Less is more: i piccoli cocktail bar di Milano dove si beve alla grandissima

Pubblicato il 27 marzo 2018

Less is more: i piccoli cocktail bar di Milano dove si beve alla grandissima

Tanto spazio rischia anche di risultare dispersivo. Ne risentirebbe l’intimità dell’uscita di coppia, oppure poi ti tocca strillare per farti sentire dal tuo amico vicino. A Milano ci sono locali che non sono eccessivamente grandi, anzi in alcuni casi anche piccini, ma che hanno la particolarità di sfornare degli ottimi cocktail.

Gli architetti più cool direbbero: less is more. E, d’accordo il design e il Salone del Mobile, ma la regola funziona in taluni casi alla perfezione anche con il bere miscelato. Piccoli spazi, insomma non piazze d’armi, ma con una selezione di cocktail ricercata, creativa, in grado di sorprendere ogni bevitore, dal più esigente a chi fino a prima di leggere questo pezzo si limitava a bere solo Gin Tonic.

Bere bene in Porta Venezia

Iniziamo il giro da qui. Al Kilburn si beve bene e si respira un mood londinese. Quando non so cosa bere, mi affido ad Ennio e lui sa sempre propormi un cocktail a base di whisky che mi lascia soddisfatto. Non dolce, prevalentemente amaro, meglio se con un sentore torbato. Tu potresti ordinare un Masterpiece: un cocktail di grande eleganza che si basa su una rivisitazione del classico abbinamento di Rum e Pera, ma contrastato da due liquori segreti. Oppure un Elegance: pepe rosa, fragranza di fico e infine un sentore di dolce.

Un drink a Casa Mia

Il mood è quello, come se fossi a Casa Mia. Lo spazio è ridotto: un divano appena entri ti trasmette la sensazione di calore e ti fa subito venire voglia di ordinare un whisky che ancora non ho assaggiato. Luigi lo sa e cerca sempre di propormi qualche nuova etichetta: signature cocktail essere originali senza mai risultare troppo slegati ad un'idea portante, tutto perfettamente miscelato in una drink list che cambia ogni stagione. Il locale ha da poco cambiato la carta dei signature drink e propone anche una mini lista di soli 4 cocktail che provengono dai 4 cocktail bar di Londra, Singapore, Cape Town e Calgary: devo tornare per scoprire le nuove proposte.

Un rifugio di qualità sui Navigli

Ho perso mezz’ora a sfogliare la cocktail list perché ad ogni drink è abbinato un quadro. Il Momento è stata una scoperta, in via Argelati. Locale non troppo grande ma dove si mangia e si beve alla grande senza fretta. Drink mixologist che seguono la creatività del bartender, l’Assenzio, ispirato al quadro di Degas, è miscelato con whisky di segale, sciroppo Momento al tabacco, bitter al lime, tonica fumosa Momento e zucchero muscovado. Da provare con una tapas gourmet preparata dallo chef.

Il più piccolo cocktail bar al mondo

Di sicuro rientra nella top ten dei locali più piccoli al mondo: è pensato per ospitare due persone. Se proprio ci si stringe, al massimo quattro. Il creatore del BackDoor43 è Flavio Angiolillo, deus ex machina del Mag, che sta proprio di fianco. Esperienza suggestiva, certamente intima, in un ambiente stile anni ’30, ma che trova lo spazio anche per ospitare le opere d'arte di Simona Cozzupoli: insomma, l'ideale per chi ama bere miscelato ma soprattutto bere bene. E’ richiesta la prenotazione, ma cosa te lo dico a fare!
BACKDOOR43 - Ripa di Porta Ticinese 43, Milano - tel. 340.9628890

Nella botte piccola c’è il buon vino

Durante il giorno è perfetto per la pausa pranzo dietro Cinque Giornate. Ma la sera il Bar Bamm tira fuori il meglio di sé. Si inizia dall’aperitivo per poi proseguire con le proposte mixologist del dopocena. Ale e Miki riescono sempre a trovare la rivisitazione giusta per il mio Old Fashioned, senza che sia mai uguale a quella che ho già bevuto. Non c’è molto spazio, ma una selezione premium di distillati e la creatività del bartender da mettere alla prova!

Foto di copertina di Casa Mia Milano
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  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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