5 cocktail di Milano dove respirare (finalmente) aria primaverile

Pubblicato il 27 marzo 2019

5 cocktail di Milano dove respirare (finalmente) aria primaverile

Ufficialmente la primavera è iniziata da pochi giorni, ma a Milano tira un’arietta frizzantina già da qualche tempo. Insomma la bella stagione è alle porte e, allergie varie a parte, si comincia a stare più tempo fuori, si esce più volentieri e si passano le serate all’aperto con un buon drink in mano e tanta voglia di chiacchierare e divertirsi. A Milano ci sono localini che con la stagione primaverile cambiano faccia. Vuoi per il dehors, oppure perché gli avventori si riversano all’esterno e, senza il gelo dell’inverno, la serata prende la piega giusta. Ecco i cocktail bar dove andare per iniziare a godersi la primavera. 

Un’oasi tropicale ai Bastioni di Porta Venezia

Proprio di fianco ai giardini Indro Montanelli, Tropical Island è il chiosco dove ti sembra di stare già in vacanza. Immerso nel verde, garantisce quella giusta dose di relax, magari appena uscito dall’ufficio, indispensabile per sopravvivere nel caos milanese. In primavera si sfrutta senza limiti il dehors, con un tocco esotico, si esercita la mente facendo finta di stare già in vacanza. Aperto dalle 18.30 alle 5 della mattina, si inizia con l’aperitivo, servito al tavolo. La cucina è sempre aperta, quindi anche in piena notte puoi riempire lo stomaco bevendo anche un ottimo drink. Magari a base di gin, con un’ampia selezione in bottigliera.

Il bar nel parco

Primavera fa rima con Bar Bianco. Immerso nel Parco Sempione, con i primi caldi diventa una meta prediletta, dalla mattina alla sera. Si inizia con la colazione, perfetta dopo una corsetta, si pranza e alle 18.00 parte l’aperitivo. Nel week end, dalle 20 in poi al cocktail bar si balla sia in terrazza che nel patio. Punto di riferimento in mezzo al verde del Parco dal 1954, quando fu costruito in occasione della X Triennale.

L’aperitivo d’asporto da fare all’aperto

Ti metti seduto nel verde di piazza Leonardo da Vinci, a favore di sole, e ti godi l’aperitivo d’asporto firmato Harp Guinness Pub. Bere in libertà è stata un’idea, vincente, di Riccardo accompagna il drink a un box brandizzato, da assaggiare mettendosi belli comodi sull’erba con vista Politecnico. A cosa servono i tavoli fuori se a disposizione hai un intero parco? Ottima la cocktail list che racchiude il meglio dell’innovazione mixologist, con contaminazioni e collaborazioni come quella con il bartender del The Big Dee, una proposta in collaborazione con l’Atmosphere e una con il BaoBar.

Un classico vista Arco

Il Living, di fronte all’Arco della Pace, resta sempre un classicone che non tramonta mai. In primavera ci si gusta meglio il drink perché si può anche berlo all’esterno, chiacchierando in mezzo al gruppo di ospiti che nel week end si radunano sotto l’Arco. L’aperitivo è un rito che si rinnova ogni giorno della settimana; dopocena si beve un cocktail parlando di quanto si è lavorato duramente fino a un’ora prima.

Il cocktail bar della silent disco

Il RAL8022, chiudiamo il giro in via Corsico, sui Navigli è un cocktail bar con un’anima musicale. Ospita Vinyl Culture, il record store dove trovare il tuo vinile preferito e Radio Raheem. Con la bella stagione il programma di eventi si arricchisce anche con serate di silent disco: tre dj set da ascoltare in cuffia e ballare in strada. La lista dei signature è tutta da scoprire, divisa in base al distillato d’ispirazione: rum, whisky, tequila e gin. In primavera ci si piazza nel dehors su via Corsico e non si torna più a casa!

Foto di copertina di Salvatore Pollara per Tropical Island Milano

Ti piacciono questi articoli? Iscriviti gratis alla newsletter di 2night

  • SWEET HOUR
  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

POTREBBE INTERESSARTI:

​È ora di comprare l’olio! Ecco i migliori premiati dalla Guida agli Extravergini 2024 di Slow Food

Che il nostro olio fosse uno dei migliori al mondo, se non il migliore, è cosa nota.

LEGGI.
×