Le trattorie urbane di Milano, quando la tradizione diventa creativa

Pubblicato il 3 luglio 2018

Le trattorie urbane di Milano, quando la tradizione diventa creativa

L’apparenza inganna: l’assioma è valido anche in fatto di ristorazione. Ipotizziamo che sull’insegna ci sia scritto “Osteria”: ecco non aspettarti un ambiente "alla buona". Anzi. La cucina ti può assolutamente sorprendere, con proposte creative, anche in grado di reinterpretare la tipica cucina lombarda.

Insomma, ci facciamo un giro in quei ristoranti di Milano che hanno un aspetto “tradizionale”, o per il nome, oppure per la scelta degli arredi, ma che superano le osterie o le trattorie di un tempo, in fatto di cibo. Creatività in cucina e sale accoglienti. E poi chi lo ha detto che non ci possa anche essere un tocco di eleganza. Anzi, lo stile per me non dovrebbe proprio mancare mai!

A cena nel fienile anni ’20

Ai tempi della seconda guerra mondiale qui c’era una pasticceria. L’Osteria del Malnat ricrea un ambiente fuori dal tempo, con un tocco contemporaneo. L’atmosfera vintage si può ricreare con un giradischi e alcuni vinili tra cui scegliere la colonna sonora per la cena. L’arredamento ricrea l’antico fienile anni ’20 ma con un tocco elegante tra volte di legno, pietre a vista, come la cucina, ferro e legno. Il menu esalta i tipici sapori della cucina lombarda, reinterpretandoli in chiave gourmet. Il baccalà alla milanese, cotto in un sugo di pomodori e patate è scomposto e cotto a bassa temperatura nell’olio affumicato e adagiato su una millefoglie di patate.

La terrazza nella vecchia corte

Da fuori non si può immaginare quello che c’è dentro. Note di Cucina è una sorpresa, da scoprire in una vecchia corte industriale milanese, siamo in viale Monza, che unisce le note del pianoforte a quelle della cucina. Gli arredi richiamano quelli di una vecchia trattoria, con il legno a fare da padrone, e l’atmosfera che si crea è intima ma allo stesso tempo elegante. La terrazza vale assolutamente una cena, circondata dai colori delle piante. La carta pare quella di una trattoria di una volta, in grado però di scatenare emozioni. La pasta è fresca, c’è la torta fritta servita con un tagliere di salumi e tris di formaggi. Una scoperta. 

La cucina giovane con vista Navigli

Non poteva certo mancare una capatina ai Navigli per cercare un'osteria tipica milanese, ma dal mood giovane e contemporaneo. Trovata! Eccoci in Alzaia Naviglio Grande tra i tavoli di L'Altro Luca e Andrea. La cucina è quella tipica milanese, con incursioni in piatti dai sapori mediterrenei ed insalatone. Pareti con mattoni a vista, tavoli e sedie in legno. Uno splendido dehors estivo affacciato sul Naviglio Grande. Clientela giovane e da un po' tutto il mondo. Elementi che rendono questo locale ai Navigli tra le trattorie urbane di Milano da conoscere. 

In zona Città Studi per mangiare sotto il glicine

Anima scoppiettante, come i motori, e cucina creativa. Non farti ingannare del nome perché la Trattoria Bertamè in zona Città Studi della trattoria non ha praticamente nulla. I piatti dello chef, Alberto Cavalli, sono tutti da scoprire, come il risotto con zucchine al profumo di menta, oppure la bufala scoppiata e il suo fiore croccante. Con la bella stagione è impossibile non cenare sotto al glicine, nel dehors che può ospitare fino a cinquanta coperti. Aperta anche a pranzo - tre menu per soddisfare le esigenze di tutti, gli interni uniscono particolari delle motociclette ad elementi di cucina. La differenza la fa la qualità, unita all'impeccabile servizio.

L’Osteria in Brera

A due passi dalla Pinacoteca, l’Osteria di Brera racchiude tutto il fascino del quartiere più artistico di Milano. La carta privilegia piatti di pesce, senza dimenticare proposte di carne tipiche della cucina milanese come i mundeghili o i bruscitt, specialità di Busto Arsizio. Tre sale, travi in legno a vista, a tutta parete la bottigliera in legno scuro che custodisce alcune etichette rare e introvabili.

La trattoria in Lambrate

L’accoglienza è quella informale della trattoria ma con un piglio elegantino. Mirta ha pareti bianche e rosse, tovagliette di carta su tavoli di legno scuro. Lo chef Juan, di Montevideo, propone una carta di moderata creatività con piatti in prevalenza del Nord Italia ma con temerari sconfinamenti contemporanei. La pasta è fatta in casa, come le crespelle di grano saraceno alle erbe o ravioli al castelmagno ma non manca quasi mai anche il galletto disossato con verdure saltate. Deliziosi i dessert.

Foto di copertina di Note di Cucina Milano

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  • CENA
  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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