​Il lusso e la bellezza che fanno la differenza in Byblos Art Hotel Villa Amistà

Pubblicato il 28 giugno 2017

​Il lusso e la bellezza che fanno la differenza in Byblos Art Hotel Villa Amistà

Intervista a Luigi Leardini, General Manager di Byblos Art Hotel Villa Amistà

Nessuna collezione d’arte è troppo vasta quando c’è una vera passione per il bello, ed è quella che trasmette Luigi Leardini, General Manager di Byblos Art Hotel Villa Amistà, intervistato nello splendido salone arredato con il barocco moderno di Alessandro Mendini. Un contesto in cui l’arte contemporanea si fonde con vestigia classiche ed eleganti, che apre le porte ad una esclusiva clientela nazionale e internazionale.

Che atmosfera si respira da Byblos Art Hotel Villa Amistà? 

Questo è un Hotel dedito all’arte, fin dalla sua creazione il concept è stato molto chiaro e preciso: in un albergo unico al mondo, che è anche una galleria d’arte contemporanea di altissimo livello aperta a tutti, l’atmosfera non può che essere positiva, oltre che profumata dai fiori del nostro parco.

Qual è oggi la maggiore sfida per un ristorante gourmet come Amistà 33?

Amistà 33 è un progetto iniziato tre anni fa, che stiamo portando avanti con molto impegno assieme al nostro chef Marco Perez. Abbiamo fortemente voluto un ristorante gourmet di alto livello e stiamo cercando di arrivare al traguardo della prima Stella Michelin, un obiettivo difficile ma molto importante per noi: avere un hotel con all’interno un ristorante stellato potrebbe fare la differenza, stiamo lavorando molto per questo.

La cucina è a cinque stelle lusso come il vostro hotel? 

È assolutamente innovativa, il nostro chef è un artista! Per creare le sue ricette e i suoi piatti si è ispirato alle opere esposte in Byblos Art Hotel Villa Amistà, ottenendo una grande affinità visiva fra lo stile dell’albergo e la cucina gourmet del ristorante.

L’arte si trova nella vostra cucina e negli ambienti? 

Così come i piatti del nostro chef Marco Perez sembrano delle opere d’arte, create con la massima attenzione e cura del dettaglio in ogni singola portata, anche i servizi di piatti, posate e bicchieri sono materici, belli, colorati, pensati per promuovere la pietanza e per abbinarli con l’immagine della nostra struttura. Gli stessi ambienti del ristorante sono stati realizzati su suggerimento dell’architetto Alessandro Mendini, che ha creato dei tavoli speciali in legno, pensati per essere toccati senza utilizzare la tovaglia: tutto ciò fa parte di un progetto che abbiamo studiato nei minimi dettagli, per arrivare (speriamo!) all’obiettivo della Stella Michelin.

Le sensazioni che si provano venendo a cena nel vostro ristorante e soggiornando in Byblos Art Hotel Villa Amistà …

Stupore, meraviglia, godimento puro per tutti i sensi! Questo non è un comune business hotel, qui non si viene soltanto per dormire ma per respirare un’emozione vera. Noi consigliamo ai nostri ospiti un art-tour della struttura, perché è un’esperienza che può fare la differenza: qui ci si trova in una galleria, in un museo a tutti gli effetti grazie alla collezione privata che ospitiamo, tutte le opere sono di proprietà (non facciamo esposizioni di artisti) e siamo sempre in modalità “work in progress”, ogni mese c’è qualcosa di nuovo e straordinario in arrivo.

Da dove viene l’idea di coniugare l’eleganza classica con l’arte contemporanea? 

Questo è proprio il concept di Byblos Art Hotel Villa Amistà, che nacque quindici anni fa quando il Sig. Facchini notò questa villa quasi abbandonata e decise di acquistarla. Insieme all’architetto milanese Alessandro Mendini, studiò l’idea di un hotel completamente diverso da tutti gli altri nel mondo; da oltre cinquant’anni collezionava arte contemporanea, le sue opere erano sparse tra casa, azienda e banca, così decise di concepire una Villa Veneta come una galleria d’arte contemporanea per permettere anche agli altri di goderne.

Quale fu il passaggio più difficile di questo lavoro?

Fu sicuramente l’interior design, per la difficoltà di trovare il giusto abbinamento tra la villa e l’arredamento: vennero fatte tantissime prove e ricerche fino alla proposta di questo stile “Barocco Moderno” con colori accesi e vivaci, in tinta unita come alcuni degli storici e iconici pezzi di Mendini, come ad esempio la poltrona Proust. Qui si trovano anche pezzi storici di design provenienti dalle aziende italiane più conosciute, in un giusto mix che si è sviluppato anche nelle stanze: ogni camera mantiene il concept del barocco moderno ma è diversa dalle altre nei letti e negli arredamenti.

La vostra clientela apprezza l’originalità di ambienti e accostamenti? 

La nostra è una clientela internazionale che apprezza moltissimo questo stile unico, ed è anche una clientela abituale che torna per rivedere le opere o perché spera di ammirarne di nuove: io stesso, come general manager e come appassionato d’arte, amo tenere gli art-tour per trasmettere questa parte di noi all’ospite. Il Sig. Facchini dice sempre che questa è una casa privata dove accogliere i clienti, che gradiscono la nostra filosofia facendoci felici.

Sposarsi a Byblos Art Hotel Villa Amistà, è possibile?

È possibile e lo facciamo volentieri (anche se non è il nostro core-business) perché questa è una location adatta ai matrimoni anche internazionali: ogni anno, ospitiamo un ristretto numero di matrimoni davvero speciali, con cene di gala nel salone o all’esterno intorno alla fontana, con musica e allestimenti trendy. L’unica condizione che poniamo, fondamentale per non disturbare gli altri ospiti, è l’esclusività della villa, che viene prenotata e riservata per intero per la cerimonia e i suoi ospiti.

La vostra SPA in una parola…

Possiamo definirla come “la ciliegina sulla torta”. Si tratta di un servizio davvero unico per i nostri ospiti (aperto anche al pubblico esterno secondo disponibilità, in base al numero di ospiti dell’Hotel), è davvero un gioiello, decorata a mano da un artista, è molto rilassante, raccolta e con un ottimo programma di bellezza con prodotti a base d’oro e trattamenti rilassanti, per un momento di vero piacere e relax.

Chi viene a dormire a Byblos Art Hotel Villa Amistà (e a mangiare al ristorante Amistà 33)?

La clientela dell’hotel è davvero internazionale (abbiamo ospiti svizzeri, tedeschi, americani, inglesi, israeliani, russi, kazaki, australiani), chi ci sceglie lo fa sia per il nostro prestigio sia la città di Verona con tutta la ricchezza del suo territorio. Byblos Art Hotel Villa Amistà piace molto anche alle celebrità, perché siamo conosciuti per la discrezione e la riservatezza: qui da noi hanno soggiornato artisti internazionali quali Stewie Wonder, George Michael, i Duran Duran e gli Spandau Ballet, Alicya Keys, Fedez, Laura Pausini e Jovanotti; Zucchero è stato qui per ben tre volte quest’anno, e arriverà anche Eros Ramazzotti. Non c’è solo il mondo dello spettacolo, da noi soggiornano le squadre di calcio più celebri prima di andare a giocare con il Chievo o il Verona, le personalità più importanti della finanza, dell’industria e i rappresentanti del mondo dello sport come Federica Pellegrini che è una fan del nostro Hotel oltre che un’amica. 

La sua opera preferita fra quelle esposte e il suo piatto preferito fra quelli del ristorante?

Faccio fatica a rispondere… Direi che il mio artista preferito fra tutti quelli presenti è forse Alighiero Boetti: mi piace moltissimo, abbiamo due sue bellissime opere, “Mappa” e “Tutto”, che amo perché conosco bene la storia dell’artista e vado a vedere tutte le sue mostre. Qui però ci sono molti altri artisti, per tanti anni abbiamo esposto un’opera meravigliosa di Jean Michel Basquiat. Per quanto riguarda il ristorante Amistà 33, il piatto che preferisco nella nuova proposta è il Risotto Con Caprino, Cenere E Bottarga Di Germano: è un piatto con un tocco di classe molto particolare, davvero sorprendente.

Qual è l’obiettivo più ambizioso che si è posto da quando è qui? 

Sono qui da nove anni e il mio obiettivo è quello di far conoscere il Byblos Art Hotel anche a livello locale: questa è una realtà particolare che potrebbe intimorire, ma una volta presa confidenza fa sentire i propri ospiti come a casa loro e chiunque entri anche soltanto per vedere le opere esposte ne rimarrà sicuramente conquistato. Poi c’è l’obiettivo di riuscire a portare qui una clientela internazionale e far conoscere la struttura in tutto il mondo, e infine la Stella Michelin del ristorante. In parte ci sono riuscito, come sono riuscito a trasmettere l’amore per l’arte contemporanea a clienti e amici, spiegandola con passione.

Il suo hotel e il suo ristorante preferito in Italia (o nel mondo)?

Io giro il mondo e l’Italia per lavoro: in Italia, ho trovato un servizio eccellente e una colazione perfetta all’Hotel Casa Angelina Lifestyle sulla Costa Amalfitana; all’estero l’hotel che mi ha più stupito è stato il Trump International Hotel and Tower a Chicago, con una camera straordinaria e un servizio sorprendente. Rispondere in merito ai ristoranti è molto difficile… In Italia direi Le Calandre Di Alaimo a Rubano (PD), è un tre Stelle Michelin, alcuni piatti sono incredibili. A livello locale vorrei citare anche una trattoria che si trova qui nella nostra amata Lessinia e che io porto nel cuore da anni: la Trattoria Alla Ruota. Mi piace per il servizio, per la passione che mettono nel preparare piatti tipici ma ricercati, per il panorama che si gode, insomma è tra le trattorie migliori che ho provato in Italia; tutto è sempre perfetto dall’inizio alla fine e ci porterei gli amici a cena!

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scritto da:

Camilla Cortese

Due lauree, otto redazioni, sette lavori, un licenziamento, due romanzi. Una casa, due gatti, trenta piante, milioni di parole. Del più brutto libro della storia salvo il titolo: Mangia (tutto), prega (la tua psiche), ama (te stesso e chi lo merita).

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