Il Saint Patrick festeggia 20 anni: ricordi, emozioni e auspici del padrone di casa, Francesco Petruzzelli

Pubblicato il 23 gennaio 2019

Il Saint Patrick festeggia 20 anni: ricordi, emozioni e auspici del padrone di casa, Francesco Petruzzelli

Il Saint Patrick è uno di quei locali considerato ormai da molti come una vera e propria “seconda casa”: diversamente non potrebbe essere per una realtà che da ben 20 anni offre a Barletta e a tutta la provincia, accoglienza, qualità e atmosfere da Irish Pub. Dietro il timone, Francesco Petruzzelli, non solo fautore del successo di questo locale ma anche precursore nell’offrire una gastronomia di respiro internazionale abbinata a concerti dal vivo di alto livello. La festa in grande stile per i 20 anni del locale, è avvenuta da poco,  il 22 febbraio, lo abbiamo incontrato per parlare con lui di questo traguardo.
 
Che cosa significa per te aver raggiunto questo risultato?
Significa aver dimostrato costanza negli impegni e nella conduzione del locale stesso, senza tralasciare mai una serie di aspetti importanti tra cui l’ospitalità, la qualità e la ricerca di novità e tendenze.
 
Qual è il segreto per riuscire ad offrire per così tanto tempo così tanta qualità e per poter arrivare a ciò che il Saint Patrick è diventato?
Il segreto sta nella ricerca forsennata di innovazioni e prospettive continue. Per fare tutto ciò è necessario non fermarsi mai davanti a nessun ostacolo e mettersi sempre in discussione con la massima umiltà.
 
Negli anni hai ospitato centinaia di concerti. C’è qualche artista che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
Ci vorrebbero una miriade di pagine per raccontare 20 anni di live e iniziative musicali. Le esperienze sono molteplici e molteplici sono gli artisti che si sono susseguiti nel nostro jazz club, senza tralasciare tutte le band locali che si sono esibite crescendo musicalmente e professionalmente. Non potrò mai dimenticare Gegè Telesforo, artista e musicista del palcoscenico dello swing jazz che tempo fa ci ha omaggiati della sua professionalità.
 
Qual è stato il momento più bello che hai vissuto nel tuo locale?
Di momenti ce ne sono stati molteplici: dai premi ricevuti nell’arco di questi 20 anni, alle trasformazioni e ai restyling del locale stesso, agli amori nati tra i clienti e tra il personale. Una delle emozioni  più importanti le ho vissute quando Herbie Hancock si è complimentato con la mia persona e il locale della partecipazione al Jazz Day che ogni 30 aprile si organizza a livello mondiale. Ho ricevuto personalmente da lui una mail di ringraziamenti.
 
Cosa ci dobbiamo aspettare dal Saint Patrick per i prossimi anni?
Ci auguriamo il continuo successo e la volontà di proseguire tenendo conto del grande impegno che lo staff storico porta avanti, senza tralasciare il supporto e la costanza dei nostri clienti che definirei ormai “amici di sempre”.

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scritto da:

Marcello Volpe

Gioco con le parole, fotografo per diletto, suono per passione: mi piacciono i pensieri tangibili e scoprire quanta concretezza si nasconde dietro un buon piatto di pasta o un calice di vino

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