Luigi Sisto: il nuovo volto dell’Antico Commercio

Pubblicato il 28 gennaio 2019

Luigi Sisto: il nuovo volto dell’Antico Commercio

Luigi, classe 1991, mi accoglie nel suo locale con la gentilezza e l’ospitalità al quale mi ha abituato da anni suo padre, Giuseppe, storico proprietario di ciò che per 70 anni è stato chiamato Antico Bar Commercio. Oggi non ritroviamo più la dicitura “bar”: vestito troppo stretto per una realtà che pian piano è diventata molto altro. L’Antico Commercio è a tutti gli effetti un bistrot che con i suoi 70 anni è riuscito a reinventarsi senza mai perdere di vista la sua originaria identità di luogo di incontro e di condivisione. E’ proprio Luigi a raccontarmelo.
 
Dietro l’Antico Commercio vi è una famiglia, la tua, che da generazioni si diverte a rendere le giornate di questa città meno monotone. Ci vuoi raccontare in breve la storia di questo locale?

Il locale, inizialmente una stalla, fu adibito negli anni ‘30 a caffetteria dalla vedova Terzulli, che la utilizzava anche come abitazione. Fu nel 1948 che il mio bisnonno la rilevò dando vita ad un bar pasticceria che divenne ben presto punto di ritrovo prediletto per agricoltori, commercianti e per chiunque volesse avanzare trattative e compravendite di ogni genere: da qui il nome, Antico Bar Commercio. Negli anni ’60 subentrò mio nonno, che contribuì a preservare il successo fino ad allora riscosso, e poi ancora, negli anni ’80 fu il turno di mio padre. Fu lui ad introdurre una gastronomia composta prevalentemente da panini e stuzzichini, così come birre e cocktail di sua invenzione che gli permisero di partecipare e di vincere anche a numerose gare a livello internazionale. 
 
Da qualche anno il testimone è passato a te: che progetti hai per lo sviluppo dell’Antico Commercio?

Ciò che abbiamo cominciato a fare in questi due anni e l’obiettivo che continueremo sempre a perseguire nell’ottica di crescere costantemente, è migliorare ed arricchire la proposta gastronomica, legandola al nostro territorio ma non solo. Non vogliamo però rendere questo locale un ristorante, bensì un bistrot in cui specialità della cucina si abbinano sapientemente al bere miscelato. In quest’ottica, con una certa lungimiranza ed innovazione, abbiamo proposto serate a tema in cui protagonista è stato il food pairing, ovvero l’abbinamento elaborato tra cibi e drink. Fondamentale in quest’avventura è l’apporto della mia ragazza, Giada, che con la sua creatività riesce a lasciare il segno sia ai fornelli che dietro il bancone.
 
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Sicuramente l’aspetto creativo e la sperimentazione. Mi piace creare da zero i miei drink e comporre mix innovativi. Negli anni ho sbagliato tanto in questo senso, ma la mia fortuna è stata di vivere all’interno di un’attività che mi ha permesso di tentare senza limiti a fare qualcosa di diverso. Ecco perché offro la possibilità anche ai ragazzi che collaborano con me di provare e azzardare: è giusto che ognuno ci metta del proprio.
 
Cosa rende speciale la proposta gastronomica del tuo locale?

Oltre alla qualità delle materie prime utilizzate, al quale indirizziamo in primis le nostre attenzioni, la nostra clientela apprezza sicuramente la dimensione casereccia e casalinga della nostra cucina. Il nostro è un lavoro di squadra ma soprattutto di famiglia: dietro ai fornelli c’è mia madre che in simbiosi come le mie zie e mia sorella riescono a creare specialità che fanno sentire i nostri ospiti come se fossero a casa loro. Il nostro menù si rifà alla tradizione ma non mancano comunque elementi e tecniche innovative. Questa fusione di stili e di sapori dà sicuramente un tocco caratteristico ai nostri piatti.
 
Dopo un breve periodo di pausa per restyling, l’Antico Commercio ha riaperto i battenti: quali sono le novità che ci aspettano?

Abbiamo rinnovato esteticamente il locale, mantenendo però inalterato quel calore e quell’atmosfera che tanto apprezzano i nostri clienti. Abbiamo apportato novità in  cucina, con l’introduzione di piatti elaborati come le tagliate o le specialità a base di polpo. A ciò si aggiunge una cura particolare del bere miscelato, con una drink list creata ed arricchita sia con specialità internazionali che con cocktail legati al territorio e composti da materie prime reperite localmente.

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Marcello Volpe

Gioco con le parole, fotografo per diletto, suono per passione: mi piacciono i pensieri tangibili e scoprire quanta concretezza si nasconde dietro un buon piatto di pasta o un calice di vino

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