​Il tocco di colore di Gabriele Cusimano, Bar Manager di Skyline

Pubblicato il 12 novembre 2018

​Il tocco di colore di Gabriele Cusimano, Bar Manager di Skyline

C’è solo una parola per descrivere lo Skyline: unico. Chi è già stato all’ottavo piano dell'Hilton Molino Stucky alla Giudecca sa che lo stupore che lo attende sulla terrazza più alta di Venezia è destinato a ripetersi, ogni volta come se fosse la prima. Così quando incontro Gabriele, Bar Manager dello Skyline, sono curioso di scoprire se anche per lui, che qui ci lavora ogni giorno, la sensazione è la stessa.

Sguardo vivace e compassata autorevolezza, attitudine da leader silenzioso e grande preparazione, Gabriele è la figura giusta per mantenere in continua evoluzione un locale unico a Venezia come lo Skyline. Prima di iniziare l’intervista, quasi per caso, mi parla con passione e stupore di un suo recente viaggio in Asia. Invidia a parte, non serve molto per capire che Gabriele Cusimano vive di curiosità, continue ricerche e sperimentazioni. Terreno fertile per chi guarda sempre avanti, non solo nella preparazione di ottimi cocktail.

Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo settore?

Ho cominciato quasi per gioco. Per carattere, mi piace fare stare bene le persone, in generale, a 360°. Allora perché non farlo anche preparando buoni drink?

Cosa vuol dire essere Bar Manager di un locale come lo skyline?

È un onore essere qui. Allo Skyline ho avuto la possibilità di crescere molto. Ho iniziato come bartender nel 2013 per diventare poi supervisore e oggi Bar Manager. Fare la gavetta è importante, soprattutto quando il duro lavoro ripaga con grandi soddisfazioni.

Skyline ha un menù importante: i signature cocktail attraversano i classici e i sestieri di Venezia.

Il menù che proponiamo è un viaggio nella rivisitazione di grandi cocktail classici che si accompagna alla scoperta dei sestieri di Venezia. C’è un legame tra i nostri drink e questa bellissima città. In questo modo, quasi per gioco, coinvolgiamo ancora di più il cliente. Ma approfitto per darti un’anticipazione: a breve avremo un listino tutto nuovo che non mancherà di rinnovare la relazione speciale con Venezia, questa volta però attraverso l’uso dei colori…

Insomma, Venezia è una continua fonte di ispirazione.

Proprio così, e la terrazza dello Skyline è il luogo perfetto per cogliere sempre nuove sfumature di quest’isola. Da qui si ammirano alcuni dei tramonti più belli di Venezia, ma non solo. Ogni giorno è diverso dal precedente e ogni momento regala uno spettacolo unico fatto di luci e colori sempre nuovi. Dai riflessi sull’acqua alle tinte calde del sole calante, dalla nebbia all’azzurro del cielo, è impossibile non sentirsi ispirati con questo panorama.

Come descriveresti l’atmosfera che si crea allo Skyline?

Cerchiamo di coinvolgere tutti i sensi dei nostri clienti, non solo attraverso i sapori dei nostri cocktail. Le musiche che scegliamo variano in base al momento della giornata, per esempio. Tutto è pensato per offrire un’accoglienza sensoriale.

C’è un cocktail che ti piace particolarmente?

Direi lo Smokerita, per diverse ragioni. Questo cocktail riprende un po’ la mia formazione internazionale, in particolare per i diversi anni che ho trascorso tra California e Messico. Amo molto la tequila e mi piace il sentore affumicato abbinato allo scotch whisky. Inoltre, questa rivisitazione di un classico messicano nasce da una competizione interna tra gli Hilton d’Europa a cui ho partecipato.

Lo Skyline ospita numerosi eventi, qual è il bello di queste serate?

Questa location unica aggiunge un tocco in più di armonia tra suoni e balli. Il bello di questi eventi, di queste serate aperte a tutti, non solo agli ospiti dell’hotel, è vedere che la gente sta bene, si diverte ed è a proprio agio. Ogni serata tra musica dal vivo e ballo crea un’atmosfera ricca di energia.

Qual è il segreto dello Skyline?

Skyline è sempre in continua evoluzione. È un ambiente giovane in cui lo spirito di squadra è il vero punto di forza. Un team affiatato che coinvolge tutti arricchisce ogni giorno l’esperienza sia di chi ci lavora che di chi sceglie il nostro locale per bere bene e passare bei momenti.

Cosa ami di questa città?

Mi piace la storia di Venezia, il modo in cui si vive, lo stile di vita del tutto particolare ma a contatto con il mondo intero.

Cosa ti piace fare quando non lavori?

Mi piace moltissimo viaggiare, scoprire cose che non conosco e l’emozione di non sapere cosa ti aspetta. Vale lo stesso per i cocktail: quando il piacere arriva inaspettato, è un successo ancora più grande.

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scritto da:

Giacomo Pistolato

Cinefilo e gattofilo, mi piace scrivere e osservare. Vivo e scelgo Venezia, quasi tutti i giorni. Non amo le contraddizioni. O forse si.

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