Cocktail molecolari: Francesco Milo e le sue opere d’arte

Pubblicato il 10 luglio 2018

Cocktail molecolari: Francesco Milo e le sue opere d’arte

4 Drink estivi proposti dal proprietario di 45 Cocktail Bar, di Lecce

Se cerchi un posto in cui assistere alla creazione di vere e proprie opere d’arte, il Quarantacinque Cocktail Bar è quello giusto. I cocktail molecolari creati da Francesco, proprietario del locale, con l'aiuto e l'impegno del suo staff, formato da Francesco Conte e Gloria Romano, sono bellissimi da vedere e ottimi da gustare.

Francesco risponde subito alla mia chiamata, cosa molto rara tra i proprietari dei locali, che solitamente sono così impegnati che devono essere rincorsi. Calmo e rilassato nel parlare, mi permetto di sciogliermi un po’ e di utilizzare un linguaggio colloquiale più amichevole, cosa che non mi dispiace affatto. Gli chiedo un po’ del suo passato e mi dice “Taglio corto è!” - specificando che altrimenti ci saremmo dilungati troppo senza lasciare spazio ai protagonisti indiscussi: i suoi cocktail.
Ex ballerino professionista, ha dovuto lasciare la sua passione a seguito di vari problemi esterni, e ha deciso così di portare la sua vena artistica in un palcoscenico differente: il bancone del bar. È proprio così che la vede: i clienti sono il suo pubblico, e lui dietro il bancone si sente nel suo palco, dove può mettere in scena un altro tipo di spettacolo, quello dell’arte dei cocktail, trasformando così la sua passione in lavoro.


Dopo aver viaggiato tra, Roma e Milano, tra il ballo e gli approfondimenti nel settore cocktail,
Francesco decide di tornare a Lecce e portare nella sua città la novità dei drink molecolari, e tirar su uno spettacolo tutto suo e del suo amore per i drink. 
Nasce così Quarantacinque un cocktail bar che oltre ai grandi classici e ai cocktail molecolari, propone una varietà di drink anche analcolici, sempre più richiesti – (con mio grande stupore) mi spiega che la richiesta di analcolici è molto alta, soprattutto per chi guida – ovviamente sempre preparati con frutta fresca di stagione.
Quattro sono le ricette di cui mi ha parlato per l’estate e bada bene che mentre Francesco mi descriveva i suoi cocktail e la loro preparazione, il mio intento nello scrivere scemava sempre più mentre la voglia di un bel drink cresceva a dismisura.
Vediamo se per te sarà lo stesso effetto, eccoti i cavalli di battaglia di Francesco:

Mojito Passion

Il cocktail più richiesto al suo locale, sopratutto ora con la bella stagione, una rivisitazione del Mojito (che rimane alla base del cocktail) con aggiunta di un tocco estivo: passion fruit. Utilizzando il dry ice, oltre a rendere il drink più denso, si crea l’effetto scenico del fumo (in fondo anche l’occhio vuole la sua parte). Infine vengono aggiunte delle molecole di rum e vaniglia, un accenno di passion fruit come guarnizione e una foglia di menta a completare il drink.
Quasi un’opera d’arte!

Miss Calavera

Drink giovanissimo, fresco fresco per l’estate servito su una coppetta con delle deliziose sfere molecolari adagiate sul cocktail che esplodono in bocca esaltando il sapore del drink, spettacolare! Succo di lime con sciroppo home made alla salvia, liquore al Bergamotto, Falernum (un liquore speziato) e mezcal (affumicata).

Quasi quasi americano

Rivisitazione twist di Francesco, del classico americano, con bitter, Vermouth, China Martini, Cardamomo bitter e un’aggiunta di rosmarino affumicato e anice stellato. Completa il tutto una spruzzata di soda con essenza di limone. Preparato in una campana di vetro per mantenere il profumo all’interno assieme al fumo, per farli poi disperdere quando si va a bere il drink.

Giapponese

Per sviare dal tanto richiesto Moscow Mule, Francesco ha creato una freschissima rivisitazione del drink, con una proposta che ne devia leggermente il gusto. Succo lime, sciroppo di zenzero, liquore salvia, limone e Falernum. Un top di ginger beer, per un tocco estivo et voilà, dissetante e adatto per le calde serate estive.

Chiedo infine a Francesco qual’è il suo cocktail preferito e resto stupita (di nuovo) quando mi rivela che in realtà non è un grande bevitore. Preferisce comunque restare sul classico e sul semplice, l’Americano. Ci tiene poi ad aggiungere e precisare due cose che per lui è importate utilizzare tutti distillati e liquori di fascia medio alta, per una migliore qualità del cocktail.

Chiaramente mi invita a provare i cocktail, e io (al mio solito quando si parla di cibo e drink) prometto che al prossimo stop nel leccese Quarantacinque sarà una tappa sicura!

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scritto da:

Martina Brachetta

Studentessa di lingue straniere in trasferta dalle Marche per completare il mio bagaglio di esperienze. Innamorata della vita, cerco di non fermarmi mai, sempre con la valigia pronta, amo viaggiare, uscire e conoscere persone con cui condividere pensieri e situazioni, aggiungiamo buon cibo e momenti indimenticabili et les jeux sont faits! Il mio motto da sempre? Only good vibes.

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