L'arte del sommelier raccontata da Marco ed Irina del Mito fra profumi e sentori di vino

Pubblicato il 18 ottobre 2017

L'arte del sommelier raccontata da Marco ed Irina del Mito fra profumi e sentori di vino

Due sommelier e la loro infinita passione per il vino…ma non solo

Nella centralissima c.so Garibaldi, meta di passeggio e centro del business di Milano, nasce Mito un wine bar e bistrot dove è possibile degustare più di 200 etichette di vino ma anche caffè, liquori e tè grazie all’aiuto ed il consiglio esperto dei titolari e sommelier sempre presenti. Sono proprio loro, Marco ed Irina, che, fra un bicchiere e l'altro, mi raccontano qualcosa in più sull'arte del sommelier e sul loro locale all'avanguardia fra tradizione e futuro. 
Da dove nasce la vostra passione per il vino e qual è la storia di questo locale?
Marco: Il locale nasce tre anni fa. La passione per il vino è nata grazie ad un nostro caro amico che non smettiamo mai di ringraziare, il sommelier del bar pasticceria Cucchi di corso Genova. È lui che, per primo, ci ha portato “a spasso” facendoci assaggiare le prime etichette. Da lì è nata la nostra passione. Ormai saranno 5 anni. Ci siamo lasciati coinvolgere da questo mondo e, pian piano l’abbiamo conosciuto sempre di più tramite fiere, cantine…più dell’80% delle cantine selezionate (abbiamo più di 260 etichette) le abbiamo visitate tutte. Questo ci rende molto fieri. C’è sempre un'esperienza molto personale dietro ogni scelta. Siamo entrambi iscritti all’AIS. Siamo in tre, oltre a me e mia moglie anche Roberto è sommelier quindi durante il servizio si può sempre chiedere un aiuto o avere un consiglio da noi.
Perchè si chiama così?
Irina: Mito. Una piccola parola con tanto significato. Ci piaceva la semplicità della parola che anche gli stranieri pronunciano senza problemi. È facile da ricordare e penso sia molto comunicativo. Inoltre richiama il nostro sogno ed il riferimento alle eccellenze italiane: ciò su cui si basa il locale. L’idea era proprio quella di creare un locale dedicato al Made in Italy e a tutte le sue sfumature: non solo vino ma anche caffè e proposte culinarie d'eccellenza. Inoltre noi siamo un wine bar e non una enoteca. L’enoteca è un negozio in cui si compra il vino. Il wine bar è un posto in cui si consuma il vino e poi si può anche comprare. L’esperienza che si vuole proporre è diversa.
A proposito dell’esperienza. Cosa rende Mito un locale diverso da tutti gli altri?
Irina: Essendo un wine bar il nostro focus è ovviamente il vino ma il Mito è molto di più. Proponiamo quattro esperienze diverse: colazione, pranzo, aperitivo e cena. A colazione abbiamo brioche artigianali abbinate a tre monorigine di Caffè Bonomi, uno dei migliori in Italia oltre alla miscela del caffè Florian di Venezia. Il caffè è realizzato con una macchina esclusiva e unica sul territorio di Milano: Faema in un remake d un famosissimo modello degli anni ’70 che fu un vero e proprio boom all’epoca. Durante tutto il giorno si può godere del servizio di caffetteria e bar. In particolar modo, in inverno, amplieremo la proposta di tè preparato con miscele di foglie essiccate (non in bustina) realizzate da un nostro selezionatore che idea blend sempre nuovi. Infatti, come pochi sanno il sommelier non è specializzato solo sul vino ma è anche conoscitore di ogni tipo di bevanda. Perciò vino, caffè, tè, cioccolate...qualsiasi bevanda viene selezionata con cura fra i top di gamma.
E la carta dei vini?
Marco: La selezione dei vini è stata creata tenendo conto di tre punti di vista. Prima di tutto un vino viene scelto a livello personale (il gusto ha sempre qualcosa di soggettivo). Poi abbiamo cercato di far rientrare tante etichette biologiche e biodinamiche e Triple “A” (a nulli o bassi solfiti aggiunti). Poi etichette di piccole o medie aziende o di nicchia, conosciute solo agli esperti. Quindi, as esempio, fra le piccole cantine del Piemonte, abbiamo scelto i Fratelli Cigliuti o Viberti o le grandi cantine come Vietti. Mentre per la Toscana abbiamo Capezzana (di cui abbiamo anche verticali) e piccole cantine come Montevertine o Monteraponi. La carta è composta principalmente da etichette italiane ma abbiamo anche qualche eccellenza francese come alcune etichette di champagne. Il nostro metodo di scelta è sempre e comunque personale.
Irina: Quasi tutte le etichette che abbiamo inserito sono assaggiate personalmente sul posto, dopo aver conosciuto il proprietario delle cantine. Non ci affidiamo a nessun rappresentante. Pensiamo che questo faccia la differenza perchè prima di proporre bisogna conoscere.
Ho visto che utilizzate la tecnologia Coravin. Raccontami qualcosa in più. A cosa serve?
Marco: Coravin è un sistema di mescita all’avanguardia che permette di versare il vino senza aprire la bottiglia e quindi impedendone l’ossidazione. Ce ne serviamo così da poter servire qualsiasi vino a bicchiere (tranne le bollicine) senza comprometterne la qualità. Ogni etichetta è quindi sempre disponibile all'assaggio, in ogni momento. Questo è un altro dei nostri obiettivi: far provare gusti nuovi ed anche per questo organizziamo spesso serate di degustazione e percorsi degustativi innovativi, spesso abbinati anche alla proposta culinaria.
Mi avete anticipata. Raccontatemi qualcosa sulla vostra proposta food.
Marco: A pranzo la proposta è da business lunch: più veloce ma sempre d’eccellenza. Vengono garantiti dei tempi di attesa di 5-10 minuti. Per la sera si propone una selezione di taglieri di formaggi e salumi selezionati da cascine in zona. Sono tutte eccellenze italiane quindi la disponibilità varia a seconda della stagione. Poi tartare, sia di Chianina che di salmone in abbinamento con l’avocado. Poi anche la burrata…In inverno avremo anche 5 o 6 piatti caldi. L’obiettivo è sempre la ricerca delle migliori eccellenze italiane.
Come definiresti il Mito restaurant wine bar con tre aggettivi?
Marco: Alcolico sicuramente!

Sorride…

Irina: Io direi che il Mito è semplicemente elegante. È un locale delle eccellenze e propone un’esperienza

Sorridono e si guardano: nei loro occhi si legge l'amore per un lavoro antico e nuovo allo stesso tempo e per un locale appena nato ma destinato a fare storia. 
Li ringrazio e, rilassata e cullata dal calore del vino, mi accingo al ritorno. Sorrido, felice che ci siano ancora posticini così a Milano. 

  • INTERVISTA
  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Mito Restaurant Winebar e Bistrot

    Corso Garibaldi 3, Milano (MI)

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