La mia cena da Stazione 38: bistrot, ristorante e cocktail bar per un locale all day long

Pubblicato il 28 dicembre 2018

La mia cena da Stazione 38: bistrot, ristorante e cocktail bar per un locale all day long

In zona Marconi, a due passi dal Gasometro c’è Stazione 38, un ristorante, bistrot e cocktail bar. Qui potete trovare i proprietari, pronti ad accogliervi dalla mattina a notte fonda, in un locale all day long; Stazione 38, 55 coperti in totale, ha aperto circa tre anni fa, grazie alla collaborazione nata tra i due giovani barman Giulio Albertelli e Gabriele Boggio con Claudio Pavia. Si parte al mattino con le colazioni, oltre ai classici croissant troviamo prodotti vegani e gluten free ma anche alimenti dedicati a chi soffre di altre intolleranze (via libera a prodotti senza latte e derivati e via discorrendo). Si passa poi al pranzo, con un menu easy per soddisfare i numerosi avventori della pausa pranzo (i dintorni sono pieni di uffici). Una parte del menu proposto è a buffet: 6 euro per un piatto piccolo, 9 per il piatto grande. A questo si aggiunge la possibilità di ordinare à la carte i piatti espressi della cucina: piatti easy della tradizionale cucina romana.


Dal pranzo si passa poi all’ora dell’aperitivo: dalle 18:30 fino alle 20:30 circa, il buffet, ricco e illimitato, aspetta chiunque volesse passare da queste parti; i prezzi sono modici: 8 euro con analcolico e 10 euro per un cocktail alcolico con la possibilità di gustare piatti preparati per l’occasione in un menù composto da primi, secondi, contorni, il tutto sia caldo che freddo, dove c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da non dimenticare il Venerdì di musica live, dopo le 22:30, con Jazz, Blues e protagonisti che variano di volta in volta. Ma facciamo un passo indietro e arriviamo a parlare della cena, dato che ho potuto assaporare una parte del loro menu. In primis bisogna dire che la cucina è internazionale rivisitata, con spiccate influenze sudamericane date dalla presenza in cucina di uno chef ecuadoregno; piatti colorati e ben costruiti belli da vedere e di sicuro effetto scenografico, per stupire gli ospiti al primo sguardo.

 
Volendo si può cenare anche solo ordinando succulenti sfizi e un cocktail, in quanto i drink preparati dal barman sono quotatissimi e molto apprezzati e la pagina dei cibi da accostarci è ben fornita: primi tra tutti i fritti: cartoccio di pesce, carciofo alla Giudia, stick di pollo, verdure (tutte di stagione) pastellate. In alternativa, sostanziosi taglieri di affettati, di formaggi o un mix tra i due. In alternativa anche una scelta di burger per una cena un po’ più corposa. Se invece si vuole toccare con mano la creatività dello chef via libera per un menu completo dove si trovano varie scelte anche per celiaci e vegetariani: io mi sono divertita ad ordinare un antipasto di tacos fatti in casa con farina di mais viola, serviti con maiale alla brace, maionese al rafano e scalogno agrodolce ma anche le alternative sono interessanti e tutte da provare (ve ne segnalo giusto un paio: Carne Mechada (tataki di manzo su salsa all’arancia e paprika servita con spuma di birra rossa e chips di patate dolci) oppure il Baccalà cotto sottovuoto, avvolto nel cavolo nero e servito con salsa all’aglio dolce e citronette di limone e capperi.

 
Passando ai primi mi sono gustata un rigatone alla carbonata con cialda di pecorino e carciofi croccanti, nonché guanciale stagionato amatriciano; innegabile però che facevano gola anche i bucatini con pesto di spinacini e pistacchi con gamberi rossi e una speciale versione della Puttanesca: ziti con sugo di pomodoro fresco e ricotta condita, serviti con olive taggiasche capperi e crumble di pomodorini secchi. A seguire mi sono lasciata tentare dalla bellezza del branzino  con verdure, filetti i pesce avvolti in foglie di platano e cotti in forno, con aggiunta di carote, patate, daikon e sedano rapa (per i vegetariani consiglio le polpette di quinoa e sedano rapa con ripieno di scamorza affumicata, servite con pomodoro concassè, passatina di ceci alla curcuma e salsa di prezzemolo. Infine non ho resistito all’idea di provare un  dolce, visto che il loro tiramisù è fatto con savoiardi home made, servito al bicchiere e  con una crema tutta la leccarsi i baffi. Consigliatissimo!

 
Stazione 38
Piazza della Radio, 38 – Roma  Tel. 0694533899
Lunedì 07:00 / 16:30
Mart. – Sab. 07:00 / 02:00
Domenica 05:30 / 02:00
 
 

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scritto da:

Naima Tomaselli

Giornalista, laureata in comunicazione, fotografo, cucino, parlo di food e non solo, recensisco ristoranti, libri ed eventi su siti del settore. Chiacchiero, polemizzo e faccio la morale ma scrivo anche ricette sul mio blog “Cucino da Vicino”. Nel resto del tempo: vivo.

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