Qualità italiana e pillole dal mondo: eccoti Giancarlo, dal 1999 il frontman del Grillo’s a Roncade

Pubblicato il 10 novembre 2017

Qualità italiana e pillole dal mondo: eccoti Giancarlo, dal 1999 il frontman del Grillo’s a Roncade

“Far da mangiare bene o far da mangiare male: la fatica è la stessa, il risultato è diverso". “Del Grillo’s non c’è strettamente bisogno…tuttavia ho la presunzione di essere necessario". “Il cibo e il vino sono marito e moglie: perché funzionino devono essere compatibili". Prendete un purissimo temperamento veneto, speziatelo con intense esperienze di vita a Melbourne, Sidney e Los Angeles e servite il tutto in salsa trevigiana, anzi roncadese, et voilà: ecco a voi Giancarlo Martignon, l’anfitrione del Grillo’s di Roncade, uno dei più apprezzati e gettonati ristoranti della Marca. Giancarlo, custode di racconti suggestivi e aneddoti croccanti, ha girato il mondo in lungo e in largo prima di diventare, vent’anni fa, il gestore di un locale che dal 1964 seduce i palati come ben pochi altri.
Intervistare un ristoratore amato da tutti, italiani e stranieri, malgrado, parole sue, non sappia cucinarsi nemmeno una pasta? Fatto! Ecco cosa ho scoperto di lui e del suo locale.
​Giancarlo, perché sei così conosciuto ed apprezzato?
Cominciamo col precisare che io sono solo la facciata del Grillo’s. Se il Grillo's fosse un cinema, io sarei quello che strappa i biglietti; ma il film lo fa Rita, mia sorella maggiore. E’ lei il cuore pulsante, l’anima vera di questo locale. Lei è il regista del film: io il bigliettaio…o al massimo l’attore!
 
Attore, certo, ma protagonista: quale pensi sia il segreto del tuo successo? Merito di tutto quello che hai imparato lavorando e vivendo all’estero? 
Per lavoro io ho girato il mondo, certo, ma l’ho fatto sapendo sempre che qui in Italia e a Roncade avevo tutte le armi per fare comunque bene questo mestiere, con successo. Mio padre, che ha gestito per anni il locale, non mi ha lasciato soldi: mi ha lasciato un lavoro, tanto lavoro. Mi ha lasciato un posto, il Grillo’s - che prende il nome proprio dallo storico soprannome di Sergio, padre di Giancarlo, nda - dove poter mettere a frutto le mie potenzialità. Nel 1999 sono tornato a casa e qui a lavorare, perché mi ero un po’ stancato di stare all’estero: avevo questo posto di proprietà, avevo mia sorella Rita col suo sconfinato talento culinario e avevo un territorio, quello italiano, in tutta la sua eccellenza enogastronomica. Insomma: avevo tutto per ottenere successo. E occhio che quando parlo di successo, non parlo certo di auto sportive, yacht, barche a vela, feste ampezzane; per me il successo è altro, è sapere che la gente che possiede e fa queste cose viene a mangiare da me. Io faccio fare festa, non faccio festa. Questo è il mio successo e ne vado fiero.
 
Parlando allora del ristorante, qual è invece il segreto del successo del Grillo’s?
Qui è semplice. Il segreto siamo tutti noi che lavoriamo al Grillo’s: a cominciare da mia sorella, da Luciano e poi da me, che formiamo l’anima del ristorante.
A Roncade, a Treviso e nella Marca ti riconoscono come un grandissimo anfitrione, un perfetto padrone di casa sempre ospitale.
E io li ringrazio. ma tengo a sottolineare ancora che il cuore pulsante del ristorante è Rita. La mia priorità è farvi mangiare bene, e in questo lei è fondamentale. Se poi io riesco anche farvi stare bene, beh, questo è un fatto soggettivo, di simbiosi.
 
E accanto a Rita c’è Luciano, dicevi.
Un valore inestimabile. Un cuoco di grande talento ed esperienza, nonché un amico che ha avuto la rara capacità di riuscire, nel lavoro, a mantenere ciò che mi promise quando venne qui da me, 10 anni fa. Prima lavorava in un locale di Canizzano, chiuso ormai da anni, ed eravamo semplicemente amici. Poi Luciano venne al Grillo's promettendomi un apporto culinaria d'elevata qualità: io ero un po' scettico, perché tra amici è difficile mantenere una promessa in ambito lavorativo. Ma Luciano, con il suo talento, è riuscito a sorprendermi, e ci riesce tutt'ora.

Cos’è che ti inorgoglisce di più, nel tuo lavoro?
Il soddisfare e fidelizzare la clientela più difficile al mondo: ossia quella italiana. Gli italiani di cibo ne sanno e, dopo aver lavorato per anni all’estero, ho capito che qui in patria gioco il campionato più difficile del mondo: lo gioco e lo vinco. Per mangiare come mangi da me con 50 euro, all’estero ne devi spendere 120. Questo chi viene da me lo sa, perché è gente che va a mangiare esclusivamente dove può farlo bene.
Tu che hai viaggiato tanto e comunque continui a relazionarti con una clientela da mezzo mondo, lo confermi: la cucina italiana è la migliore? 
Si, certo, pure la cucina francese che è eccezionale…ma, secondo me, è una cucina troppo tecnica da esser riservata a pochi. La cucina italiana, invece, è meravigliosa, genuina, semplice e, soprattutto, è per tutti, capace di soddisfare qualunque genere di palato: a partire dalla pizza, passando per le seppie in umido, arrivando alla bistecca di pesce spada e potrei continuare all’infinito. 
 
Anche per questo la clientela italiana è sempre più esigente? Perché la buona cucina è parte di noi?

Mia madre sostiene che noi mangiamo così bene rispetto a tutti gli altri popoli per una ragione di natura storico-culturale: siamo stati talmente poveri da sentire come primo, unico, estremo bisogno quello di mangiare. E di imparare a farlo sfruttando ciò che il territorio ci offriva. Noi italiani abbiamo curato questo aspetto della vita e della cultura, affinandolo di generazione in generazione. Se a ciò sommiamo una disponibilità di materie prime che, salvo poche eccezioni, è la migliore del pianeta, si capisce perché la cucina italiana si sia evoluta all’ennesima potenza.
Cosa rispondi a chi critica il Grillo’s, magari lamentandosi del conto un po’ salato?
Rispondo che per i frustrati esiste Tripadvisor: quelli che mi criticano per il prezzo vadano lì. Quelli che invece si vogliono confrontare, vengano qui a mangiare e a discutere. La qualità ha il suo prezzo, e da noi lo vale tutto e anche di più.
 
C’è qualcosa, secondo te, che ancora manca al Grillo’s per esser veramente completo?
Il Grillo’s sta cambiando e vuole diventare sempre di più un porto sicuro sia per i clienti, sia per me. Un luogo dove si mangia bene e dove sempre più gente possa farlo: per il futuro abbiamo intenzione di ampliare il nostro spettro di accoglienza. Fermo restando che noi non ti diamo semplicemente da mangiare: noi ti diamo da mangiare bene... Il che fa tutta la differenza del mondo.

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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