La vera cucina romana in 13 tappe da provare... ovviamente a Roma

Pubblicato il 18 febbraio 2019

La vera cucina romana in 13 tappe da provare... ovviamente a Roma

La cucina romana è senza dubbio tra le più goduriose del pianeta. Ricca di sapidità e grassezza è Dio sceso in terra per ogni goloso in circolazione e l’incubo per un nutrizionista conservatore.
La cucina casereccia romana è tanta e molto buona, ma difficile da replicare alla perfezione. In pochi sono rimasti nella Capitale a seguire la tradizione alla lettera e a farvi vivere un’esperienza calorica e felice all’ennesima potenza. In particolare non puoi lasciarti scappare queste 13 trattorie.

Pizzeria con cucina


Un nuovissimo indirizzo per la pizza di qualità a Roma nel cuore di San Giovanni è Favilla. La pizza leggera e digeribilissima è preparata al forno a legna con farine selezionate e ingredienti stagionali di prima qualità. Golosissime anche le proposte che arrivano dalla cucina, con una carbonara davvero superlativa. Meritano i fritti, tutti rigorosamente fatti in casa e le bruschette.
La carta dei vini è breve, ma corposa: 6 bianchi e 6 rossi selezionati tutti di cantine italiane. Ci sono anche dei bei tavoli esterni per chi ama mangiare all’aperto durante la bella stagione.

Lo storico del Pantheon


Claudio Gargioli e tutta la sua famiglia sta seguendo la tradizione di famiglia iniziata con papà Armando, fondatore di una delle osterie più conosciute di Roma: Armando al Pantheon. Claudio venera la tradizione, la rispetta e la consacra portando a tavoli piatti ormai dimenticati come gli involtini alla romana ripieni di verdure e mortadella. Di fronte ad uno dei monumenti più belli del mondo, in un’atmosfera retrò di una Roma passata non puoi lasciarti scappare gli spaghetti alla gricia e la coratella con i carciofi.

La cacio e pepe di Testaccio


E’ il mago della cacio e pepe che serve al tavolo direttamente nella forma di pecorino con forchettone a mantecare. Lui è Flavio De Maio e la sua trattoria si chiama Flavio al Velavevodetto. A Testaccio Flavio è ormai un’istituzione conosciuta in tutto il mondo. Nelle molteplici sale interne sviluppate su più piani, o all’esterno, godrete di una cucina autentica e verace. Ottime, dopo la cacio e pepe, sono le polpette di bollito e i carciofi alla romana. In stagione non puoi lasciarti scappare gli spaghettoni alla velavevodetto con ricotta, pomodori e erbe aromatiche.

La trattoria più giovane


Un’osteria giovane e frizzante a due passi da Ponte Milvio è Lo’Steria dei fratelli Ogliotti. Luca Ogliotti, lo chef, dopo una lunga esperienza come docente del Gambero Rosso, ha deciso di aprire un proprio ristorante che proponesse solo ed esclusivamente cibo romanesco. Ogni giorno alla lavagna troverai piatti del giorno, oltre i classici onnipresenti, come l’abbacchio e la trippa.
Da non perdere è la coda alla vaccinara.

Moderna e Tradizionale


Tradizione e modernità nel cuore di Trastevere in una piccola trattoria sempre pienissima. Il suo nome è Enzo al 29 e se sei nei paraggi, ma anche se non lo sei, devi assolutamente provare la sua cucina. Una cucina classica con offerte giornaliere alla lavagna molto stuzzicanti. Dai fiori in pastella alla burrata con i pomodori fino alla coda alla vaccinara. Ma la vera chicca di Enzo sono i primi piatti: i tonnarelli alla cacio e pepe sono da ovazione così come i rigatoni alla carbonara e gli gnocchi col sugo di spuntature.

Cucina di qualità e vino naturale


Al capolinea del tram, in zona Monteverde Nuovo, c’è uno dei ristoranti più amati dai romani: Cesare Al Casaletto. Qui Leonardo Vignoli, l’oste per eccellenza, racconta con passione le proposte del giorno e cura una delle cantine più interessanti della capitale con una vasta scelta di vini naturali italiani. Oltre a bere bene mangerete una grande cacio e pepe preparata con il ghiaccio e delle fantastiche crocchette di melanzana all’arrabbiata e polpette di bollito con salsa verde. Te lo consiglio in primavera ed estate quando fa abbastanza caldo per mangiare nella romantica veranda sotto l’edera.

La trattoria fuori Roma


L’inventore dell’amatriciana alla mentuccia e il riscopritore dei cannelloni al ristorante, Giovanni Milana è uno dei padri della nuova cucina romana. Il suo Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano, a pochi chilometri da Roma, è tappa fissa degli appassionati gourmet. In un ambiente sviluppato su più livelli curato come se fosse una casa, seduti alla tavola apparecchiata con tovaglia bianca e bicchieri colorati assaggerete dei fantastici fegatelli al mosto e ovviamente i cannelloni al sugo.

La cucina dei Cocci


Vicino al monte dei Cocci c’è Checchino dal 1887, un ristorante d’epoca punto di riferimento per gli amanti della cucina tradizionale romana. Seduto a tavola puoi optare per uno tra i vari menù degustazione così da assaggiare più bocconi di bontà preparata come esige il passato. Due piani e qualche tavolo all’aperto danno aria e serenità al cliente mentre si scofana una padellaccia di quinto quarto, che non ti puoi lasciar scappare.

Carbonara calorica


Tra le trattorie più antiche di Roma, a Testaccio c’è Lo Scopettaro, una trattoria a gestione familiare conosciuta a tutti per la qualità degli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti e la bontà dei piatti. Le porzioni sono molto abbondanti così come il servizio verace e diretto. Il bis e il tris sono i benvenuti. Da provare la carbonara molto ricca di tuorli e pecorino.

La cacio e pepe nel cestino


Tutte la conoscono per i tagliolini cacio e pepe serviti nel cestino di formaggio. E’ Roma Sparita, una trattoria di Trastevere spaziosa ed elegante che propone i classici piatti romani. Bella e suggestiva soprattutto in primavera ed estate, Roma Sparita è un gioiello nel cuore di Roma.

La trattoria dei vip


Da qui ci sono passati tutti i grandi vip del cinema italiano ed internazionale, soprattutto americano. Sto parlando della Sora Lella dell’Isola Tiberina, una trattoria a gestione familiare piccola e romantica che propone una cucina romana integralista con un tocco in più: la cacio e pepe è arricchita di mentuccia per esempio. Da provare poi è l’agnello brodettato, gli gnocchi con le spuntature e gli involtini alla romana.

Felice sempre


Oltre 80 anni di esperienza alle spalle, per questo locale che è un baluardo della ristorazione romana. Il suo nome è Felice a Testaccio e propone una cucina che cambia settimanalmente e spazia dal Bollito di manzo, alla Pajata al sugo, passando per la Coratella con i carciofi. Imperdibili sono i Tonnarelli Cacio e Pepe, che vengono mantecati direttamente al tavolo e gli spaghetti alla carbonara.

Mamma e figlio in trattoria


Trattoria a conduzione familiare celebre per la sua carbonara preparata con la pancetta, Trattoria Da Danilo è tra i ristoranti preferiti dai romani del quartiere. La cucina coordinata dalla mamma di Danilo è pura e semplice e basata su ingredienti di prima qualità. La cacio e pepe è presentata nella forma di pecorino mentre i bucatini all’amatriciana sono serviti col bavaglio. Molto buona anche la trippa leggermente più lenta del normale e le polpette all’amatriciana.
Scenografica l’atmosfera che rimane legata ad un’epoca passata.


Foto di copertina presa dalla pagina Facebook di Felice a Testaccio

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  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Francesca Feresin

Ex studentessa del Liceo Classico Virgilio di Roma e futuro medico, mi scopro gourmet all’età di dodici anni dopo una cena illuminante ad una delle tavole più stellate della scena capitolina. Tra atticismi e artifici di filosofi e oratori del passato, trovo posto per pranzi e cene, tradizionali e all’avanguardia, che gusto all’insegna delle sentenze greche e latine di un tempo. Tracce, fili, spie di momenti di vita gustativa sono l’oggetto favorito delle mie giornate.

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