Spoon Restaurant & Lounge: un sogno, una passione ed una grande amicizia

Pubblicato il 19 giugno 2017

Spoon Restaurant & Lounge: un sogno, una passione ed una grande amicizia

5 soci, 5 personalità ed un’unica grande passione. I gestori dello Spoon ci svelano il segreto del successo

Un ristorante lounge bar accogliente, caldo, intimo e raffinato che si affaccia e unisce due vie simbolo della movida milanese: via Bligny e via Beatrice d’Este. Il locale è gestito da 5 amici e soci accomunati, oltre che dalla stessa passione per il buon cibo e per il buon bere, anche dal destino: tutti i loro nomi iniziano con la lettera A! Fra sedie colorate, arredamento eco-chic e mattoni a vista, mi siedo, sorseggio un buon cocktail e chiedo loro di raccontarmi la loro storia e quella del locale.

Da dove nasce lo Spoon restaurant & Lounge? 
Lo Spoon nasce dalle nostre personalità e dalla nostra amicizia. Infatti, come le nostre personalità, il locale è un mix di stili: curato in ogni singolo dettaglio, ogni ambiente esprime un forte carattere ma allo stesso tempo raffinatezza. Siamo Alessio Melia, detto Meli, owner - A.D. e bar tender; Alessandro Taliento detto Pallina, owner e HR; Alberto Iannuzzi, detto Melo, owner, pr e bar tender; Alessandro Zirilli, detto Ziro, owner, pr e designer e Alessandro Girotti detto Rotti, owner, maintenance e designer. I nostri nomi iniziano tutti con la “A”, per questo la società si chiama Cinque A S.r.l. La cosa divertente è che è tutto assolutamente un caso. 

Qual è la storia di questo locale? 
Abbiamo aperto due anni fa. Qui in viale Bligny 39 era già presente un locale storico di Milano, simbolo della movida milanese: il Volo. Così, fra le storiche mura spagnole di questo edificio abbiamo deciso di crearne uno nuovo mantenendo le mura e aggiornando lo stile degli arredi interni.

E il nome? Da dove viene? 
Abbiamo scelto un nome che accomunasse sia il mondo della ristorazione sia quello del beverage: spoon in inglese vuol dire “cucchiaio”, lo strumento che viene usato sia in cucina che per miscelare i drink.

Cos’è che rende tanto speciale lo Spoon? 
Fin da subito la nostra idea era quella di unire le nostre personalità e le nostre esperienze personali per creare un ambiente di alto livello e di qualità ma comunque in un’ottica più friendly e accogliente. L’obiettivo è quello di avvicinarci a chi ci viene a trovare. Milano è ormai un crocevia di locali, se ne continuano ad aprire, anche di alto livello. Ciò che fa davvero la differenza, oltre alla location, alla cucina e al beverage è il lato umano e l’attenzione per i dettagli. 

Come lo definiresti con tre aggettivi? 
Lo Spoon è un locale caldo, sia nella versione dell’aperitivo che della cena. L’inverno accendiamo una stufa a pellet che crea un’atmosfera magnifica. L’estate si può godere di un dehor magnifico, un cortile interno e antico. Inoltre è versatile ed è adatto sia ad una cena romantica di coppia sia ad una bevuta con gli amici in un ambiente friendly e sereno. Inoltre “siamo veri”: è pieno di locali che raccontano e vendono ciò che non sono. Noi proponiamo ciò che sappiamo fare sempre nell’ottica della costante ricerca della massima qualità. 

Fra una chiacchiera e l’altra, inizio a pregustare una cenetta davvero invitante considerando il buon profumino che proviene dalla cucina. Allora, la domanda è d’obbligo. 

Cosa propone la cucina dello Spoon? 
La nostra è una cucina italiana, mediterranea. E’ in assoluto la nostra preferita. La cucina etnica è una buona alternativa da provare ogni tanto ma comunque, se si è italiani, si torna sempre alla tradizione. Anche perchè è una cultura culinaria che accoglie tanti stili, ingredienti, e metodi di cottura diversi quindi non ci si annoia mai. Proponiamo sia piatti della tradizione che rivisitazioni in chiave più moderna. Il menù dell’aperitivo, anch’esso preparato totalmente da noi ogni giorno, si modifica quotidianamente, a seconda dell’estro dello chef e delle materie fresche stagionali a disposizione. Mentre quello del ristorante si modifica mensilmente. 

Secondo la vostra esperienza come si può raggiungere un buon livello di qualità in cucina? 
Oltre alle capacità dello chef e ad un'ottima esecuzione, ci deve essere un’attenta selezione delle materie prime. Qui allo Spoon è tutto fresco e preparato da noi: dalla pasta, fatta in casa con farine di coltivazione biologica al pane soffice e fragrante di nostra produzione sfornato quotidianamente. La nostra carne è allevata in Italia e inseriamo in menù salumi e formaggi di denominazione (DOP e DOC), simboli della ricchezza e della preziosità del Made in Italy. Il nostro pesce è sempre fresco, anch’esso nato e pescato solo in mari italiani. Abbiamo stretto accordi con i migliori fornitori come Gamba Edoardo, un’azienda a conduzione familiare specializzata nelle produzione di salumi tipici della tradizione bergamasca e lombarda. Inoltre abbiamo anche una nostra proposta di dolci fatti in casa con prodotti del territorio.

Cosa si intende per Lounge Bar e cosa si propone per il beverage? 
Oltre alle cene proponiamo ottimi aperitivi e brunch domenicali. Il buffet, preparato quotidianamente in modo espresso dallo chef, accompagna ottimi cocktail realizzati da bar tender esperti attenti non solo all’esecuzione ma anche alla freschezza delle materie prime utilizzate.  Abbiamo una collaborazione con Patron che è una Tequila Premium distribuita da Martini e con essa abbiamo realizzato diversi cocktail (una pagina intera del menù!) di nostra invenzione come lo Spoon Patron.

E la carta dei vini? 
Anche qui abbiamo cercato di mantenere un livello alto, anche grazie al nostro sommelier che seleziona e ci guida nel mondo dei vini. All’aperitivo offriamo due scelte di rossi e  di bianchi che cambiano mensilmente. Per la cena la carta dei vini è più ricca ma comunque abbiamo scelto di affidarci a  cantine piccole ma di qualità in modo tale da avere il massimo rispetto del rapporto qualità-prezzo. 

Quali sono i vostri eventi di punta? 
Il Venerdì sera Max Morganti,  un musicista, artista di strada e compositore allieta le serate con musica dal vivo. Il suo stile è molto poliedrico e versatile. Improvvisa, a seconda dell’atmosfera che si viene a creare durante il corso della serata. Poi il sabato proponiamo il #THE_GARAGE# con Danilo Paz, l’esclusivo Spoon’s aperitif con dj-set. Proponiamo dj set anche i mercoledì con i ragazzi di The Weekly and The Half. 

Raccontatemi qualcosa in più sull’arredamento. 
Strutturalmente abbiamo voluto lasciare il locale così com’era una volta. I muri sono gli stessi, a vista e donano una piacevole sensazione di calore. Allo stesso tempo abbiamo curato la sala prima del dehor e l’abbiamo ricoperta di pareti in legno. Abbiamo invece modificato gli arredi, utilizzando materiali di riciclo o anche mobilio in disuso. Abbiamo preso materiale di recupero e fatto tutto con le nostre mani miscelando uno stile più elegante, adatto all’ambiente del ristorante serale, ad uno stile eco-friendly e di design per le altre sale. 

Alle pareti  vedo una esposizione di quadri. Di chi sono? 
Offriamo la possibilità di esporre ad artisti emergenti e a quanti ci presentino la loro disponibilità. Non c’è una selezione particolare: l’unica richiesta è che sia adatto allo stile dello Spoon. 

Continuo a curiosare di qua e di là, con il naso all’insù che cerca imperterrito di captare ancora per qualche istante quei profumi inebrianti e coinvolgenti. Li saluto, dandogli appuntamento ad un prossimo appuntamento che, ne sono certa, non tarderà di certo ad arrivare…

 

  • INTERVISTA
  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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