#Berebene: i cocktail da ordinare al Kilburn

Pubblicato il 12 febbraio 2019

#Berebene: i cocktail da ordinare al Kilburn

L’atmosfera unica, il mood londinese, un tocco vintage e il #berebene. Ecco cosa caratterizza il Kilburn, rifugio per un drink di qualità, in Porta Venezia ormai da quasi tre anni. La cocktail list è frutto del genio creativo di Ennio Lettera, 26 anni, il deus ex machina del locale. Il #berebene da queste parti è diventata una vera e propria filosofia, una sorta di scelta di vita. Ecco, iniziamo da qui per scoprire qualche cocktail, tra pietre miliari e novità della lista.

La filosofia

Lo studio delle materie prime è importante ma la mia sfida è far percepire esattamente quello che c’è dentro”, mi spiega Ennio. Più che bere una sciocchezza al Kilburn si compie un vero e proprio viaggio sensoriale. E senza neanche fare alcuna fatica, belli comodi su un divanetto, magari con la luce di una candela sul tavolo che fa molto atmosfera. La nuova cocktail list è formata da 11 drink storici - tutti fotografati da Ennio - e 4 o 5 novità che cambiano più che con la stagione, seguendo piuttosto la creatività.

Il Collezionista

Precisiamo subito che scrivere questo pezzo non è facile come bere. E no, perché Ennio custodisce con gelosia le sue ricette, come un alchimista che non vuole svelare i suoi segreti. Bisogna provarli, più che altro, e mi sembra anche giusto. Un ricordo: spesso la creazione di un cocktail inizia da qui. “Parto da un’idea e da una suggestione”, conferma Ennio. E nel caso de Il Collezionista rimanda al ristorante: “Stavo gustando una cena hawaiana, con pollo, verdure e spezie”, aggiunge il bartender. Servito in un bicchiere che sicuramente non passa inosservato, miscelato con Ilegal Mezcal ed estratto di peperone rosso. E l’ho detto, mica posso scrivere tutti gli ingredienti!

Il Ricordo

Ecco, abbiamo parlato di ricordo. Adesso va molto di moda il comfort food, la cucina dell’infanzia che rimanda ai ricordi dei pranzi in famiglia. Il paragone è certamente un po’ forzato ma divertente perché Ennio si fa una risata quando salta fuori il “comfort drink”. “Il Ricordo è uno di quelli che ha lasciato l’amaro in bocca. All’inizio senti il dolce del ribes, ma alla fine ti resta l’amarognolo del cioccolato”, racconta Ennio.

Ossimora

Da provare anche c’è L’Ossimora: “L’accostamento di opposti per creare la perfezione”. Il nome mischia la figura retorica con la mora, miscelato con vermouth, liquore polacco di miele ed erbe, liquore di more, bitter di pompelmo.

Lo Spice Route

Il drink più innovativo della nuova lista? Lo Spice Ruote. Viene servito in una coppa a forma di elefante, i sapori sono quelli che rimandano all’antica tratta delle spezie, miscelato con gin orientale, molto speziato, cipolla, aglio, speck, finocchio selvatico e salvia. Non si beve e basta, ma si mangia pure. Quando si dice che ogni cocktail rimanda a una storia, questa ti catapulta in Oriente, è una storia d’altri tempi che riesce a sorprendere il palato anche oggi.

Il Daniela’s Passion

“È il cocktail a cui sono più affezionato, il primo creato a Londra”, svela Ennio. Ha inaugurato la tradizione dei signature per i clienti speciali, quelli più affezionati, tanto da meritarsi una coppetta “su misura”. Il Daniela’s Passion è il primo, dedicato a Daniela, una cliente dai tempi di Londra, dove tutto è nato, prima di arrivare a Milano. Tra gli ingredienti, Daffy’s Scottish Gin, lime, limone, arancia, maracuja, sciroppo al frutto della passione e fiori di sambuco.

Edo's e My Value

Tra le new entry della lista, ecco l’Edo’s e il My Value. Il primo è per Edoardo, il gusto è fresco, dissetante, per un classico aperitivo da spiaggia. Il My Value è un omaggio a Veronica, tra i clienti storici milanesi, ed è perfetto per il dopocena con Porto, amaro e vermouth.

Nella foto di copertina Ennio Lettera Kilburn Milano

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  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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