiacciati con i piedi. Meraviglia! Piccolo periodo di affinamento e poi il vino va direttamente in bottiglia. È questa la caratteristica maggiore dell’Azienda Agricola Emidio Pepe. Non affinamento in barriques, ma bottiglie di vetro, dove la trasformazione del vino può evolversi anche per 10 anni. Un vero e proprio spettacolo della natura.
(Emidio Pepe. Via Chiesi, Torano Nuovo, info@emidiopepe.com)

Un vino magico


Mentre produce il suo vino Francesco Cirelli immagina di realizzare una pozione magica, un antidoto alla tristezza e gli riesce appieno, lo ammetto!
Ha un metodo tutto suo, che si perde nella notte dei tempi e che ha ritrovato e riproposto. Il suo vino, infatti, fermenta in anfora e ci resta per 12 mesi ad affinare. È, il suo, un vino che viene da una terra che ha il mare a pochi minuti (Atri), e tutta la produzione ruota intorno al rispetto dell’ambiente circostante del suo Abruzzo, sospeso nel tempo e nello spazio!
(Az. Agr. Cirelli. Contrada via colle San Giovanni 1,  085 8700106, hospitality@agricolacirelli.com)

Un vino lunare


A Pianella, nel pescarese, l’Azienda Agricola Marina Palusci si distingue da anni non solo per la produzione di olio extra vergine d’oliva - mica uno qualunque, chiedete a Bottura! – ma anche per il vino naturale. In vigna solo rame e zolfo, in cantina solo solforosa; è da qui che nasce Plenus, una linea di vini risultato di vendemmia notturna, senza filtrazioni né stabilizzazioni. Poi c’è la linea Senzaniente, vini che fanno della spontaneità il loro tratto principale. Vini da bere senza pensieri…
(Az. Agr. Marina Palusci, Contrada Fontegallo, Pianella; 085971509)

Un vino specchio del territorio


Vivo e profondo è il vino prodotto dall’Azienda Agricola Ausonia, specializzata in agricoltura biodinamica. Vini che sono il risultato di una relazione simbiotica tra uomo, terra, cielo, natura circostante. Riflette il colore dei tramonti abruzzesi il Cerasuolo d’Abruzzo, Apollo. Vendemmia manuale, fermentazione spontanea; vino profondo, pieno, carnoso, affinato anche questo in bottiglia. Una meraviglia per gli occhi e il palato!!
(Az. Agr. Ausonia, contrada Nocella, Atri; 0859071026)
 
Photo credit: siti internet aziende; Immagine di copertina Tumblr

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scritto da:

Francesca Mancini

"Che cos’è la gloria di Dante, appresso a quella degli spaghetti?” si domandava Prezzolini nel 1954. Storica dell’alimentazione, gourmande e ficcanaso, girerò per mari e monti insieme a voi per raccontare tutto il bello e il buono che la mia terra ha da offrire. Intanto? “Sole, vento, vino, trallallà"

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