Quando Salento fa rima con talento: i posti in cui provare la cucina tipica salentina rivistata.

Pubblicato il 18 settembre 2018

Quando Salento fa rima con talento: i posti in cui provare la cucina tipica salentina rivistata.

Non sono campanilista, chi mi conosce lo sa. Ma su due cose non si può negare che noi italiani vinciamo a mani basse: una è il mare, okay. L'altra è quella che ci rende famosi in tutto il mondo: "Ah, italian? Pizza, pasta, wow!" Chi non si è mai sentito rispondere in questo modo? Ecco, in questo pezzo vedremo cosa succede, però, quando alla storia della cucina italiana, e meridionale in questo caso, subentra l'estro di talentuosi chef a cui piace osare, o anche solo rivisitare i piatti della cucina tipica salentina. La varietà e la ricchezza del territorio italiano ha avuto, ovviamente anche importanti conseguenze in cucina, così che questa si sia sviluppata in maniera piuttosto eterogenea, rendendoci difficile acclamare quale sia la nostra preferita. Per ora vi presentiamo i locali salentini in cui mangiare tradizionale fa rima con "originale":

1. Quello vicino il mare



Questo posto prende il nome da un ingrediente molto presente nella tradizione culinaria meridionale, un prodotto che per anni è stato messo al bando dai Puritani perché colpevole di "risvegliare" i sensi: stiamo parlando del peperoncino, per gli amici aka (also known as) Diavolicchio goloso. C'è un posto a Otranto che prende il nome da questo ingrediente e che oltre al peperoncino usa, ovviamente, una grande varietà di prodotti tra cui il pesce sempre fresco - siamo a Otranto, ça va sans dire - pescato da Paolo, il padrone di casa. Da Diavolicchio goloso è come essere ospiti da amici: atmosfera cordiale, i sapori genuini e familiari con quel tocco di originalità che non guasta mai, e un ampio spazio verde tutt'intorno. Un consiglio? Chiedete il tavolo che dà sulla vetrata affacciata al parco, non ve ne pentirete!

2. Quello in paese.



I tempi sono maturi, con l'autunno alle porte, per godersi anche gli spazi sereni e dolci della provincia. Se avete voglia di cenare al gusto di sapori mediterranei, ma volete farlo in modo nuovo, allora vi consigliamo Le tre forchette a Bagnolo del Salento. Lo chef vi propone piatti di terra o mare, entrambi reinterpretati alla luce di piccole audacie e tanta originalità. Arredato con gusto e con tanta cordialità Le tre forchette è la location ideale per chi conosce questa terra, ma ha voglia di nuove interpretazioni, o per chi non la conosce affatto e ha bisogno di una presentazione "coi fiocchi".

3. In città.


Nel cuore dei virtuosismi barocchi, a due passi dalla Basilica di Santa Croce che ne porta, fiera, il volto, si trova il terzo appuntamento con la cucina salentina rivisitata. Il vico del gusto ha in sé il manierismo e la cura per il dettaglio del capoluogo leccese, unito alla raffinatezza e alla ricercatezza della cucina moderna. Simone, lo chef, presenta i suoi piatti con grande creatività, tra una tartare di tonno con salsa di sedano e dei tagliolini con filetto di triglia locale. Ma sono molte altre le opzioni qui al Vico del gusto, il che fa del posto una tappa imprescindibile per un tour turistico-gastronomico del territorio salentino. Accompagnati da ingredienti impiegati sempre con grande rispetto per la stagionalità, i sapori nostrani godono di freschezza e novità. 

4. Sullo Ionio.


Gallipoli ha il pregio di essere una città bella sin dall'etimologia del suo nome. Porta con sé non solo la movida e il "far serata" che l'ha resa famosa in tutto il mondo. Gallipoli è anche una città vecchia, nell'accezione più positiva del termine. Lo scirocco ne rende le strade ventose e la brezza che si respira per le strade della parte vecchia della città trascina con sé profumi e sapori. La Vinaigrette è uno di quei posti degni di una città bella come Gallipoli: posizione centrale, pesce freschissimo e un ambiente ricercato. Questa la formula per essere presente nella nostra lista, grazie a combinazioni che tengono sempre presente il mare, a cui associano ingredienti e prodotti stagionali, con grande attenzione per i colori. Una vera e propria palette cromatica che strizza gli occhi al Salento.

5. Da favola.


A pochi passi dal capoluogo leccese, c'è un posto magico, immerso nel verde e nella storia, di cui custodisce l'amosfera magica. Ricavato all'interno di un'antica dimora storica, il Maresca Restaurant ha ereditato non solo l'aura incantata del passato, ma anche le ricette tradizionali. Il pregio di questo posto è che accoglie i propri clienti con estrema cordialità e li accompagna per tutta la durata della cena in un viaggio di riscoperta dei sapori familiari che però godono ora di una nuova veste, quella concessa loro dall'estro e dalla creatività dello chef, che cambia portate da tavolo a tavolo, concedendo a ognuno un'esperienza culinaria unica e irripetibile.

6. A Corigliano d'Otranto.


In un territorio in cui non è difficile mangiare bene, vanno riconosciute le eccellenze. Si tratta di primo acchito di una tipica masseria salentina, ma minuto dopo minuto si svela essere una vera eccezione, un'esperienza più unica che rara, e il vostro palato vi darà ragione. Divenuta popolare negli ultimi tempi, dopo una partecipazione a un contest in tv, l'Antica Masseria Scagnito di Corigliano non disattende anche le aspettative più alte. Piatti della tradizione salentina, ma reinterpretati come solo chi sa fare il proprio mestiere può permettersi. L'antica "paiera" ospita oggi le sale da pranzo, in cui si assaporano vortici di profumi immersi in ambienti intimi e familiari, con volte e camini che impreziosiscono l'ambiente.

7. Il buon senso.


Sebbene ci siano dei significati che esistono solo nel dialetto, la parola "Crianza" può voler dire, in italiano, qualcosa di molto simile al buon senso, al bien faire. Ed è esattamente quello che si respira intorno alla chiesetta greca che fa da cornica al Crianza. La tag-line del nome del posto - For food lovers - è una vera dichiarazione di intenti. Crianza è un posticino in pieno centro storico in cui si perde la cognizione tra passato e presente, in un vortice di sapori sapientemente mixati (tonno e pinoli, prosciutto e pesca...). Tutti prodotti artigianali, bio e a km 0, nel pieno rispetto e sostegno della stagionalità e della reperibilità, adagiati su bruschette o baguette che siano, e accompagnati da etichette ri-go-ro-sa-men-te locali. Voto 10 per l'impiattamento!

8. A Nardò.


Nel cuore del centro storico neretino, la creatività si accompagna a una location da incanto. Sarà per questo motivo che al ristorante Il mignano non c'è bisogno di grandi presentazioni o descrizioni. Basta dire che: gode di una posizione strategica, ha una vista mozzafiato sul centro storico, un terrazzino che è un bijoux e un menù che va da sè. Flan di carciofi con formaggio caprino o tagliolini di seppia con croccante di sedano su crema di ceci di Nardò oppure ancora polpo fritto su crema di patate con rucola e scaglie di mandorla...Si trova accanto al castello Aragonese degli Acquaviva (XV secolo) e adiacente al giardino botanico. Il nome indica il balcone da cui si affacciavano le donne nel Medioevo per partecipare alla vita della città senza essere viste: affacciatevi anche voi sui sapori e i profumi di questa terra, tra passato e presente, senza soluzione di continuità, grazie all'estro dello chef.

9. A Levante.


Nel profondo Sud del Salento, a pochi chilometri dal de finibus terrae leucano, intriso della magia d'Oriente, troviamo una locanda dall'atmosfera stupefacente in cui mangiare bene, senza tanti giri di parole. La locanda del levante si caratterizza per il clima giovane e una scelta accurata e rigida delle materie prime con cui lavorare: spaghetti all’aragosta impreziositi dal sapore del basilico, tartare di pesce spada con stracciatella e salsina di melanzane... questo e molto altro grazie al talento dello chef toscano che impreziosisce i sapori salentini con innesti audaci e innovativi. La locanda vi aspetta in Piazza Antonio dell'Abate a Tricase.

 

10. Fedeli alle Radici.


Tutto l'articolo che state scorrendo ha a che fare con il patrimonio salentino, quello che trasmette insegnamenti e moniti non con le parole, ma nei sapori a cui siamo abituati, nelle mani di chi questa terra l'ha lavorata e nelle pietre dei muretti che proteggono i luoghi del cuore. In altre parole ha a che fare con le radici. È per questo che decidiamo di concludere questa carrellata con The last, ma non certo the least: Radici. Vediamo perché: Radici ha un nome che è tutto un programma, porta a tavola i sapori a cui siamo abituati, ma in modo decisamente ricercato! Materie prime di eccezionale qualità, piatti tipici, ma allegeriti nei condimenti moderni, piatti di terra e mare rivisitati realmente. Radici vi aspetta a pochi passi dal Castello, in via San Lazzaro.


Cover photo: Il vico del gusto - Lecce.

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scritto da:

Federica Miggiano

Ho iniziato prima a scrivere poi a parlare e camminare. Mi piace l’inchiostro, ma non ho tatuaggi. Da bambina volevo fare la ballerina, poi sono finita a studiare Filosofia. Nel tempo libero mi chiedo cosa voglio fare da grande. Amo il cinema, la fotografia, la musica live e i carboidrati.

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