Rasna: il bistrot polivalente a due passi dal Bargello

Pubblicato il 26 luglio 2017

Rasna: il bistrot polivalente a due passi dal Bargello

Una birreria, un bistrot, un cocktail bar, una sala relax tutto questo è il Rasna: locale nato dall’idea di quattro ragazzi che hanno dato vita a uno spazio dove chiunque può entrare e sentirsi a casa.

Rasna nasce all’interno di un palazzo storico al 152 r di via Ghibellina, al cui piano inferiore, dov’è collocato l’impianto della birra, si scorgono i resti di un antico bagno etrusco. Da qui deriva il nome del locale: Rasna che significa “etrusco” in lingua etrusca.
I quattro giovani proprietari, con una grande esperienza nel settore della ristorazione, hanno creato un luogo capace di accogliere qualsiasi tipologia di clientela.
All’ingresso del locale ci accoglie Gina, la capo barman del Rasna, dietro all’imponete bancone del bar che ospita 11 birre alla spina e altre 50 in bottiglia.
Il locale nasce anche come birreria gourmet. Le birre sia italiane, che straniere, sono selezionate con attenzione.
Per il processo di spillatura delle birre viene usata una miscela di Carboazoto, invece del diossido di Carbonio. Questa miscela mantiene integre le molecole della birra, ottenendo una birra meno gassata e che quindi gonfia meno.
Bello il murales che illustra le varie fasi di produzione della birra e che spiega perché ad ogni birra corrisponde un suo bicchiere.
Grande attenzione anche per cocktail e distillati. Nel menù spiccano etichette di grande qualità. 
Dopo il bar troviamo la sala del bistrot con la calda parete di mattoni e pietre dove si può cenare con i piatti che lo chef Cristian prepara nella grande cucina a vista.
La cucina è un altro punto focale del locale. Oltre ai classici piatti da birreria, sia di mare che di terra ed alcune proposte vegetariane e agli immancabili hamburger,  grande spazio è riservato all’utilizzo della birra in cucina. Cristian unisce la sua passione per la birra e la cucina creando piatti originali dove la birra è protagonista.
Dalla sala bistrot si passa alla sala cocktail-bar con la sua atmosfera rarefatta sovrastata da un bellissimo affresco: posto ideale dove bere un buon cocktail da soli o in compagnia.
In fine al piano rialzato c’è la sala birreria, tavoli e divani ci accolgono assieme a postazioni per giocare a freccette e l’immancabile calcio balilla. 
Ma torniamo alla cucina. Volendo testare la cucina di Cristian  ho tralasciato i piati classici e mi sono focalizzata su quelli dove protagonista è la birra.
Come antipasto ho preso il Polpo e patate al vapore alla "Newcastle Brown Ale". Polpo e patate tenerissimi: cotti al vapore separatamente e poi rosolati assieme e sfumati con la birra Newcastel.
Per primo: Tagliatelle con farina di farro integrale biologica su cinghiale marinato alle 3 birre: cinghiale marinato per 3 giorni in 3 birre diverse, cotto a bassa temperatura in un’altra birra; Il risultato un aroma unico che però non toglie carattere alla carne.
In abbinamento con l’antipasto e il primo ovviamente una birra, la Maes Pils.
Per i secondi si cambia birra d’accompagnamento, si rimane in Belgio ma si passa a una Leffe.
Il primo secondo è stato lo Stinco ammezzato di Maiale alla ‘BullDog Ale’: stinco di maiale che si scioglie in bocca, dal profumo particolarissimo dato dalla marinatura nella ‘BullDog Ale’ assieme ad aromi vari e cotto a bassa temperatura per 3 ore.
A seguire Costine di maiale grigio alla ‘Tennent’ Super’; marinate nella birra e aromtizzate con le bacche di ginepro.
Ma non è finita qui, Cristian ha voluto farmi assaggiare anche uno "Special Burger". La scelta è ricaduta su il “So cose brutte”:  Burger di manzo da c/a 150g, Fontina, Bacon, Nachos, Cheddar, Guacamole, Lattuga, Pomodoro, Peperoncino Piccante buono. Un concentrato di sapori, da ordinare se si è veramente affamati. Io l’ho solo assaggiato, considerando tutto quello che ho mangiato sarebbe stato improponibile finirlo.
Una postilla sui nomi dei burger, se vi suonano strani: “So cose brutte”; “A me tu me lo dici”, ecc. sappiate che sono ispirati ad alcune frasi tipiche dei clienti.
Non ci crederete ma ho mangiato anche il dolce: una deliziosa panna cotta ai pistacchi e miele di “Bulldog Lager” e infine un caffè shakerato al bayles.
Una cena luculliana, ma la voglia di Cristian di farmi conoscere la sua cucina, la passione che traspare mentre racconta i suoi piatti mi ha travolta e mi sono fatta trascinare in questo girotondo di profumi sapori e consistenze. 
La serata è proseguita tra chiacchiere e risate.
L’impegno e la voglia di fare di questi ragazzi si notta, grande l’attenzione in ogni cosa che fanno, dalla scelta degli ingredienti; per lo più freschi e italiani, fino alla cura di ogni spazio del locale pensato per mettere ognuno a suo agio.
Prezzo per una cena 20 , bevande escluse. Cucina aperta fino alle 2 e dalle 24 coperto gratis.
 

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scritto da:

Elisabetta Cuturello

Calabrese di nascita, toscana d’adozione, trascrittrice di testi in braille e Social media manager. Adora viaggiare, leggere, fare sport e ha un grande amore per la cucina, soprattutto per quel ramo della cucina in cui si impasta, si mescola, con amore, precisione e un pizzico di fantasia e poi si rimane nell’attesa che dal forno nasca una piccola opera d’arte e di gusto. Ha un blog Cakes & Co. dove scrive di pasticceria e panificazione.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Rasna

    Via Ghibellina 152, Firenze (FI)

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