​Ti racconto 5 trattorie che hanno fatto (e stanno facendo) la storia di Firenze

Pubblicato il 14 gennaio 2019

​Ti racconto 5 trattorie che hanno fatto (e stanno facendo) la storia di Firenze

Dove portare amici e familiari per assaporare sapori antichi realizzati con la sapienza della nonna in ambienti caldi e familiari per vivere un'esperienza autentica di cucina fiorentina? Ti consiglio 5 trattorie casalinghe, alcune nate come mescite di vino, di diversi quartieri di Firenze da provare e far provare. Perchè le pietanze tradizionali non annoiano mai.

Come andare a pranzo dalla nonna la domenica


Nell’Oltrarno fiorentino, un’istituzione è la Trattoria Sabatino, aperta nel 1956 come locanda popolare del rione, dopo essere stata mensa-trattoria nel ‘900 e refettorio di un ex-convento di suore nel ‘700. Una cucina casalinga, oggi portata avanti dalla moglie di Valerio (figlio di Sabatino, da cui la trattoria prende il nome) con le figlie e il genero, con menu della tradizione toscana: come pranzare a casa dalla nonna (quasi costante la presenza della bistecca alla fiorentina). Fiore all’occhiello è il rapporto qualità-prezzo fenomenale.
La Trattoria Sabatino - Via Pisana, 2/R 

Da Mescita di vini a osteria casalinga 


L’Osteria Antica Mescita San Niccolò nasce come punto vendita di alimentari con mescita di vini a inizio Ottocento e si trasforma in osteria nel 1970 mantenendo atmosfera e arredi d’epoca con alcuni tavoli disposti nella cripta della chiesa di San Niccolò, completamente restaurata. I cibi sono sempre freschissimi e di stagione per preparare le tipiche zuppe toscane, dalla ribollita alla pappa al pomodoro, carne - che non vede ombra di freezer - e preparazioni dal Peposo alla Trippa all’immancabile bistecca alla fiorentina con contorno di fagioli. Formaggi locali e dolci della casa concludono la proposta: un viaggio gastronomico nella tradizione.
L’Antica Mescita - Via San Niccolò 60/R 

Tradizione toscana nei pressi del Mercato di San Lorenzo


Tra le più note a Firenze, la Trattoria Mario, aperta nel 1953 come mescita di vino per servire chi lavorava nel vicino Mercato di San Lorenzo, con locali ricavati dalle vecchie stalle del cinquecentesco Palazzo del Gattamelata (oggi Palazzo Alessandri). Si trasforma dopo poco in trattoria con piatti caldi tradizionali e nel 1965 viene assalita da turisti e studenti, oltre che da intellettuali impegnati di sinistra negli anni caldi del ’68. Dopo la morte di Mario nel 1980 la trattoria è gestita da moglie e figli che portano avanti la tradizione toscana, con alimenti freschi reperiti al mercato (il venerdì pesce fresco) e l’immancabile bistecca al fiorentina.
Trattoria Mario - Via Rosina 2/R 

La classica 'buca' fiorentina con cucina toscana rivisitata


Il ristorante Buca Poldo è immerso nella Firenze medievale rivolto verso piazza della Signoria e a pochi passi dal Ponte Vecchio. Non solo classica ‘buca’ al piano seminterrato ma anche un cortile interno riservato e un dehor all’ingresso. Antica è anche l’aria che si respira nei piatti della tradizione toscana proposti dallo chef Emiliano Chiarugi, rivisitati in chiave moderna. Bruschette e crostini, per iniziare, pasta fresca con funghi porcini e ragù di carne, scaloppine e baccalà e dolci di giornata a seguire. Disponibili pietanze a base di pesce, per vegetariani e per chi è allergico al glutine.
Buca Poldo - Chiasso degli Armagnati 2 R 

Una trattoria 'toscanaccia' doc dal cibo al vino


La trattoria Pallottino, ‘toscanaccia’ doc, viene fondata nel 1911 a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce e fa parte dell’Albo Esercizi Storici di Firenze. L’ambiente è informale, l’atmosfera familiare e la cucina casalinga nel proporre le tradizionali ricette fiorentine dalla pappa al pomodoro alla ribollita, dalla trippa alla fiorentina al peposo di manzo sino alla bistecca cotta al carbone. Anche i vini sono toscani: Chianti, Tignanello, Bolgheri, Vermentino.
Trattoria Pallottino - Via Isola delle Stinche, 1/R 

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scritto da:

Laura De Benedetto

La sua comfort zone è il moto perpetuo. Lavora in luoghi dinamici a progetti innovativi con gente sorprendente. Il suo core business? Creare relazioni e sinergie tra le persone. Amava Milano e, adesso, ama Firenze, città natale di suo figlio. Negata in cucina, apprezza chef e locali emergenti.

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