Non smettere mai di sperimentare. Ecco il segreto per un cocktail perfetto

Pubblicato il 19 marzo 2018

Non smettere mai di sperimentare. Ecco il segreto per un cocktail perfetto

Cristian Lodi, 32 anni, bar manager del Milord, ci racconta come il bere bene miscelato incontra il cibo

Non si stanca mai di sperimentare. Di solito cerca nuove combinazioni mixologist la domenica pomeriggio nel laboratorio quando il locale è chiuso. E’ un lavoro ma prima di tutto la sua passione. “Sono alla costante ricerca di nuovi accostamenti per impreziosire la drink list”. Cristian Lodi, 32 anni, da tre bar manager del Milord, formazione alla Campari Academy, mi spiega perché ha deciso di smettere di fare l’agente immobiliare per diventare un bartender.

Un cambio radicale, ma ne è valsa la pena?
“Senza dubbio. Le soddisfazioni che mi sto togliendo facendo questo lavoro mi convincono sempre di più di aver intrapreso la strada giusta”.

Siamo seduti in uno dei tavolini del dehors, una ventina di posti che con la bella stagione sono perfetti per gustare uno dei cocktail mixologist proposti da Cristian. E’ il bar manager del Milord dal 2015, ha deciso di iniziare la nuova avventura con il suo socio, Francesco Monteleone, l’amico di una vita. Con la drink list tra le mani, sono subito colpito dalla presentazione dei cocktail: sono istantanee raccolte in un diario di viaggio, con la copertina di cuoio e con lo spazio per i commenti di chi assaggia.

Come trovi l’ispirazione per creare un cocktail?
“Il segreto è non smettere mai di provare a ricercare nuovi sapori. Io sono sempre molto attratto dalla storia di ogni drink, credo che sia importante per diffondere la cultura del bere miscelato anche in Italia. Ogni domenica con Mattia Corunto ci troviamo nel laboratorio alla ricerca di nuovi sapori. Dal confronto esce sempre qualcosa di buono”.

E a proposito di storie, quella del Brutto Anatroccolo ha ispirato l’Ugly Duckling, preparato con lime juice, shrub di mirtilli, maraschino e tequila Espolon blanco, servito in un coreografico bicchiere a forma di cigno. Un’ottima idea per iniziare l’aperitivo che al Milord è servito al tavolo, insieme a un piatto caldo e ad una proposta fredda.

Location elegantina ma che ti mette a sempre a tuo agio. Punto di incontro tra il design metropolitano e il “bere bene”: la drink list cambia ogni stagione, in costante evoluzione come la passione di Cristian. La novità sta nell’abbinamento con il cibo.

Il ristorante del Milord nasce con questo intento?
“Esattamente, l’idea è quella del food pairing. Ogni piatto che proponiamo è pensato per essere consumato con un drink d’accompagnamento. L’intento è quello di dar vita ad una vera e propria esperienza sensoriale di gusto”.

Insomma, molto più di una semplice cena. Sfogliando il menu del ristorante, aperto tutte le sere con una sala dedicata, il viaggio tra i sapori inizia dal risotto al vino rosso, con cipolla caramellata, radicchio affumicato e Roquefort, e prosegue con il filetto di orata in crosta di patate, maionese al basilico e purea di sedano e rapa.

E si chiedessi un piatto e un cocktail?
“Una buona idea potrebbe essere spaghetti alle vongole più Bitter3”.

Gli spaghetti alle vongole sono preparati dallo chef Luca Maestroni con con pesto di pistacchi e scorze di limone. Il Bitter3 si miscela utilizzando citronette di Campari, Campari, soda aromatizzata con riduzione di Campari alle fave di cacao. Un’esperienza di gusto straordinaria. Provare per credere.

  • GLI ADDETTI AI LAVORI
  • INTERVISTA

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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